9 maggio 2009, il Valencia non batteva il Real Madrid al Mestalla da allora. Una data che ha risuonato nell’ambiente negli ultimi giorni, con tanto di video motivazionale per caricare il gruppo. Al grido di “Sí, se puede”, di obamiana memoria, Los Ches hanno affrontato una sfida che sembrava proibitiva. Non tutti gli hashtag portano male. Il Real Madrid è uno schiacciasassi, non siamo certamente i primi a dirlo, ma se non bastassero le grandi firme a convincere vi ricordiamo che i Blancos nonostante questa sconfitta restano davanti a Barcellona e Atletico Madrid. Certo, un punticino non rappresenta chissà quale sicurezza, anzi, negli ultimi mesi (escludendo due derby con l’Atletico e un match con la Real Sociedad) l’armata di Ancelotti non ha perso mai. Al Mestalla si respira l’atmosfera di un momento storico, quasi come se tutti pregustassero ciò che arriverà di lì a poco. Fischio del Jesus Gil e la gara parte a mille all’ora.
Il Valencia è subito pericoloso, Ramos sotto pressione sbroglia in angolo sulla palla messa dentro da Piatti. Primi dieci minuti ad alta intensità dei padroni di casa ma dall’altra parte c’è uno squadrone che alla prima incursione trova il vantaggio. Minuto numero 13, Negredo tocca con il braccio in area: rigore. Cristiano Ronaldo dal dischetto, la palla va da una parte e Diego Alves dall’altra. Da qui in avanti la gara si fa spigolosa, Casillas cerca di renderla ancora più vibrante con un’uscita così così che Negredo non riesce a sfruttare in acrobazia. Piatti, problemi muscolari per lui, lascia spazio a Gaya. Siamo al 23esimo, il giovane del Valencia ha fretta di entrare e guadagna l’ammonizione per non aver atteso l’ok dell’arbitro. Ronaldo cerca il raddoppio a pià riprese, su punizione, su azione, il Valencia si salva in qualche modo e protesta per un’entrata su Negredo. L’arbitro risparmia il secondo giallo al difensore blanco.
La gara è infuocata, fioccano cartellini e occasioni da gol. Il Valencia ce la mette davvero tutta per pareggiare, Barragan viene murato da Pepe al momento decisivo, Alcacer svirgola con il mancino e grazia Casillas, Gomes prova la botta da fuori. Tutto questo nel giro di cinque minuti. Pensate che le emozioni del primo tempo siano finite? Vi sbagliate. Benzema potrebbe punire sullo scivolone di Otamendi, il suo tiro però rende la vita facile ad Alves. La prima frazione si chiude con un episodio clamoroso: tiro di Gomes, Carvajal devia spiazzando Casillas, palo, Alcacer ci prova sulla ribattuta ma stavolta Iker è iper. Che primo tempo, gara a ritmo vertiginoso, con tante occasioni e agonismo di alto livello.
La ripresa non è da meno, il Valencia continua a martellare, Gomes si inventa un mancino al volo che si perde di un soffio a lato del palo destro. Gli sforzi valenciani vengono ripagati al 52esimo, quando il tiro di Barragan trova la deviazione decisiva di Pepe: uno a uno. Traguardo meritatissimo per i padroni di casa, il Real Madrid accusa il colpo e prova a rendere la pariglia. Al 59′ Bale i invola come un fulmine verso la porta, la difesa srboglia in extremis. Non un match facile da abritrare, il Mestalla prende di mira il direttore di gara che non lesina cartellini. Stavolta è dura per il Real Madrid, lo si è capito fin dall’inizio al 65esimo arriva la conferma. Corner battuto da Parejo, capocciata di Otamendi e risultato ribaltato.
Il Mestalla ora è l’inferno in terra, ribolle come un pentolone, il Real Madrid si scaraventa in avanti e Barragan fallisce il match ball solo davanti a Casillas. Esce un Rodriguez e ne entra un altro, fuori James e dentro Jesé, Carletto toglie pure Bale e manda in campo il guerriero Khedira. Nuno Espirito Santo invece punta sulla classe di Feghouli, fuori Barragan. Nel quarto d’ora finale i muscoli non rispondono più, crampi per Negredo, che lascia spazio a Rodrigo, Ramos va vicino al pari di testa. Il match si chiude con il Real Madrid che fa di tutto per salvare il salvabile, a cinque dallo scadere è protagonista Diego Alves, parata decisiva su Isco. Il due a uno arriva immutato al triplice fischio, è festa grande a Valencia. 22 partite, non va oltre la striscia di vittorie consecutive del Real Madrid, niente male comunque, adesso il campionato è più aperto che mai.