Avete presente tutti quei bambini che vengono presi per mano dai loro idoli in maglietta e pantaloncini all’ingresso sul campo prima di ogni match di campionato? Beh, i genitori di molti di loro devono pagare somme considerevoli per poter realizzare il sogno di loro figlio e il Guardian, testata inglese di punta, ha realizzato un’inchiesta per capire a quanto ammontino le tariffe dei club di Premier League. Al pari di un biglietto sugli spalti questo servizio varia in base all’importanza dell’incontro, si parte dalle 150 sterline per una partita di fascia minore del Crystal Palace (circa 190 euro) fino ai 600 pounds per un big-match del West Ham (ben oltre i 750 euro).
Le società coinvolte in questo commercio sono ben undici, più della metà della massima serie inglese, e molte di loro hanno trascorso parecchi anni in Championship negli ultimi tempi, non solo il Crystal Palace (i cui costi variano dalle 150 ai 450 sterline) e il West Ham (350-600), ma anche lo Stoke (330-390), il Leicester (300-400), il Queen’s Park Rangers, lo Swansea (entrambi 450), oltre al Tottenham (250-400). Mancano all’appello i club che includono il servizio all’interno del pacchetto offerto con gli sky-box, le suite aziendali il cui prezzo annuale varia tra le 3.000 e le 4.000 sterline (ossia tra i 3.800 e i 5.000 euro), e si tratta di Burnley, West Bromwich, Hull e Newcastle. Alcune di queste squadre, a onor del vero, concedono alcuni posti-mascotte in maniera gratuita, ma come si è potuto notare la maggior parte dei club di alta fascia sono assenti, infatti Arsenal, Aston Villa, Chelsea, Everton, Liverpool, i due Manchester, Southampton e Sunderland non chiedono nessun esborso economico.