MANCHESTER UNITED:
De Gea, 7. Il miglior uomo fin qui della stagione dei diavoli rossi, è provvidenziale anche oggi. Nel primo tempo due parate “ordinarie” sbarrando la strada a Sterling, nella ripresa letteralmente miracoloso prima sullo stesso inglese e poi su Balotelli in tre occasioni, in un duello personale nettamente vinto da David.
Valencia, 6.5 Per alcuni tratti sembra tornato quello dei bei tempi, è letteralmente travolgente sulla fascia destra e che sia a 4 o a 3 per lui non sembra fare alcuna differenza. Brucia Allen nell’azione del vantaggio servendo un assist invitante per Rooney ed è un moto perpetuo per tutta la durata del match.(Smalling, sv)
Jones, 6.5. Fatica all’inizio a carburare, ma pian piano prende le misure agli attaccanti del Liverpool e sembra in grado di dare più sicurezza alla retroguardia di Van Gaal. Si perde Stering una volta sola durante la gara e nella ripresa regge la baracca assieme al portiere rintuzzando gli attacchi reds. (McNair, sv.)
Evans, 5.5. Il punto debole del quartetto difensivo schierato da Van Gaal in campo. E lo dimostra durante tutta la partita. Sempre in difficoltà a differenza dei suoi compagni, sul 2-0 ha l’idea scellerata di servire un assist per Sterling, che poteva rimettere in carreggiata il Liverpool; buon per lui che non ha inficiato nel risultato.
Young, 6. Sulla sua fascia lo United non pigia l’acceleratore più di tanto. Quando viene chiamato a ripiegare, evidenzia alcuni limiti di un ruolo da terzino ovviamente non suo. E’ però bravo nell’azione del raddoppio a saltare il diretto avversario e a lasciare partire un cross che, poi, sarà corretto in rete da Mata.
Carrick, 6.5 Anche lui appare rigenerato rispetto alla scorsa stagione. E’ un baluardo nel suo ruolo di raccordo tra difesa e centrocampo tenendo sempre stretti i reparti. Bravo negli anticipi e anche ottimo nell’uscirsene in bello stile da alcune situazioni complicate venutesi a creare. Prestazione old style.
Fellaini, 6.5 Continua la tendenza positiva del giocatore belga, che dopo il Mondiale sembrava destinato alla cessione ma, una volta rimasto a Manchester, si è rimboccato le maniche ed è passato dal ruolo di indesiderato a quello di perno fondamentale del centrocampo ‘mancuniano’. Grinta, forza fisica e sostanza le sue armi.
Mata, 6.5. Praticamente non si vede per tutto il primo tempo, ma è bravissimo a farsi trovare pronto sulla spizzata di van Persie e siglare, così, il gol del raddoppio per i suoi. Nella ripresa sale di livello e organizza gli attacchi della squadra e mette a reperto anche un bell’assist per Van Persie nell’azione del 3-0.
Rooney, 6.5. Punta centrale, esterno o a centrocampista non fa nessuna differenza per lui. Torna a far male agli acerrimi rivali reds con un inserimento da vero centrocampista, che rifinisce con grande classe; inoltre, quando c’è da dare una mano in ripiegamento non si tira indietro. (Falcao, sv.)
Van Persie, 7. Dopo De Gea è il migliore della partita. Eppure nei primi 45 minuti si vede abbastanza poco e fa soprattutto lavoro sporco, ma ha il merito di collaborare all’azione del primo gol. Nella ripresa sale in cattedra e sembra di rivedere il centravanti totale di due anni fa, segna e sfiora anche la doppietta.
Wilson, 6. Schierato a sorpresa al posto di Falcao nella prima da titolare in Premier League in questa stagione, il ragazzino dell’Academy fa il suo cercando di non sfigurare accanto a mostri sacri come Rooney o Van Persie. Corre molto per tutto il campo e cerca di rendersi utile per la squadra. (Herrera, 6. Entra quando la gara è ancora in bilico sul 2-0 e non fa nemmeno il tempo ad entrare che vede i suoi compagni festeggiare la rete che sancisce la vittoria. Nel poco tempo impiegato sviluppa bene alcune azioni con tocchi intelligenti e mettendosi in mostra con uno stop al volo davvero bello.)
All. Van Gaal, 6.5. Con la vittoria di oggi il suo regno a Manchester vedere arrivare la sesta vittoria consecutiva in una delle migliori prestazioni stagionali. Stravolge l’assetto difensivo rispetto alla gara di Southampton e schiera contro pronostico Wilson al centro dell’attacco ma l’azzardo paga con la vittoria.
LIVERPOOL:
Jones, 6. E’ lui la sorpresa dell’undici di Brendan Rodgers, che decide di schierarlo – per la prima volta in questa stagione di Premier – al posto di Mignolet, molto criticato dalla stampa negli ultimi tempi. Sui gol subiti può davvero poco, ma è comunque bravo a evitare la goleada opponendosi d’istinto nel finale a Van Persie.
