Il Villarreal si fa rimontare due reti al Martínez Valero interrompendo a sette la striscia di vittorie consecutive, non riuscendo a eguagliare la serie-record di Manuel Pellegrini del 2005/06. Allunga però a undici risultati utili e diciotto gare andando in rete, e soprattutto raccoglie punti nell’ottava trasferta su nove in Liga. Resta comunque l’amaro in bocca per aver lasciato due punti sul campo dell’ultima in classifica – l’anno scorso la squadra di Marcelino perse sia a Siviglia col Betis che a Valladolid, ultime due della classe –, anche se il settimo confronto negli ultimi due anni e mezzo contro l’Elche non ha mai lasciato spazio a vittorie nette.
Marcelino schiera il suo miglior undici con Chéryshev e Moi Gómez, preferito a Jonathan dos Santos, sulle ali e la coppia d’attacco formata da Uche e Vietto, mentre Fran Escribá mette in campo una sorta di 4-2-3-1 con Víctor Rodríguez, Fayçal Fajr e Garry Rodrigues dietro alla punta di diamante Jonathas, di proprietà del Latina. E c’è da divertirsi, perché solo nella prima parte si assiste ad almeno una quindicina di occasioni da gol, quando il Villarreal affonda fa sempre male e quando sono i padroni di casa a mettere il muso avanti Asenjo è costretto a fare gli straordinari. L’inizio comunque è tutto di marca groguet, dopo meno di venti minuti gli uomini di Marcelino si ritrovano già in doppio vantaggio con la stessa azione-stampo: palla all’attaccante, sponda sull’esterno per l’inserimento, cross al centro. Così Moi Gómez manda in rete Vietto, ottavo gol in campionato (miglior debuttante della Liga) e tredicesimo in stagione (miglior under-22 del calcio spagnolo), e lo stesso succede qualche minuto dopo con Uche che ribadisce in rete il pallone non trattenuto dal portiere sul tiro-cross di Mario Gaspar. Ma l’Elche non ci sta e riacciuffa il pari prima del duplice fischio: prima ci pensa Jonathas, che interrompe la striscia del Sottomarino giallo di 509 minuti senza subire reti (417 per il solo Asenjo), e poi Víctor Rodríguez con un gran destro da fuori area.
La seconda frazione di gara è l’opposto della prima, le due squadre tornano in campo con l’accortezza di non prendere gol: l’Elche non vuole rischiare di buttare all’aria la doppia rimonta, il Villarreal non vuole rischiare la beffa finale. Manca soprattutto la lucidità della prima parte, e tornare a giocare dopo la sosta natalizia non è mai facile. Marcelino prova a smuovere qualcosa mettendo in campo i due fratelli dos Santos, Jonathan al posto di Trigueros e Giovani su Uche, ma il risultato è pressoché inalterato, quasi nessuna situazione interessante e molti palloni che evaporano nei metri finali. Alla fine l’atteso terzo gol per il Submarino amarillo non arriva, e d’altronde dal loro ritorno in massima serie i franquiverdes non hanno mai subito più di due reti al Martínez Valero, allungando però la peggior striscia dell’era Escribá con sette gare d’astinenza di successi.