Russian Premier League – Krasnodar, vittoria e secondo posto! Rostov, crisi nerissima…

Zenit Russian Premier League

Sabato di Russian Premier League come sempre interessante, con quattro sfide che potevano significare molto sia nelle zone alte che in quelle più basse della graduatoria.

Ad aprire la giornata ci ha pensato la sfida di Ekaterinburg, che vedeva i padroni di casa dell’Ural opposti al Rubin Kazan. Su un campo in condizioni terribili si impongono per 3-1 i tatari: al 13′ Zabolotny ipnotizza Karadeniz dagli undici metri, ma il turco è il più lesto ad arrivare sulla ribattuta e si fa così perdonare. Situazione analoga al 62′, quando Zabolotny para nuovamente un rigore (questa volta a Portnyagin), ma nuovamente viene beffato dall’avversario. Per Portnyagin si tratta del quinto centro in campionato. Due minuti dopo arriva anche il tris, con Ozdoev che conclude nel migliore dei modi una bella azione orchestrata con Kanunnikov. Inutile il goal al 77′ di Spartak Gogniev, bravo ad incornare in rete una punizione di Lungu. Sale a 23 punti il Rubin, mentre l’Ural resta a quota 10.

Situazione dell’Ural che rischia di farsi complessa, visto che gli arancioneri sono solo a +1 sul duo Torpedo Mosca/Rostov. Ed era proprio tra queste due compagini la seconda gara del sabato. A spuntarla sono stati i padroni di casa, finalmente tornati a giocare nel proprio impianto, che possono così risollevarsi in classifica. Stevanovic e Salugin portano i bianconeri sul 2-0, prima che nel finale gli ospiti trovino il goal della bandiera con un calcio di punizione di Torbinsky. Situazione drammatica in casa Rostov, dove gli stipendi non vengono pagati da cinque mesi, come confermato a fine gara da capitan Pletikosa. Una situazione analoga a quella vissuta in Italia dal Parma …

Va in fuga lo Zenit, che vince 1-0 contro il Kuban una gara complessa come da previsioni. I cosacchi, nonostante il sorprendente allontanamento di Goncharenko ed il ritorno di Kuchuk, continuano ad esprimere un discreto calcio, ma devono inchinarsi all’ennesimo grande goal di Hulk, che con un bolide regala il successo e l’allungo per i piteriani.

Allungo sul CSKA permesso dal Krasnodar, che liquida tra le mura amiche i soldati per 2-1. Dopo 6′ i tori sono già avanti di due reti, grazie al solito scatenatissimo Ari che sfrutta due dormite della retroguardia moscovita. Eremenko riapre la sfida intorno al quarto d’ora di gioco, ma è un fuoco di paglia, perchè – alla fine – sono i neroverdi a sfiorare più volte il goal del definitivo KO – che tuttavia non arriverà. Il CSKA paga una prestazione sottotono, forse distratto dal delicatissimo scontro che si terrà in settimana contro la Roma – e resta a 25 punti. Krasnodar che invece sale a quota 27, momentaneamente al secondo posto in solitaria.

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Classe '94, piemontese di nascita, tra un esame universitario e l'altro segue il calcio alle temperature più improbabili, dalla Scandinavia alla vecchia terra degli Zar. Russofilo e (a breve) russofono, sogna di diventare direttore sportivo e di vivere a San Pietroburgo. Guai a disturbarlo quando gioca il Krasnodar: potrebbe uccidere.
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