La strepitosa striscia di undici vittorie casalinghe consecutive si ferma stasera. Il Villarreal non riesce a battere il Gladbach rimandando il discorso qualificazione alla trasferta di Limassol e mancando di eguagliare la serie-record di dodici successi interni in Europa League, fissata solo pochi anni fa dall’Atlético Madrid di Quique Sánche Flores. Dopo un ottimo primo tempo dei padroni di casa, i tedeschi rimontano per ben due volte nella seconda frazione, senza rischiare il capitombolo nel finale e confermando la leadership nel girone A. Intanto lo Zurigo si sbarazza dell’Apollon e resta in lizza per un posto ai sedicesimi: si deciderà tutto nell’ultima giornata.
I due tenici lasciano spazio a ben poche sorprese: Marcelino manda in campo i migliori undici disponibili con Uche e Vietto in prima linea e Cani e Chéryshev sulle ali, Lucien Favre si dispone a specchio con un 4-4-2 che ha in Hrgota e Raffael i terminali offensivi e in Ibrahima Traoré e Thorgan Hazard, fratello del più noto Eden, gli incursori di fascia. Ma il copione dell’incontro lo si evince sin dai primissimi istanti: il Sottomarino giallo è in completo controllo del campo mentre i tedeschi tentano di limitare le offensive dei padroni di casa. Di fatto l’unica vera occasione per il Gladbach arriva dopo pochi minuti a causa di Victor Ruiz che scivola su un pallone innocuo da ultimo uomo, per il resto i ragazzi di Marcelino riescono a costruire un’imponente mole di gioco, probabilmente il miglior primo tempo della stagione – al pari della prima giornata in casa del Levante ma contro un avversario di tutt’altra caratura.
Sfiora il vantaggio capitan Bruno in almeno due occasioni, prima di testa con Raffael che salva sulla linea di porta e poi su calcio di punizione, ma la rete arriva solo al 27′ grazie alla rete di Vietto. L’argentino s’incunea tra i due centrali su invito di Jaume Costa e, bruciati nello scatto, anticipa Sommer con un tocco puntuale. La convincente prestazione del primo tempo si arricchisce di altri spunti interessanti, su tutti due conclusioni dal limiti di Manu Trigueros (che alla vigilia rischiava di restare in panchina per qualche fastidio fisico), ma i teutonici riescono ad arrivare al duplice fischio con una sola rete di svantaggio, particolarmente determinante.
Nella ripresa il Borussia ne ha di più, e cerca il pareggio senza troppi tentennamenti. Dopo cinque minuti Asenjo si rende protagonista di un doppio intervento decisivo, nefasto presentimento, perché dopo pochi minuti il Mönchengladbach trova già il pari. Raffael trova lo spazio per tirare dalla lunetta, il tiro è potente ma centrale, Asenjo ci mette solo una mano e il pallone gli rimbalza in porta, il suo primo grave errore della stagione può già costargli caro. A questo punto Marcelino prova una mossa già provata in passato: mette Jonathan dos Santos sulla fascia destra al posto di un Cani non al meglio, ma come al solito servirà a poco. Il Submarino amarillo trova comunque il vantaggio poco dopo: Mario lancia Vietto sulla sua fascia (posizione di fuorigioco non ravvisata), il sudamericano la crossa al centro, Krob la sporca quanto basta per offrire a Chéryshev un facile rigore in movimento, il russo la spara in porta e rilanciano le speranze dei suoi. Ma sarà un fuoco di paglia, i teutonici ritornano in pareggio nel giro di pochissimo.
Victor Ruiz concede un fallo oltre i trenta metri, ma Xhaka sprigiona una frustata che diventa un missile terra-aria sul lato del portiere, Asenjo non ci arriva nemmeno stavolta ed è nuovamente tutto da rifare. Così Favre rinfresca la squadra con due cambi nei punti strategici: mette Hermann e Kruse su Ibrahima Traoré e Hrgota, dando un chiaro messaggio ai suoi uomini, baricentro alto per non farsi schiacciare. L’opposto di quel che fa Marcelino tornando al terrificante centrocampo con quattro centrali: Tomás Pina al posto di Uche costringe Trigueros a prendersi la fascia sinistra con il conseguente avanzamento di Chéryshev. Quindi oltre a Jonathan dos Santos, ora anche Trigueros deve giocare fuori ruolo e infatti con quattro centrali il Sottomarino giallo non recupererà neanche un pallone non creando più pericoli per oltre venti minuti. termina due a due dopo novantadue minuti, gli uomini di Marcelino falliscono il sorpasso ma possono ancora passare il turno in prima posizione.
Al Letzigrund Stadion lo Zurigo elimina l’Apollon con un 3-1 che lo mantiene in corsa. Dopo il vantaggio dei ciprioti dfirmato Farley, i padroni di casa trovano prima il pareggio con Djimsiti su invito di Chiumiento e poi il raddoppio sul rigore di Chikaoui, in seguito al contatto Bruno Vale-Schönbächler. Nel secondo tempo il fallo di Hugo Lopez sullo stesso Chikaoui causa il secondo penalty, prontamente trasformato dal tunisino. A una gara dal termine il Gladbach continua a condurre il gruppo A con 9 punti, segue il Villarreal a 8 e lo Zurigo a 7, già fuori dai giochi l’Apollon con soli 3 punti. Nella prossima giornata gli elvetici si giocheranno il tutto per tutto in casa dei tedeschi, mentre il Sottomarino giallo farà visita a Cipro.