NEWCASTLE-SUNDERLAND 0-1 –Il Tyne-Wear Derby è ancora di proprietà Black Cats. Il sentitissimo derby del Nord-Est, fra i più caldi in assoluto dell’intero Regno Unito, viene vinto per la quarta volta consecutiva dal Sunderland, che si rilancia in classifica, e trascorrerà un Natale sereno dopo aver vissuto delle settimane alquanto complicate, che l’hanno visto retrocedere in classifica fino ai margini della zona-retrocessione. Prosegue, invece, il momento poco felice del Newcastle, che ha vinto solo uno degli ultimi cinque incontri disputati. Per Pardew, oltretutto, il derby si tratta di un vero e proprio tabù, visto che nella lunga militanza sulla panchina Magpies è stato capace di vincerne soltanto uno. Una sconfitta fondamentalmente immeritata per i bianconeri, che nell’ultima mezz’ora – pur concedendo qualcosa dietro – hanno dominato la partita. Ma il Sunderland, complice un primo tempo nettamente dominato, non ha certamente rubato i tre punti. Il pareggio sarebbe stato, forse, il risultato più giusto. Ma chi vince un derby all’ottantanovesimo, oltretutto in contropiede e con un goal di un calciatore cresciuto nelle giovanili della squadra rivale, ha sempre ragione. E a far festa, per l’ennesima volta, sono i Black Cats.
PRIMO TEMPO – Partenza a razzo per il Newcastle che, sospinto dell’incessante tifo dei propri supporter’s, preme nella metà campo avversaria. Il protagonista assoluto è il giovane spagnolo Perez, che prima si procura un calcio di punizione al limite dell’area di rigore (giallo a Coates, autore del fallo) e poi, grazie ad un ottimo spunto personale, crea il panico nella retroguardia avversaria. La partita è nervosa sin dalle prime battute. All’ottavo, Coloccini entra in modo scomposto su Fletcher e si vede sventolare in faccia un meritatissimo cartellino giallo. La prima vera occasione del match la crea Ameobi, bravo a penetrare in area di rigore ma chiuso dai difensori ospiti al momento del tiro, che viene facilmente agguantato da Pantilimon. Dopo pochi minuti, brivido nell’area di rigore dei Magpies: Alnwick calcola male l’appoggio per Coloccini, che è costretto ad un provvidenziale intervento in scivolata per evitare che la sfera giunga all’accorrente Johnson. E’ un buon momento per il Sunderland, che al ventiduesimo rischia nuovamente di passare in vantaggio: Johnson batte un calcio di punizione dal lato destro indirizzato sul secondo palo, dove – complice l’imperfetta uscita del portiere locale – s’avventa Wickham, che schiaccia di testa ma non trova lo specchio della porta per una questione di centimetri. Passano tre minuti e Colback, ex di turno, viene ammonito per un brutto fallo a metà campo.
Non c’è un attimo di tregua. Un solo giro di lancette ed è ancora la squadra ospite a sfiorare il goal: Larsson s’inventa una splendida sciabolata di trenta metri per Fletcher, protagonista di un destro al volo stilisticamente perfetto che si stampa sulla traversa. E’ sempre Sunderland. Ci prova Wickham con un ficcante destro dal limite dell’area di rigore, ma Alnwick devia in corner con la punta delle dita. A dieci minuti dal termine del primo tempo, finalmente si rivede il Newcastle grazie all’onnipresente Perez, che si beve Coates e lascia partire un destro a giro fuori di poco alla destra di Pantilimon. La risposta del Sunderland, due minuti più tardi, è affidata ai piedi di Vergini, che crossa in mezzo all’area di rigore per Wickham, ma il numero dieci ospite, nonostante venga lasciato colpevolmente solo dalla disattenta difesa bianconera, effettua un colpo di testa centrale che non impensierisce Alnwick. Il primo tempo va in archivio senza che nessuna delle due squadre abbia segnato un goal. Molto meglio il Sunderland, che ha creato un numero considerevole di palle-gol e si è fatto preferire per la qualità del gioco espresso.
SECONDO TEMPO – Partita emozionante sin dalle prime battute della ripresa. I Magpies non effettuano alcun cambio nella ripresa, ma presentano una novità tattica con Sissoko dirottato a destra nel terzetto di trequartisti alle spalle di Perez, e Gouffran, invece, nel ruolo di mezza punta. Al settimo, i Black Cats sfiorano nuovamente il vantaggio con Jordi Gomez, che apre troppo il sinistro e non inquadra lo specchio della porta da posizione particolarmente invitante. Al quindicesimo, Pardew prova a scuotere i suoi: fuori Gouffran, dentro Armstrong. Passano solo due minuti e anche il Newcastle riesce a creare un pericolo alla porta difesa da Pantilimon, autore di un superbo intervento sul destro a giro del mobilissimo Perez. I contenuti tecnici non sono propriamente elevati, l’incontro, però, risulta agonisticamente gradevole e regola emozioni. Al ventesimo, superba transizione del Newcastle, ma Sissoko non chiude il triangolo con Ameobi e sciupa un’altra chance per sbloccare il risultato. E’ un buon momento per i Magpies, che, nello spazio di un minuto, creano due nitide chance con Armstrong, che trova sulla sua strada in entrambe le circostanze un attento Pantilimon. Al ventottesimo, Tiotè s’inventa un filtrante per Perez, che si beve Brown e lascia partire un tiro centrale, facile preda del portiere avversario.
La squadra di Pardew preme alla ricerca del vantaggio. E il tecnico inglese decide di giocarsi il tutto per tutto: fuori un mediano, Tiotè, dentro una punta, Papis Cissè. Nel momento migliore dei locali, però, sono gli ospiti a creare la palla-gol più nitida: Wickham taglia in due la retroguardia locale con una splendida rasoiata per Johnson, che penetra in area di rigore, manda a sedere Coloccini e conclude con un sinistro troppo angolato che non inquadra lo specchio della porta. Arrembaggio finale dei padroni di casa, che stazionano stabilmente nella metà campo ospite. A due minuti dal termine, Sissoko fa partire un terrificante destro deviato miracolosamente in corner da Pantilimon. Sul ribaltamento di fronte, Johnson ispira il contropiede biancorosso e poi, grazie all’assist di Buckley, trafigge Alnwick con un sinistro che vale il vantaggio per i Black Cats. Il Newcastle accusa il colpo. Un giro di lancette e Larsson, al termine di una ficcante ripartenza, fallisce il gol del raddoppio. St. James’ Park è letteralmente ammutolito: per il quarto anno consceutivo, il Tyne-Wear Derby si tinge di biancorosso!