Al St. Mary’s va in scena quello che per quanto riporta oggi la classifica è il match clou della giornata, seconda contro terza, il sorprendente Southampton ospita il Manchester City rigenerato dalla vittoria in rimonta sul Bayern Monaco nel martedì di Champions League. Si scontrano i petrodollari dello sceicco Mansour e l’effervescenza di una squadra nata dalle ceneri della svendita dei pezzi pregiati della scorsa estate. Un rapido sguardo alle formazioni: moduli speculari, Koeman lascia in panchina Long inserendo Davis con Tadic e Mané alle spalle di Pellé, Pellegrini risponde con Aguero unico terminale offensivo supportato da Jovetic, con Navas e Nasri sugli esterni.
Il match si apre con il clamoroso abbaglio dell’arbitro Mike Jones, reo di non fischiare un abbagliante rigore per i Citizens per un’entrata in ritardo di Fonte su Aguero: l’arbitro non solo non indica il dischetto, ma ammonisce il Kun per simulazione. La partita è comunque vivace, ma il ruolo di assoluto protagonista lo recitano gli ospiti: al quarto d’ora primo squillo di Yaya Touré, il suo piazzato da fuori area fa fare bella figura a Forster. Col passare dei minuti si allenta la morsa di Aguero e compagni, i Saints possono così alzare la testa ed affacciarsi dalle parti di Hart. Minuto 22, pennellata di Schneiderlin che Pellé non converte, sbuca Davis ma Hart è miracoloso e salva il risultato. Sarà questa l’unica palla gol dell’intero primo tempo per gli uomini di Koeman, alla mezz’ora Aguero scappa via ad un ottimo Alderweireld e trova Jovetic che batte Forster ma è provvidenziale lo stesso difensore belga a salvare sulla linea di porta. Termina senza ulteriori sussulti la prima frazione di gioco,meglio il City, che si dimostra in netta crescita dopo le ultime gare di campionato non entusiasmanti.
La ripresa si apre con una pessima notizia in casa Southampton: fuori Schneiderlin per problemi fisici, Koeman ridisegna la squadra avanzando Alderweireld e inserendo lo spagnolo Yoshida a fianco di capitan Fonte. Sarà una sostituzione che condizionerà l’andamento della gara. Fuoco di paglia, al 48′ sinistro pericoloso dell’evanescente Tadic, assente ingiustificato di giornata, da qui sarà un monologo Citizens. Passano solo tre giri di lancette ed Aguero prende palla da sinistra e punta la porta, la difesa collassa e lascia libero Yaya Touré che trafigge Forster con un piazzato rasoterra che si infila tra una selva di gambe. Prova una timida reazione la squadra di casa senza tuttavia creare nulla di buono.
Bene Kompany, benissimo Fernandinho, sporco e ruvido nel fermare qualsiasi sortita offensiva avversaria, dall’altra parte troppo fumoso Mané, troppo isolato Pellé. Vicino al gol anche Navas che approfitta di un errore di Wanyama, ma spara largo. A 15 dalla fine altro episodio chiave, il neoentrato Long scippa il pallone a Touré e si invola verso la porta, Mangala lo stende e si becca il secondo giallo lasciando i suoi in inferiorità numerica. L’occasione è ghiotta, ma non ne approfittano i Saints, che capitolano a 10 dalla fine: ripartenza di Milner che trova Lampard dal limite, il suo destro chirurgico trafigge Forster che rimane immobile. Partita chiusa, Citizens in controllo: nel finale Aguero ci prova a timbrare la gara col suo marchio ma Forster in uscita riesce a neutralizzarlo. L’occasione è solo un preludio allo 0-3, che arriva al 90′ grazie al primo sigillo di Clichy con la maglia del City.
Finisce così, il Manchester City torna a convincere anche lontano dall’Ethiad e scavalca i rivali odierni al secondo posto in classifica, rosicchiando inoltre 2 punticini al Chelsea capolista, bloccato ieri sullo 0-0 dal Sunderland. Brutte notizie in casa Southampton, in netta flessione dopo il folgorante inizio di stagione. Oltre a Ward-Prowse e Rodriguez, si spera dì non perdere anche il metronomo Schneiderlin, pedina fondamentale nello scacchiere di “Rambo” Koeman.