Continua il depauperamento del campionato rumeno; e non parliamo tanto dei giocatori quanto degli allenatori, frustrati dalla mancanza di disponibilità finanziarie per poter imbastire progetti a lungo termine. Dopo l’addio del tecnico dello Steaua campione Reghecampf e del ct della nazionale Piturca (entrambi hanno ceduto al fascino dei petroldollari sbarcando in Arabia Saudita) e i divorzi consensuali tra Razvan Lucescu e Petrolul, Isaila e Astra Giurgiu e Stoian e Dinamo Bucarest, un altro tecnico di valore lascia la Liga rumena.
Vasile Miriuta ha infatti detto addio al Cluj dopo la vittoria nello scorso week-end per 4-0 contro lo Iasi. Il tecnico 46enne, nato in Romania ma di nazionalità ungherese (ex trequartista di discreto valore negli anni ’90 tra Ungheria e Germania), lascia il club della Transilvania, a cui era approdato nel dicembre 2013 dopo i primi sei mesi da tecnico in Romania al Ceahlaul, al secondo posto in classifica. Risultato strabiliante (dieci vittorie, tre pari e solo tre ko in quindici turni) vista una rosa di qualità non eccelsa ma soprattutto le gravi difficoltà finanziarie in cui versa da tempo la squadra dei “Ferrovieri” , la principale causa della rottura tra Miriuta e dirigenza.
“Purtroppo è l’ultima partita. Questa è la vita e bisogna andare avanti. Sono commosso; anche se ho un aspetto così burbero sono comunque un uomo, me ne vado da un club in cui mi sono sentito straordinariamente bene. Saremmo stati l’unica squadra in Romania in grado di battere la Steaua, se la situazione fosse stata stabile e il mercato invernale avesse portato 2-3 giocatori valore. Qua ora non vedo futuro, nessun progetto. Mi piacerebbe allenare ancora in Romania, magari la Dinamo Bucarest, ma solo quando qualcuno vorrà combattere per il campionato e avrà la stabilità finanziaria. Io sono un buon allenatore, non lo dico io, parlano i risultati.” – ha dichiarato Miriuta nella conferenza stampa dopo la vittoria di Iasi.
Miriuta aveva già raggiunto un accordo per il ritorno in Ungheria, firmando per la panchina dell’Eto Gyor; sfida ardua anche questa perchè il club biancoverde si trova al nono posto del Nemzeti Bajnokság (il torneo magiaro) ed ha già esonerato due allenatori, Horvath e l’allenatore ad interim Tokody. “Ho firmato un contratto di due anni e mezzo; il mio obiettivo è formare una squadra omogenea e competere per il campionato dalla prossima estate. E’ un club di grande tradizione in Ungheria, ha vinto campionati, ha un futuro, ci sono migliori strutture di allenamento rispetto a quelle rumene, e soprattutto qui gli stipendi sono pagati puntualmente; da queste cose arriveranno i risultati”.