Tris del “nuovo” Trabzonspor, Legia ko a Lokeren (Europa League – Girone L)

Classifica: Legia Varsavia 12, Trabzonspor 10, Lokeren 7, Metalist 0

Se la vittoria del Trabzonspor sul Metalist sempre sconfitto finora era ampiamente prevedibile (anche se si è concretizzata solo nel finale di partita), sorprende invece la sconfitta del Legia sempre vittorioso finora nel girone sul campo del Lokeren che così si guadagna la (vaga) possibilità di qualificazione nell’ultimo turno in Ucraina.

Lokeren-Legia Varsavia 1-0 (7’ Vanaken)
I belgi (quarti nella Jupiler League) in formazione tipo e, per cercare di sorprendere gli ospiti, col tridente De Pauw-Patosi-Dutra; il Legia, in gran forma (primo in fuga nel suo campionato) e già qualificato agli ottavi, si presenta comunque con la migliore formazione con l’intenzione di vincere tutti match del girone e blindare così il primo posto. Iniziano bene i polacchi, come prevedibile, che vengono però beffati alla prima ripartenza belga: il giovane trequartista Vanaken lancia sulla fascia sinistra De Pauw che dal fondo mette in mezzo proprio per l’accorrente Vanaken che di destro insacca. I polacchi cercano di reagire ma i belgi chiudono bene gli spazi e non disdegnano di provare il raddoppio (il sudafricano Patosi impegna Kuciak); il Legia conclude verso la porta avversaria solo con una punizione del terzino brasiliano Guilherme, parata da Barry. Dopo l’intervallo tra i polacchi c’è Zyro e non più il fumoso Kosecki ma il Legia non ingrana e nemmeno Duda è incisivo, al Lokeren va benissimo e si difende con ordine fino alla fine del match.

Trabzonspor-Metalist 1-0 (36’ Belkalem, 86′ Ekici, 95′ aut. Goryainov; 68′ Gomenyuk)
Debutto europeo per il nuovo Trabzonspor di Yanal che deve rinunciare oltre al portiere Kivrak (saltati i legamenti del ginocchio ad inizio ottobre, stagione finita) anche all’ex milanista Constant (problemi alla caviglia) e schiera il tridente Waris-Yatabarè-Cardozo; gli ucraini del Metalist, sempre sconfitti fin qua nel girone e già eliminati, si presentano a Trebisonda senza il difensore Yussuf (sostituito dal senegalese Gueye al rientro dopo un infortunio lungo due mesi) ma soprattutto il leader tecnico Cleiton Xavier al posto del quale mister Rakhaev da fiducia all’esordiente 19enne Tkachuk (finora titolare solo in un turno di coppa nazionale e con meno di dieci minuti giocati in campionato).

Brutto match per tutto il primo tempo caratterizzato da una miriade di falli che spezzettano il gioco non permettendo di vedere granchè, se non un paio di conclusioni da parte dei padroni di casa, in particolare un mancino dal limite di Cardozo respinto da Goryainov. La pressione turca aumenta e produce il gol del vantaggio al 36°: corner di Ekici e colpo di testa vincente di Belkalem (terzo gol stagionale per il centrale algerino). La ripresa ha tutt’altro ritmo: si inizia con una grande occasione di Rebenok che non trova la porta da posizione favorevole, risponde una conclusione di Ekici respinta da Goryanov. All’ora di gioco Yanal inserisce un po’ di freschezza con Sefa Yilmaz e Atik a rimpiazzare Cardozo e Aydogdu ma è sempre Ekici (il migliore dei suoi) ad impegnare Goryainov. Arriva quindi a sorpresa il pareggio ucraino, firmato da Gomenyuk su assist di Rebenok. I turchi faticano a reagire e rimangono pure in dieci (rosso all’algerino Medjani per proteste dopo il primo giallo sventolato) ma negli ultimi dieci minuti del match assaltano l’area ucraina: ci provano in successione Yatabarè, Erdogan e infine, con successo, Ekici che segna il gol del 2-1 su assist di Sefa Yilmaz; nel finale i bordeaux-blu firmano anche il tris con Erdogan a lanciare in contropiede Sefa Yilmaz la cui conclusione di mancino finisce sul palo e, rimbalzando sulla schiena di Goryainov finisce in rete.

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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