Sunderland – Chelsea 0-0: Poyet e i Black Cats incatenano Mou

In questa 13esima giornata di Premier League nell’ultima gara del palinsesto di oggi vediamo i Blues di Mourinho impegnati in trasferta allo Stadium of Light di Sunderland. Non si tratta di una delle più piacevoli avversarie da affrontare per il Chelsea, visto e considerato che lo scorso 19 Aprile i padroni di casa riuscirono nell’impresa storica di sbancare con il risultato di 1-2 lo Stamford Bridge e di porre così fine alla striscia di 78 risultati utili consecutivi di sua maestà Mourinho: non contenti i Black Cats fecero nuovamente lo sgambetto a Josè anche in Capital One Cup riuscendo ad eliminare ai quarti di finale il club di Londra con una vittoria last minute nei tempi supplementari. Attriti recenti a parte le due squadre si ritrovano nuovamente con gli uomini di Gus Poyet che vengono da una striscia positiva di 3 gare consecutive che hanno portato in saccoccia 5 punti dei 9 disponibili (pareggiando contro Everton e Leicester City e vincendo contro il Crystal Palace) puntando in maniera ambiziosa a concludere il mese di Novembre da imbattuti. Imbattuti come il Chelsea che si presenta qua con 32 punti raccolti in 12 giornate inanellando un ruolino di marcia praticamente perfetto da vera e propria macchina schiacciasassi di stampo mourinhano.
Pronti via i Blues partono a mille come da copione ed il Sunderland è subito schiacciato nei propri 35 metri di campo. Possesso palla asfissiante e palla che gira di giocatore in giocatore per tutto il campo, il Chelsea tiene in maniera netta e palese il pallino del gioco ma non riesce a penetrare tra le fila serratissime dei padroni di casa che sono praticamente arroccati a difesa della porta di Pantillimon. La mentalità e lo spirito da leoni affamati è sotto gli occhi di tutti: gli uomini di Mou ci provano con grande impegno e con altrettanto grande impegno Poyet e soci sembrano impegnati in una lotta all’ultimo sangue per poter fronteggiare gli attacchi del nemico: tutto questo si traduce paradossalmente in una resistenza disperata tipica da pieno di recupero piuttosto che ai primi minuti di gioco di un match appena iniziato come questo. Il Chelsea non cambia atteggiamento domina ma è anche vero che per ora non sono arrivate reali occasioni da rete mentre gli avversari continuano a tenere alto il loro fortino. Willan al 17esimo con un lampo rasoterra da fuori scuote stadio ed emoziona gli spettatori presenti prendendo la parte esterna del palo con Pantillimon che comunque aveva coperto prontamente sul tentativo dalla distanza. Con il passare dei minuti però il Sunderland prova a mutare atteggiamento e cambiare la propria situazione in campo: l’avvio shock iniziale è ormai passato, i padroni di casa provano a difendersi con una linea un po’ più alta e cercare di colpire in contropiede. Ecco che al 35esimo i Black Cats si rivelano parte integrante della gara colpendo una traversa con Vergini, servito da un cross deviato di Cattermole, l’argentino ex Newell’s Old Boys – rimasto in area – prova la girata di prima intenzione con il pallone che però scheggia la traversa. Con questa occasione, la prima reale, per gli uomini di Poyet la partita si accende ed entra nel vivo. Dopo 1 minuto di recupero, il direttore di gara Friend fischia la fine del primo tempo: Black Cats in piena apnea ma il fortino per questi 45 minuti è stato difeso egregiamente. Il Chelsea per manifesta superiorità comanda ma fatica a sfondare il muro umano.
Alla ripresa del secondo tempo, non ci sono cambi e gli stessi 22 scendono nuovamente in campo a parti invertite.La storia non cambia e sembra di rivivere l’avvio del primo tempo con il Chelsea partito al piccolo trotto mentre il Sunderland prova a tenere botta e reggere la nuova ondata di attacchi trincerandosi negli ultimi metri di campo in maniera eroica. Al 54esimo di gioco si accendono le polemiche per un sbracciata di Diego Costa ai danni di Wes Brown che oggi sta disputando una gara fenomenale: tutto lo stadio invoca il rosso, visto che nel primo tempo il bomber del Chelsea si era reso protagonista di un fallo di reazione che però non è stato sanzionato dal direttore di gara. Friend prende in mano la siutazione e ammonisce il brasiliano naturalizzato spagnolo che si impegna a mimare l’assenza di malafede nel movimento fatto per saltare. Poyet comincia a crederci e al 60esimo getta nella mischia Jozy Altidore e Jordi Gomez che rilevano Fletcher e Rodwell. Mou risponde al 75esimo togliendo un nervoso Diego Costa che ha già rischiato abbastanza per oggi ed Oscar mettendo Drogba e Remy due attaccanti per cercare il gol vittoria in quest’ultima frazione di gioco. A 10 minuti dal termine il Sunderland cerca di portare a termine la sua eroica partita e lo Stadium of Light tutto, consapevole della situazione delicata prova a spingere i propri guerrieri che ora più che mai sembrano non averne più per poter resistere al nemico. Il Sunderland allora getta il cuore oltre l’ostacolo prima con Altidore che tira da terra ma si vede murato il proprio tentativo e poi con Adam Johnson che tira sugli sviluppi di una azione caotica e manda di poco a lato.
Dopo 2 minuti di recupero arriva il triplice fischio liberatorio per i padroni di casa che possono esultare per il prezioso punto rosicchiato al Chelsea che incappa nel terzo pareggio stagionale a distanza di un mese dall’ultimo registrato contro il Manchester United. Mourinho non sarà sicuramente felice, ma rimane sempre in vetta alla classifica e guarda tutti dall’alto in basso aspettando la gara di domani al St. Mary tra Southampton e Manchester City per decretare la possibile nuova seconda in classifica e rosicchiare qualche punto ai primi della classe.