Chelsea in vetta tallonato dal Manchester City, non sorprendo le prime due posizioni di Premier League, ma l’inquilino della terza piazza non è uno di quelli che tutti si sarebbero aspettati ad agosto. Non è lo United, non è il Liverpool, tanto meno l’Arsenal o il Tottenham. E’ il Southampton. Sempre il Southampton. Oggi i Red Devils, vincendo con il Qpr, si erano portati momentaneamente al terzo posto ma i Saints hanno saputo rispondere. E lo hanno fatto al cospetto di un avversario insidioso, come il Newcastle, in uno degli stadi più caldi del Regno Unito e al termine di una bella partita. I Saints sono un realtà, chi non ci crede se ne faccia una ragione.
Gara che parte forte, per vedere il primo gol non serve attendere neppure un quarto d’ora. Gran merito a Ward-Prowse, bravo a dare il profondità a Elia. Krul non impeccabile, il suo connazionale lo infila di destro. Meteora a Torino, l’ala olandese sotto le cure di Koeman si è definitivamente ritrovato ma questa non sarà l’ultima soddisfazione di giornata per lui. Ci sarebbe subito l’occasione per mettere la gara in ghiacciaia, la mira di Fonte è sballata di qualche centimetro. Alla mezz’ora rinvengono i Geordies con Gouffran e un pizzico di fortuna. Che non guasta mai.
Adesso sono in Magpies a cercare il colpo partita, in evidenza il solito Ayoze Perez – arma non convenzionale dell’arsenale bianconero. Poco prima della sosta è proprio lui a sfiorare il vantaggio, il suo tiro si perde di poco a lato dello specchio. Si chiude in parità un primo tempo piacevole, risultato tutto sommato giusto per quanto visto fino a questo momento ma non sottovalutate la fame di questo Southampton.
Al rientro i bianconeri hanno di nuovo la bava alla bocca. Pellè serve Elia al limite dell’area, la conclusione dell’olandese trova un deviazione e termina nel sacco. Seconda presenza in Premier League per l’ex juventino, non la dimenticherà. Il Newcastle è tradizionalmente riconosciuto come squadra tosta, sorretta da un forte orgoglio e una pellaccia dura come il cemento, Dummett ci prova di testa: non va. Il Southampton prova a chiudere i conti con Pellè, la sua incornata incoccia sulla traversa.
Gara intrigante fino al termine, in pieno recupero il pubblico di casa va su tutte le furie quando Fonte tocca con il braccio il tiro di Riviere. Sarebbe rigore, in effetti è rigore. Non secondo Robert Malley e con i se e i ma la storia non si fa. La storia di questo campionato alimenta le ambizioni del Southampton, sperare nel piazzamento Champions è lecito. Sarà dura, ma arrivati a questo punto non provarci sarebbe un peccato. I tifosi biancorossi fanno festa al triplice fischio, lo United è di nuovo dietro, di ben diverso umore quelli bianconeri. Non hanno tutti i torti.
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