Johnson, 5.5. Centrale di destra della difesa a 3 gioca meno di metà primo tempo costretto ad uscire per un problema muscolare. Nei pochi minuti che resta in campo, risulta uno dei colpevoli dell’errata lettura difensiva al momento del gol dello United. (Touré, 5.5. Subentra all’infortunato Glen Johnson e disputa 75 minuti nemmeno troppo negativi. Quando può, soprattutto nelle azioni di calcio piazzato, sale in attacco a tentar fortuna, ma senza troppo esito. Da una sua sgroppata palla al piede però deriva la palla persa che propizia il 3-0 finale.)
Skrtel, 5. Viene travolto dall’impeto dei padroni di casa, in una giornata davvero storta per il centrale difensivo del club di Anfield. Il primo gol non è esclusivamente colpa sua, ma poteva far meglio. Sempre in difficoltà per tutti i 90 minuti, è anche pessimo nell’impostare l’azione facendo emergere ovvi limiti tecnici.
Lovren, 5.5. Risulterebbe tra i migliori della difesa del Liverpool, se solo non commettesse lo svarione che consente allo United di mettere a segno il terzo goal. Macchia una prova che, nonostante la pesante sconfitta dei suoi, sarebbe stata ampiamente sufficiente.
Moreno, 5. Che non stia attraversando un buon periodo è fuori discussione. Ma Rodgers cambiandogli sovente la posizione, non lo aiuta di certo. Questa volta fa l’esterno basso nella difesa a 5, attaccando poco e difendendo peggio sulla corsia assieme ad Allen. Prova un può a scuotersi all’intervallo ma cambia molto poco. (Markovic, 5.5. 25 minuti a disposizione – compreso il recupero – per l’ex Benfica, che esordisce con una bella palla filtrante non sfruttata dai suoi compagni. Per il resto vaga nel campo e non utilizza al massimo i minuti concessogli dal tecnico. Sembra ancora un pesce fuor d’acqua.)
Henderson, 5.5. Gioca in una posizione insolita rispetto alle sue abitudini, ovvero sulla destra anziché che in mezzo al campo. E’ tra i meno attivi dei suoi e nell’azione del secondo gol viene saltato bellamente da Ashley Young. Eccetto un colpo di testa finito parecchio alto, è autore di una gara anonima e priva di note.
Allen, 5. Tra i più negativi in questa sfortunata trasferta a Manchester. Viene letteralmente asfaltato da Valencia sulla sua fascia e non riesce mai a cambiare le cose per tutta la partita. Quando deve sganciarsi e costruire qualcosa sbaglia praticamente tutto, rivelandosi, a conti fatti, un uomo in più per lo United.
Gerrard, 5.5. Non il miglior derby d’Inghilterra nella carriera del capitano dei Reds, che in questa stagione sta pagando molto il declino della squadra. Oggi lo si vede pochissimo in azioni di costruzione e neanche in azioni difensive combina granché.
Coutinho, 6. Tra i più attivi nel match di Old Trafford, ma non sempre in maniera positiva. Provoca ben tre cartellini gialli agli avversari con i suoi slalom, ma è anche molto impreciso nei tocchi col pallone, rovinando spesso buone trame di gioco. A corrente alternata per tutta la partita è comunque tra i meno peggio oggi.
Lallana, 5.5. Autore soltanto della prima parte di gara prima di essere sostituito da Balotelli, l’ex Southampton prova a ripagare la fiducia dell’allenatore che lo ha messo in campo da titolare. Non si vede molto però, fatta eccezione per una bella palla filtrante non sfruttata da Coutinho, ma esce e non ha tempo di rifarsi. (Balotelli, 5.5. Entra nella ripresa e cerca di mettersi in mostra. Vede deviato sulla traversa un tiro da distanza ravvicinata prodigiosamente parato da De Gea; ci prova in altre due occasioni, ma il portiere spagnolo si fa sempre trovar pronto Per il resto, sembra quasi giocare da solo e inoltre prende il solito giallo evitabile.)
Sterling, 6. Canta e porta la croce in una squadra che è lontana parente di quella che sfiorò il titolo l’anno scorso. Intraprende un duello con De Gea che viene vinto dal portiere, anche se in alcune occasioni denota la poca freddezza che lo contraddistingue. Resta, comunque, il più pericoloso della compagine ospite ed è l’ultimo ad alzare bandiera bianca.
All. Rodgers, 5.5. A differenza del collega olandese, lo stravolgere la formazione non da i suoi frutti. La squadra crea anche tanto e viene fermata soltanto da un portiere in stato di grazia, ma la difesa è davvero inguardabile. Incassano circa i gol dell’anno scorso, ma con la grossa differenza che Suarez ora non c’è più a sistemare tutto.