CSKA MOSCA-ROMA 1-1 – Che beffa! La Roma si vede sfuggire la vittoria a quindici secondi dal termine e non chiude il discorso qualificazione, che – in attesa di Manchester City-Bayern Monaco – poteva essere virtualmente chiuso con i tre punti odierni. Non è stata una partita indimenticabile, ma la squadra capitolina poteva e doveva farla sua, soprattutto in virtù dei primi quarantacinque minuti, contraddistinti da un netto predominio territoriale giallorosso. Nella ripresa, invece, la Roma ha abbassato troppo il baricentro e concesso campo ai moscoviti, che però – al di là del gol di Vasiliy Berezutskiy – non hanno mai creato seri pericoli alla porta difesa da De Santics. Gli uomini di Garcia, invece, hanno sciupato ben due match-point (entrambi in contropiede) per chiudere definitivamente l’incontro e sono stati puniti per l’atteggiamento troppo remissivo degli ultimi venti minuti. Mancanza d’esperienza, atteggiamento tattico troppo “italiano” nel gestire l’ultima parte del match e poco cinismo negli ultimi venti metri: la Roma non può far altro che recitare il Mea Culpa. Peccato. Davvero.
PRIMO TEMPO – La partita inizia a ritmi piuttosto blandi, con la Roma che si fa leggermente preferire ai padroni di casa. La prima occasione da goal, però, la crea il CSKA con Shchennikov, autore di una conclusione che non impensierisce De Santics. I giallorossi, pur senza premere sull’acceleratore, fanno la partita, ma sono sempre i russi a rendersi maggiormente pericolosi. All’undicesimo, in seguito ad un clamoroso errore in disimpegno di De Sanctis, Musa raccoglie la sfera e serve Doumbia, bloccato provvidenzialmente da Manolas in calcio d’angolo. E’ un buon momento per i russi che, per almeno cinque minuti abbondanti, stazionano nella metà campo italiana. Superato il momento critico, la Roma torna a tessere le fila del gioco, ma fatica tremendamente a mettere in difficoltà la retroguardia locale.
Buono spunto di Gervinho al ventiquattresimo, bloccato – prima di concludere a rete – da un intervento in bello stile di Berezutskiy. La prima vera palla-gol giallorossa giunge solo al trentacinquesimo: superbo assist di Totti per l’accorrente Florenzi, che, da posizionata defilata, calcia al volo verso al porta di Akinfeev e sfiora l’euro-gol. Tre giri di lancette e anche il CSKA Mosca crea la prima nitida occasione da goal, ma De Santics compie un’autentica prodezza a tu per tu con Doumbia. A tre minuti dal termine del primo tempo, la svolta: Florenzi guadagna un calcio di punizione dal limite dell’area; dell’esecuzione se ne incarica Francesco Totti, che fulmina Akinfeev sul palo di competenza grazie ad una tremenda botta di collo destro. Nel minuto di recupero, Akinfeev si supera su una conclusione dal limite di Florenzi e consente ai moscoviti di andare al riposo sotto di un solo goal.
SECONDO TEMPO – Nessun cambio nell’intervallo: Slutsky e Garcia ripartono dagli stessi effettivi del primo tempo. L’avvio del secondo tempo non riserva grandi emozioni, anche se lo spartito del match è cambiato rispetto al primo tempo, con il CSKA in sterile proiezione offensiva e la Roma che si difende con ordine per poi ripartire in contropiede; in evidenza Manolas e Astori, che non sbagliano praticamente nulla. Al quarto d’ora, ghiottissima chance per la Roma con Nainggolan, che fa a fette la difesa avversaria e calcia clamorosamente a lato solo davanti ad Akinfeev. Quattro giri di lancette e Slusky opera il primo cambio: fuori Cauna, dentro Milanov. Il cambio scuote i moscoviti, che costringono la Roma sulla difensiva. A venti dal termine, bella conclusione di Musa; De Sanctis non si fida della presa e devia comodamente in corner. Col passare dei minuti, il CSKA aumenta l’intensità della propria manovra offensiva. Ci prova Dzagoev di testa, ma l’estremo difensore giallorosso fa sua la sfera senza alcun problema.
La Roma, dopo dieci minuti rintanata nella propria metà campo, si affaccia nella trequarti russa e sfiora il raddoppio: Iturbe – subentrato poco prima a Gervinho – serve Ljajic, autore di un potente sinistro ad incrociare il secondo palo che esalta i riflessi di Akinfeev. Il CSKA Mosca cambia il riferimento offensivo: dentro Tosic, fuori Musa. Sostituzione anche per Garcia, che inserisce Strootmann al posto di Nainggolan. La squadra locale inizia a premere con costanza alla ricerca del pari, ma la Roma sembra fare buona guardia. Sembra, per l’appunto, perché al novantaduesimo, quattro minuti dopo esser stata salvata da un provvidenziale intervento di Holebas su una conclusione volante di Dzagoev, la squadra di Garcia viene beffata da un tiro-cross di Vasiliy Berezutskiy che si insacca alle spalle di De Santics senza essere deviata da nessun giocatore. La Roma, è proprio il caso di scriverlo, viene gelata. E, in questo caso, le rigide temperature moscovite non centrano nulla. Il match-point, però, resta nei piedi dei calciatori di Garcia: una vittoria contro il City significherebe qualificazione agli ottavi di finale.