Valencia-Barcellona 0-1: la beffa di Busquets all’ultimo secondo ammutolisce il Mestalla

Valencia Barcellona

Al Mestalla va in scena il big match della tredicesima giornata di Liga, dal forte sapore di Champions League. Da una parte i padroni di casa del Valencia, reduci da un pareggio contro il Bilbao e dal pesante KO al Ciutat de València nel derby con il Levante, ma forti di un ruolino di marcia immacolato tra le mura amiche (5 vittorie, un pareggio). Per il posticipo, Nuno Espirito Santo ha convocato tutti i giocatori a sua disposizione, pensando ad 4-2-3-1 con FuegoGomes Parejo al centro del campo e la coppia Rodrigo-Feghouli a sostegno dell’unica punta Negredo. Dall’altra parte invece un Barcellona in forma eccezionale, che dopo il successo contro il Siviglia in campionato per 5-1, ha centrato in Champions un’altrettanta roboante vittoria per 4-0 contro l’Apoel di Nicosia. Fuori ancora il lungodegente Vermaelen, i blaugrana si schierano con il solito 4-3-3, con Mascherano da regista, Busquets e Xavi alle spalle del tridente formato da MessiNeymarSuarez.

IL MATCH – Nella prima parte del match le due squadre provano a studiarsi: buona circolazione di palla, soprattutto della squadra di Luis Enrique, mentre il Valencia adotta una tattica attendista per provare a colpire sulle ripartenze. Il primo quarto d’ora se ne va su questi binari senza particolari apprensioni per entrambi i portieri, se non fosse per un tiro di Rodrigo dalla distanza e per una chiara occasione di Suarez a pochi passi da Diego Alves. Al 20′ la temperatura sul prato del Mestalla si surriscalda: Otamendi interviene in scivolata mettendo in corner, Neymar accenna una lamentela nei confronti dell’arbitro, il difensore argentino del Valencia prova a chiedere spiegazioni al talentino brasiliano che risponde con una “testata” impercettibile sulla guancia. Ne scaturisce un parapiglia generale, dal quale non vengono fuori altro che due cartellini gialli, Piqué da una parte, Baragan dall’altra.

La gabbia creata dai padroni di casa davanti alla propria area di rigore continua a sortire gli effetti sperati. Messi è completamente avulso dal gioco, sfiora solo qualche pallone, e l’attacco del Barça non sembra mai poter incidere. Di contro, nel giro di mezz’ora, ben 5 giocatori tra le fila dei blaugrana (di cui 3 della linea difensiva) sono finiti sul taccuino del direttore di gara, a testimonianza della battaglia in atto sul terreno di gioco. I pericoli più grandi arivano dalle parti di Bravo, che al 35′ si vede sfilare la palla solo qualche centimetro alla destra del palo, su conclusione a giro di Andre Gomes, ma soprattutto a tempo praticamente scaduto si vede dribblare da Negredo, che arrivato sulla linea di fondo calcia egoisticamente verso la porta invece di mettere il pallone in mezzo. La frazione si chiude quindi sullo 0-0, con l’immagine di un Santo disperato per l’occasione appena sprecata dal suo centravanti.

I secondi 45′ si aprono con gli stessi effettivi sul campo. Il Valencia è decisamente più vivo degli avversari, più dinamico, più veloce nelle giocate. Il Barça invece sembra essere intrappolato e bloccato soprattutto a centrocampo, che oggi pecca di fantasia e non riesce ad innescare la velocità dei suoi attaccanti. La squadra di Santo ha una circolazione di palla molto fluida, che rende la gara davvero piacevole ed infuoca il tifo del Mestalla. Prima Suarez sbaglia praticamente a porta sguarnita, dopo l’uscita a vuoto di Diego Alves, poi Rodrigo si fa respingere un piattone rasoterra da Piquè, posizionato al momento giusto sulla riga di porta. Insomma la gara si fa decisamente più combattuta, le occasioni fioccano da una parte e dall’altra ma è il Valencia che sembra averne di più. Inaspettatamente però è il Barcellona che trova la via del gol, con Suarez al 70′, se non fosse che il guardalinee ravvisa un fuorigioco inesistente che porta il signor Fernandez Borbalan ad annullare la rete. Sul tiro cross di Dani Alves, il Pistolero in realtà era in linea con l’ultimo difensore, come mostrato successivamente dai replay.

A questo punto Luis Enrique decide di cambiare Mathieu con Rakitic, spostando Mascherano sulla linea difensiva e provando a dare maggiore qualità offensiva ad un reparto apparso decisamente sottotono. Ed il cambio dà il là ad una fase della gara a chiaro pannaggio dei blaugrana. L’ex tecnico della Roma fa entrare sul rettangolo di gioco anche Pedro e Rafinha (al posto di uno spento Xavi e di Suarez), mentre si alzano dall’altra panchina Paco Alcàcer e il brasiliano Filipe Augusto.
Quando tutto sembra ormai deciso, ecco che arriva la giocata che rompe gli equilibri: entrati nell’ultimo dei 3 minuti di recupero, Messi se ne va sulla fascia destra del campo, mette al centro un pallone invitantissimo per la testa di Neymar che colpisce Diego Alves. Sulla ribattuta si avventa l’eroe che non ti aspetti, Sergio Busquets, che con una girata di mancino regala il colpaccio al Barcellona (clicca QUI per gli highlights) e tre punti in classifica a Luis Enrique che hanno il chiaro sapore dell’oro.

Ai 44.600 del Mestalla non resta che mangiarsi le unghie, per l’occasione sprecata contro un Barcellona apparso a più riprese la brutta copia di quello visto nelle ultime uscite stagionali. Va comunque fatto un plauso alla partita giocata dai ragazzi di Espirito Santo, praticamente perfetti per 92′ e spiccioli e ai quali è soltanto mancata la via del gol.

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Appassionato di basket americano e di calcio, soprattutto quello inglese da qualche tempo, dottore in Scienze Politiche e studente di Marketing presso la LUISS di Roma. Gioca agonisticamente a basket. Conta diverse collaborazioni sul web come redattore sportivo, specializzato in basket NBA e Premier League. E' regolarmente iscritto all'ODG del Lazio come pubblicista.