La trasferta di Córdoba può nascondere diverse insidie ad un Villarreal ancora lontano dal suo miglior momento di forma, e nuovamente in emergenza infortuni. Alla lista degli indisponibili si sono aggiunti due nuovi nomi: Moi Gómez ha dato forfait anche per la gara contro il Gladbach di giovedì scorso a causa di un risentimento muscolare all’adduttore sinistro; mentre è notizia dell’ultima ora l’assenza di Cani, lasciato fuori dalla lista dei convocati per il solito guaio al ginocchio sinistro che lo sta torturando da quasi un mese. Questo significa che gli unici esterni di ruolo disponibili saranno Chéryshev ed Espinosa, con quest’ultimo uscito fuori dalle gerarchie di Marcelino negli ultimi tempi, e che potrebbe essere scavalcato da Jonathan dos Santos spesso impiegato sulla fascia destra.
I precedenti tra le due compagini sono discordanti, il Sottomarino giallo ha fatto visita a Córdoba in sole quattro occasioni collezionando prima due cocenti sconfitte e poi due successi. Il primo novembre ’70 la prima assoluta allo stadio “Arcángel”: gli andalusi hanno disputato sette anni consecutivi in massima serie negli anni ’60 e nel ’70/71 centreranno nuovamente la promozione, mentre il Villarreal è neo-promosso in Segunda División, divisione in cui giocano per la prima volta nella loro storia, finirà con un tremendo 5-1 (doppietta di Cruz Carrascosa e reti di Manolín Cuesta, Diego, Rivera e Palau). Quattro anni più tardi il Submarino amarillo è di ritorno in terra andalusa per un incontro di Copa del Rey, i blanquiverdes sono ancora ai vertici della Segunda mentre la compagine villarrealense bazzica in terza serie. É l’8 gennaio ’75 e i padroni di casa s’impongono con un rotondo 4-0 (in rete Orife, Mellado e due volte Rivero).
Quando il Villarreal torna a Córdoba è passata una vita, è il 20 maggio 2000 e la storia delle due società si è praticamente invertita. Il Sottomarino è a un passo dalla sua seconda promozione in Primera, mentre los califas sono tornati in Segunda dopo quattordici anni in terza serie, il vecchio stadio non c’è più, ora a cinquecento metri dal vecchio sorge il “Nuevo Arcángel” che, a voler prendersi una licenza, ricorda un po’ la Bombonera e un po’ il Mestalla. Stavolta finisce 2-4 per gli ospiti (gol di Jorge López, Irazusta, Galván, Alberto e due di Gaitán), e solo una settimana più tardi il ritorno in massima serie diverrà matematico al Madrigal. Non meno dolce è stata l’ultima visita il 3 marzo 2013, anche in questo caso il Submarino amarillo centrerà la promozione a fine stagione, e sotto la guida di Marcelino i padroni di casa cadono 0-2 con le marcature di Musacchio e Jonathan Pereira.
Di fatto questo sarà il primo scontro in massima serie e la squadra di Miroslav Djukić ci arriva da colista, ovvero da fanalino di coda con soli sette punti in classifica, e il preoccupante primato di non aver ancora trovato la vittoria nelle prime dodici partite. Arrivare alle porte della tredicesima giornata con la casella dei successi ancora inchiodata a zero è già successo sei volte nella storia della Liga (Salamanca ’80/81, Valladolid ’82/83, Mallorca ’83/84, Logroñés ’94/95, Sporting Gijón ’97/98, Real Sociedad 2006/07), ma solamente il Valladolid ’82/83 riuscì poi a salvarsi. Come ha detto Marcelino comunque non bisogna sottovalutare l’impegno perché il Córdoba, pur non essendo ancora riuscito a vincere, va spesso a punti avendo raccolti sette pareggi ma soprattutto lo stesso Villarreal, specialmente nella passata stagione, ha perso moltissimi punti con le piccole: ad esempio uscì confitto sia a Siviglia col Betis che a Valladolid, entrambe poi retrocesse.