Il Real Madrid torna a vincere dopo due sconfitte consecutive (tre se si conta anche l’amichevole di fine dicembre col Milan) e consolida il primato in campionato: 3-0 senza storia all’Espanyol, Barcellona e Atletico Madrid – che si scontreranno domani sera al Camp Nou – sono distanti 4 punti. Gareth Bale è stato l’assoluto protagonista del match: un suo lancio di 50 metri ha dato il là all’1-0 di James Rodriguez, poi una magistrale punizione ha regalato il raddoppio ai campioni d’Europa. Ma il gallese si è beccato una quantità di fischi considerevole nel secondo tempo, dopo aver “osato” non servire Ronaldo, nonostante fosse a tu per tu con Kiko Casilla. Il Bernabeu è un universo parallelo, non si scopre certo oggi. Ma lascia comunque sempre a bocca aperta.
Come si diceva, partita senza storia. L’Espanyol di Sergio Gonzalez, che vivacchierà a metà classifica fino al termine della stagione (nonostante sia già stato annunciato che a gennaio non arriveranno rinforzi, i “pericos” hanno individualità troppo importanti per essere invischiati nelle zone calde), ha fatto da comparsa. Così, Ancelotti è subito uscito da quella che i media della capitale definivano già come “mini-crisis”.
Dopo lo spaventoso palo di Benzema, colpito in apertura (altra partita da sottolineare del centravanti francese), il Real Madrid è passato in vantaggio al 12′: lancio spettacolare di Bale per Ronaldo, tocco di prima – al volo – di CR7 che mette James Rodriguez in condizioni di calciare davanti a Casilla. Il colombiano non può di certo fallire, è uno dei gol più belli della stagione. Kroos e Isco mostrano segnali di ripresa dopo qualche gara sotto tono, Varane (che sostituisce Ramos, il cui rientro è previsto per giovedì contro l’Atletico in coppa, al centro della difesa) è preciso nei suoi interventi: stamattina è venuto fuori l’interesse del Bayern Monaco per il giovane francese che reclama più protagonismo. Ancelotti non può di certo farselo scappare. Bale, prima della mezz’ora, impreziosisce la prestazione con una perfetta punizione che tocca il palo alla sinistra del portiere ospite e si infila in rete. 2-0, tutto secondo copione.
Nemmeno il rosso diretto a Coentrao (spaventoso scontro in scivolata con Canas) a inizio ripresa regala una partita al Bernabeu che, comunque, riesce a trovare il modo per diventare il protagonista della seconda parte. Dopo un paio di buone occasioni capitate a Ronaldo (che si vede ancora perseguitato dalla “maledizione Casilla”), Bale – lanciato in profondità da Isco – conclude a lato l’uno contro uno col fresco debuttante in nazionale, ignorando il portoghese. Ronaldo esplode in una reazione clamorosa, mandando a quel paese (pur senza incrociare il suo sguardo) l’ex Tottenham. Bale è preso così di mira dallo stadio della capitale che comincia a fischiarlo: surreale. L’atmosfera si addolcisce col passare dei minuti, ma non si contano più passaggi, anche semplici, di CR7 verso il collega. Nel finale, poi, c’è anche spazio per la festa di Nacho (subentrato per James dopo l’espulsione di Coentrao) che, di sinistro e su assist di Arbeloa, sigla il suo primo gol in assoluto nella Liga con la maglia del Real Madrid.