Il quotidiano inglese che predilige uno stile sensazionalista, il Sun per intenderci, ha intercettato una ex maestra di Balotelli delle scuole elementari, Tiziana Gatti che ha rivelato un particolare aneddoto che in parte può aiutare a comprendere tanti atteggiamenti bizzarri di uno dei calciatori italiani più conosciuti all’estero. “Da piccolo arrivò a colorarsi il viso di rosa e mi domandò se pensassi che anche il suo cuore fosse nero” ha svelato l’insegnante. Una crisi d’identità in piena regola, forse dettata da una spiccata sensibilità del ragazzo. Cresciuto nella provincia di Brescia, un bambino sensibile come Super Mario percepiva la sua diversità attraverso tanti piccoli dettagli.
Malgrado il sostegno della famiglia, Balotelli ha sviluppato una sorta di rigetto ad atteggiamenti che in un paese tradizionalista come l’Italia si hanno nei confronti di persone dal colore della pelle diverso. Nel mondo del calcio sono addirittura esacerbati e l’attaccante italiano si è difeso assumendo quell’attitudine perenne in lotta contro il mondo. Come non ricordare le sue foto in tuta mimetica col fucile in mano arrivando a tutte le dichiarazioni al vetriolo la stampa o contro chiunque osasse attaccarlo.
Le difficili prove d’integrazione che ha dovuto affrontare lo hanno rafforzato senza dubbio ma l’attenzione costante dei media ha disperso il suo valore morale. Balotelli è ancora acerbo, non ha nemmeno 25 anni. Il calcio è pieno di attaccanti sbocciati tardivamente. Toni ne è un esempio recente. Se saprà preservarsi fisicamente, se troverà un saggio mentore che sappia sopportare le sue intemperanze, quando maturerà definitivamente, farà gioire molti italiani.