[VIDEO] Valencia-Almeria 3-2, il tiburon Negredo azzanna gli andalusi

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Sesto risultato utile di fila in campionato per il Valencia di Nuno Espirito Santo che, al Mestalla, batte l’Almeria 3-2. Diciamolo subito: l’undici ché non ha riscattato la triste prova in Coppa del Re che è costata l’eliminazione per mano dell’Espanyol, e il pubblico di casa era pronto per una sonora fischiata a fine partita con pañolada inclusa.

Ha salvato capra e cavoli Alvaro Negredo, al minuto 83, un centravanti costato più di tutto l’Almeria messo insieme e che ha fatto valere tutta la sua classe e potenza nel momento più complicato. Il “tiburòn” ha così reso vano lo sforzo della sua ex, e amata (non ha festeggiato “a pieno” il gol”) squadra, capace di rimontare per ben due volte in svantaggio.

Il Valencia di Nuno chiude il girone d’andata a 38 punti (provvisoriamente terzo con l’Atletico, una gara in più, e a +2 dal Siviglia quinto, due gare in più) in piena lotta per un posto nella prossima Champions League. Ma contro l’Almeria, come detto, le sensazioni non sono state buone. Le continue rotazioni (stavolta Negredo è partito in panchina, con Alcacer unica punta) e i diversi cambi di modulo non aiutano la squadra ad acquisire una propria mentalità. Il 4-1-4-1 proposto oggi dal tecnico portoghese non ha prodotto granché, se non la totale assenza dal fulcro del gioco dei vari Enzo Perez, Parejo e Andre Gomes.

Proprio Parejo, all’11’, porta in vantaggio i suoi girando di prima l’assist basso di Barragan (incredibile ma vero). Dopo due minuti, però, Hemed brucia Orban e sfrutta al meglio il suggerimento di Wellington per realizzare il pari. Partita bella, ritmi alti, Valencia di nuovo in vantaggio al 28′ con Rodrigo Moreno: l’ex Benfica bissa il gol di Vigo con un tocco agevole su assist perfetto di Alcacer, splendidamente scattato sul filo del fuorigioco sul filtrante di Andre Gomes. Mai domo l’Almeria di Juan Ignacio Martinez (due vittorie e due sconfitte dal suo arrivo in Andalusia) che impatta ancora al 33′ con Hemed (colpo di testa deviato da Andre Gomes) e rischia addirittura di ritrovarsi in vantaggio ancora per merito del centravanti israeliano la cui conclusione è pero respinta dal legno della porta di Alves.

All’ora di gioco Espirito Santo si gioca la carta Negredo che, assieme all’apporto di Cancelo, cambia totalmente il match. E’ un mezzo assedio quello dei successivi venti minuti, anche se Julian non corre particolarissimi pericoli. Il Valencia sfiora comunque il 3-2 con Rodrigo (traversa-linea, non è gol) e lo ottiene con Negredo a sette minuti dal termine: imperioso lo stacco dell’ex City sul cross dello scatenato Gayà, il terzo tempo è degno di un cestista NBA. Gli ospiti provano a crederci fino all’ultimo secondo di recupero, probabilmente avrebbero meritato di tornare a casa con un punto. Ma nel calcio decidono anche, se non soprattutto, i milioni.

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.