Si conclude in parità quella che si prospettava una delle sfide più interessanti del calendario odierno: soltanto due giorni dopo le emozioni del Boxing Day, con ancora un panettone da digerire, Chelsea e Southampton si spartiscono la posta in palio al termine di un match in cui i Blues hanno tenuto per larghi tratti di gara il pallino del gioco ma non hanno concretizzato le occasioni create al fronte di una difesa tra le più organizzate d’Inghilterra. Finisce 1-1 tra la capolista ed i sorprendenti Saints, quarti in classifica, a Mané risponde Hazard nel recupero della prima frazione. Nel finale il forcing degli uomini di Mourinho non da frutti, il pareggio da così l’opportunità al Manchester City di rosicchiare altri 2 punti ed avvicinarsi sempre di più alla vetta.
Il match si apre all’insegna del tatticismo: poche occasioni da gol,tanto possesso palla e ritmi prevalentemente bassi. In palla Fabregas, fatica a trovare la sua posizione Schurrle, dall’altra parte dimostra ottima personalità il giovane Targett, all’esordio da titolare in Premier. Il Chelsea sembra gestire la gara, ma alquarto d’ora sono i padroni di casa a trovare il vantaggio con un’azione da manuale: palla lunga di Schneiderlin, Pellé fa la sponda per Tadic che imbecca Mané abile ad evitare la trappola del fuorigioco di Terry e battere Courtois con un preciso pallonetto. La reazione dei Blues non si fa attendere,tuttavia i meccanismi difensivi dei ragazzi di Koeman sono ben oliati e anche uno Yoshida fuori ruolo ben coadiuvato dal rientrante Fonte se la cava sulle discese di Hazard. In gran forma Fabregas, che non trova mai lo spiraglio per servire Diego Costa, ingabbiato nella morsa dell’ex compagno Alderweireld con cui ha vinto l’anno scorso la Liga con l’Atletico Madrid. Serve una giocata di un singolo, un lampo di un campione: detto fatto, ci pensa Hazard. Primo minuto di recupero, il belga riceve da Fabregas, converge dalla sinistra, salta due uomini e trova con la sua classica conclusione il palo lungo, palla alle spalle di Forster e 1-1. Doccia fredda per il Southampton, che ha visto da vicino la possibilità di tornare negli spogliatoi in vantaggio, ma il pareggio ci sta tutto.
La ripresa si apre con una novità in casa Chelsea: fuori un evanescente Schurrle, dentro Willian. I Blues prendono pan piano il controllo del match, tuttavia non creano concrete opportunità da rete: reclama un rigore Fabregas per un fallo di Targett, Swarbrick lascia correre su segnalazione dell’assistente. All’ora di gioco ancora Hazard ci prova, destro potente ma largo alla sinistra di Forster. In difficoltà i Saints, lo capisce Koeman che inserisce Ward-Prowse per Tadic e Gardos per un affaticato Yoshida. Mourinho la vuole vincere, inserisce Drogba per un incontrista come Mikel, Koeman risponde con Long al posto di Davis, simbolo che entrambe le squadre vogliono uscire dal St. Mary’s con il bottino pieno. La pressione si fa incessante, ma il fortino davanti a Forster resiste stoicamente. All’88’ fallo tattico di Schneiderlin che ferma Fabregas lanciato in contropiede, secondo giallo e Saints in 10 negli ultimi 2 minuti più recupero. Dentro anche Rémy, ma gli ultimi attacchi si rivelano vani, la gara non si schioda dalla parità. Finisce così, il Chelsea sale a quota 46 punti, momentaneamente a +4 sul City che difficilmente fallirà l’appuntamento con i 3 punti in casa con il Burnley. Bicchiere mezzo pieno per Mourinho,il quale non ha nulla da rimproverare ai suoi se non la scarsa concretezza sottoporta. Discorso inverso per il Southampton, che raccoglie un punto tanto sudato quanto importante soprattutto per il morale: i Saints confermano il quarto posto a 3 lunghezze dal Manchester United e confermano che il periodo di crisi tra novembre e dicembre è stato definitivamente lasciato alle spalle.