Dinamo Mosca: ai titoli di coda la storia di Granat e Noboa

Dinamo Mosca Noboa

Per gli affezionati del calcio russo, leggere della situazione che stanno vivendo in casa Dinamo Mosca in queste ore il difensore – e fino a poche settimane fa capitano – Vladimir Granat ed il centrocampista dell’Ecuador Cristian Noboa non sarà una scoperta. Per chi segue il campionato in maniera più distratta e meno approfondita sì.

Ebbene, mai come in queste ore i due sono vicini a lasciare i poliziotti per accasarsi altrove. Ma andiamo con ordine, per ricostruire questa vicenda. Circa un mese fa la dirigenza della Dinamo ha iniziato a parlare di rinnovo con entrambi i giocatori, legati rispettivamente al club fino al giugno 2015 ed al 31 dicembre 2014. La faccenda Noboa ha radici ancor meno recenti, con trattative portate avanti – senza esito – anche d’estate. La situazione è subito complessa per entrambi: le offerte della società vengono ritenute “inaccettabili”. Ed i due finiscono fuori rosa e costretti ad allenarsi con le giovanili. Per Granat la situazione non si sblocca, mentre per Noboa l’agente Leonid Istrati dichiarava, in data 22 novembre abbiamo iniziato a parlare, vuol dire già qualcosa . Tutto va bene , tutto è in corso . E’ difficile dire se ci sarà ancora Noboa nella Dinamo.” Il conseguente reintegro in prima squadra lascia presagire un accordo imminente.

Ed invece la situazione precipita. “L’offerta della dirigenza è inaccettabile. Aspetteremo ancora cinque giorni per decidere, poi ci guarderemo intorno e troveremo una nuova squadra per gennaio.” ha dichiarato questa mattina Istrati ai quotidiani russi. Problemi di natura economica (l’ecuadoregno avrebbe chiesto un adeguamento contrattuale, mentre il presidente Rotenberg vorrebbe rimanere sulle cifre attualmente ricevute), ma anche sulla durata del contratto (troppo lunga la richiesta del centrocampista sudamericano). Situazione analoga è quella di Granat.

Che futuro per i due? Salvo sorprese – che per il momento non ci risultano – entrambi lasceranno la Dinamo a gennaio. Noboa (che sarà libero a zero) è un’occasione per molti, anche in Italia. Su di lui ci sono alcuni club di medio-alta classifica tedeschi, oltre che il Krasnodar ed il Rubin Kazan. Istrati ha chiuso dicendo che il suo assistito “rimarrebbe volentieri in Russia” ed il ritorno in Tatarstan, dove ha già giocato tra il 2007 ed il 2012, vincendo due campionati ed una Kubok Rossii, è una pista praticabile. Situazione diversa per Granat: il giocatore vorrebbe evitare di fare altri sei mesi con la formazione riserve, la Dinamo di perderlo a zero a giugno. Potrebbe liberarsi per una cifra vicina al milione e mezzo di euro. Il passaporto russo lo rende appetibile per diversi club: Spartak e Lokomotiv monitorano già la situazione.

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Classe '94, piemontese di nascita, tra un esame universitario e l'altro segue il calcio alle temperature più improbabili, dalla Scandinavia alla vecchia terra degli Zar. Russofilo e (a breve) russofono, sogna di diventare direttore sportivo e di vivere a San Pietroburgo. Guai a disturbarlo quando gioca il Krasnodar: potrebbe uccidere.
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