Il derby più importante degli ultimi dieci anni va in scena allo stadio nazionale “Qemal Stafa”. Il Partizani capolista “ospita” il Tirana secondo in classifica, distante di un solo punto in classifica. Grandi nomi in campo, grande tifo sugli spalti – quasi 13.000 spettatori, se non è record per una partita in Albania ci siamo molto ma molto vicini – e due grandi allenatori in panchina: gli ingredienti per assistere ad una partita spettacolare ci sono eccome, come non succedeva da tantissimi anni. Inoltre, la federazione albanese ha chiuso un occhio per questa partita permettendo ai tifosi del Tirana (squalificati per sei giornate in trasferta) di occupare le gradinate del settore ospiti. Quindi Tirana e Partizani non possono per davvero deludere le aspettative.
Le formazioni:
Partizani: Hoxha, Fejzullahu, Rrahmani, Cuculi, Trashi, Vila, Batha, Daja, Nexhipi, Mazrekaj, Racic.
Tirana: Frasheri, Kerciku, Curri, Muça, Kalari, Bulku, Taku, Karabeci, Ndikumana, Bakaj, Busic.
L’inizio di partita è da premio oscar. Dopo un solo giro di lancette, infatti, il Partizani trova il vantaggio. Nexhipi batte una punizione insidiosa dalla trequarti destra, Racic non riesce ad intervenire sul pallone ma infastidisce Frasheri che non trova il tempo giusto per l’uscita. Risultato? Pallone in rete e uno a zero Partizani. I rossi di Tirana sono già dentro al match, a differenza dei propri avversari. La violenta conclusione di Batha all’ottavo minuto bloccata da Frasheri, ce ne offre un’altra testimonianza. Il goal del doppio vantaggio sembra essere nell’aria, e infatti al dodicesimo la squadra di Shpetim Duro raddoppia. Fejzullahu viene atterrato dentro l’area da Ndikumana, l’arbitro non ha dubbi e assegna immediatamente il calcio di rigore.
Dal dischetto Mazrekaj è fredissimo nello spiazzare Frasheri. Non è passato nemmeno un quarto d’ora, ma il Tirana è già con le spalle al muro. I bianco-blu provano subito a rispondere, ma la conclusione mancina di Ndikumana non è sufficiente per impensierire Alban Hoxha. Sempre Ndikumana, al ventiseiesimo, in contropiede scappa via sulla fascia sinistra e serve all’indietro per l’accorrente Taku, che di esterno destro però non riesce a centrare lo specchio della porta. Il Partizani comunque fa male ogni qualvolta supera la linea di metà campo. Al minuto 40 Racic manca da ottima posizione di millimetri l’impatto con il pallone crossato dalla destra da Vila. Allo scadere della prima frazione di gioco il Tirana però ha una colossale palla-goal per riaprire la partita: Curri prima recupera un pallone chiave a centrocampo e poi serve il solo Ndikumana largo a destra. Il nazionale del Burundi a tu per tu con Hoxha temporeggia inspiegabilmente, facilitando il prodigioso rientro di Rrahmani. Due a zero quindi all’intervallo. Vantaggio strameritato per gli uomini di Duro.
A fare le spese del brutto primo tempo del Tirana è Tomislav Busic, che ad inizio ripresa viene sostituito da Gugash Magani. Al suo posto dentro Mario Morina. La situazione in campo però non cambia di una virgola: il Partizani continua a controllare senza difficoltò, mentre Bakaj e compagni non riescono proprio a reagire. Magani, per smuovere le acque, decide anche di cambiare modulo inserendo Pashaj per Taku e passando dal 4-3-3 iniziale al 3-4-3. Al minuto 65 arriva la prima – e unica – emozione della ripresa. Elis Bakaj, assente ingiustificato della partita, dalla sinistra pesca molto bene Morina in mezzo all’area.
Ma l’attaccante bianco-blu cerca un’improbabile girata al volo, che si spegne di molto a lato. I secondi quarantacinque minuti regalano davvero pochissimo, almeno sul campo. Perché sugli spalti i tifosi continuano a regalare spettacolo ed emozioni. Il derby sul campo invece non ha più nulla da regalare. Un derby vinto e dominato dal Partizani Tirana, che si porta così a +3 sulle inseguitrici mandando un chiaro messaggio a tuttto il campionato. Il Tirana al contrario fallisce la prova del nove, che potrà portare ulteriori conseguenze sul piano psicologico. Bisognerà mettere al più presto da parte questo derby e iniziare a pensare al big match di settimana prossima contro lo Skenderbeu. Nota di merito per il portiere e capitano Alban Hoxha, che con il clean sheet di oggi porta a 1000 minuti la propria imbattibilità.