Vince e convince (seppur con doppio brivido finale) il Manchester United di Louis Van Gaal. I red devils battono all’Old Trafford lo Stoke City: 2-1 il punteggio finale che sta stretto ai padroni di casa nonostante le due incredibili chances sprecate da Diouf in pieno recupero. Lo United consolida così la quarta posizione in Premier League e si porta provvisoriamente a -1 dal Southampton, atteso domani dalla difficile trasferta all’Emirates contro l’Arsenal. I passi in avanti dell’undici di Van Gaal rispetto al semi-disastroso inizio di stagione sono evidenti, chissà che davvero non sia l’inizio di un nuovo ciclo.
Van Gaal deve fare a meno di Di Maria, infortunatosi contro l’Hull City, e di Rooney che comunque era in dubbio fino alla vigilia. A loro due si aggiungono Blind, Rafael, Jones, Shaw ed Evans (nordirlandese ad un passo dal rientro), l’emergenza in difesa continua. Il tecnico olandese sceglie allora Valencia e Young, due ali, come terzini (saranno i migliori in campo), Smalling e il recuperato Rojo sono i centrali. 4-3-1-2 per lo United, Mata e Fellaini mezzali, col giovane Wilson (19 anni compiuti ieri) a far coppia con Van Persie, Herrera alle loro spalle.
Hughes rinuncia inizialmente ad Arnautovic e Crouch, in attacco c’è spazio all’ex Diouf (Ferguson lo acquistò dal Molde nel 2010), Bojan funge da seconda punta, con Assaidi e Ireland (entrambi pessimi) a tentare di svolgere le due fasi. Moses, Wilkinson e Sidwell out per infortunio.
Buon inizio dei padroni di casa che prendono subito in mano le redini del gioco. Mata, in particolare è nel vivo della manovra, lo stesso Fellaini sembra davvero rigenerato dopo un inizio di stagione che lo vedeva ai margini del progetto. La prima occasione arriva al 16′ ed è un regalo clamoroso di Begovic: il portiere dei potters sbaglia il disimpegno e serve Van Persie, l’olandese offre a Herrera un pallone d’oro ma il basco spara altissimo. L’ex Athletic Bilbao crescerà col passare dei minuti, ma almeno fino alla mezz’ora appare in confusione: per due volte spreca due buoni contropiedi, tanti anche gli errori in costruzione.
Poco male, Herrera si guadagna gli applausi con l’assist che al 21′ genera il vantaggio del Manchester United: cross bellissimo dalla sinistra, Fellaini – nel più classico dei terzi tempi – è protagonista di uno stacco poderoso e insacca sul secondo palo. Il vantaggio tranquillizza lo United che entra in modalità gestione. Young è attivissimo sulla sinistra, l’esterno della nazionale delizia il pubblico con driblling di altissima scuola, anche se i cross sono spesso fuori misura. Il ritmo si abbassa, lo Stoke prova a uscire fuori. Rojo è bravissimo in una chiusura in extremis su Bojan, ma al 39′ gli ospiti riescono a pareggiare: proprio l’ex Roma e Milan prova la percussione centrale, il pallone viene rimpallato dai centrali di casa e arriva dalle parti di Nzonzi che, di prima e dal limite, lascia fermo De Gea con un bellissimo esterno destro. La reazione dello United è veemente, Fellaini – prima dell’intervallo – spreca da due passi dopo la conclusione di Smalling, deviata, a colpo sicuro: strepitoso, comunque, il riflesso di Begovic.
L’inizio ripresa è tutto di marca del Manchester United: è ancora Herrera a sprecare una buona occasione, temporeggiando troppo da posizione angolata dopo il passaggio perfetto di Van Persie. Lo Stoke è chiuso nella propria trequarti, il vantaggio è davvero questione di minuti. E, puntuale, arriva al 58′: punizione tagliata di Mata dalla destra, Rojo (in posizione sospetta) sfiora con la sua cresta – o almeno così lui assicura – e la palla si infila sul secondo palo. L’Old Trafford può gioire ed è trascinato anche nei minuti seguenti quando i red devils spingono sull’acceleratore alla ricerca del 3-1. Wilson, ottima prestazione del giovane prodotto del vivaio, quasi sfiora l’eurogol ma nell’occasione è troppo egoista e non serve Van Persie, poi lo stesso centravanti olandese prova il gol di tacco su cross di Fellaini. Le azioni da gol si succedono, lo Stoke sembra sul punto di capitolare ma resiste.
E, col punteggio in bilico, il finale non può che riservare emozioni. Hughes finalmente si gioca la carta Arnautovic, l’ex Inter darà la scossa decisiva ai suoi. Lo United ci prova anche in contropiede, Falcao sostituisce Wilson, ma Begovic non corre più particolari pericoli. Al 93′ la prima clamorosa occasione: su azione d’angolo la palla schizza sul secondo palo dove Diouf, in chiara posizione di fuorigioco, si tuffa di testa ma trova lo strepitoso De Gea a negargli la gioia del gol. Non finisce qui, ancora più clamorosa l’occasione che capita ai potters al 94′. Arnautovic, ai limiti dell’area piccola, calcia di potenza trovando un’altra prodigiosa risposta di De Gea, Diouf, a tre metri dalla linea ha tutto lo specchio davanti ma calcia proprio su Young che si era appostato sulla linea. Pazzesco. Ma sarebbe stato un pareggio ingiusto che avrebbe tarpato le ali a questo Manchester United che finalmente fa sorridere i propri tifosi.