Groningen-Psv 1-1 – Boeren poco cinici: l’Ajax accorcia a -2

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GRONINGEN-PSV 1-1 – Groningen è ancora indigesta per il PSV. I Boeren, che lo scorso anno uscirono dall’Euroborg senza nemmeno un punto, tornano a Eindhoven con un punto dal sapore decisamente amaro. La squadra di Cocu, infatti, domina il match per lunghi tratti, ma si specchia troppo in sé stessa e, alla prima vera occasione concessa al Groningen nella ripresa, subisce un goal pesantissimo, che consente all’Ajax di rosicchiare due preziosi punti nella corsa per la conquista dell’Eredivisie. La partita, pur con tutti i limiti tattici del caso, è stata vibrante ed emozionante. Le palle-gol sono state infinite, specie nel primo tempo, frazione dove le due squadre hanno sfiorato il goal a più riprese. Ma quel che conta, però, è il risultato finale. E il PSV deve fare autocritica: essere belli non serve a nulla se, nel DNA, non disponi di un po’ di sano cinismo.

PRIMO TEMPO – Avvio di partita decisamente scopiettante, con il Groningen che preme inaspettatamente nella metà campo avversaria. Al primo minuto è già tempo di grandi emozioni: Chery riceve palla al limite dell’area e scarica un violento tiro verso la porta di Zoet, che viene respinto involontariamente dal compagno di squadra de Leeuw. Risposta immediata del PSV con Willems, bravo ad incunearsi nell’area avversaria e a scoccare un tiro che non sorprende Padt, bravo a respinge con i piedi. Partita senza un attimo tregua. All’ottavo, l’attivissimo Willems crossa sul secondo palo per Maher, che arriva in estirada e costringe il portiere avversario ad una difficile deviazione in angolo. Due giri di lancette ed è il Groningen a sfiorare il vantaggio: Antonia s’inventa uno splendido filtrante per Hoesen, che però, solo davanti a Zoet, calcia sull’esterno della rete. Dopo dieci minuti contraddistinti dall’equilibrio, sale in cattedra prepotentemente il PSV, che crea tre occasioni da rete nello spazio di dieci minuti: al dodicesimo, Narsingh serve sul secondo palo Depay, che stacca di testa in precario equilibrio e non inquadra lo specchio della porta; al quattordicesimo, è ancora Depay a rendersi pericoloso con una conclusione da fuori area che termina fuori di poco; al ventesimo, Narsingh entra in area di rigore, aggira il portiere avversario, ma si allunga troppo il pallone e calcia sull’esterno della rete.

L’inerzia del match è assolutamente dalla parte della squadra ospite. A metà del primo tempo, Padt è protagonista in due circostanze nello spazio di un minuto, prima su una conclusione di Narsingh (superbo intervento con il piede di richiamo sulla linea di porta) e poi su un potente rasoterra di Maher (neutralizzato in presa bassa). Il Groningen prova a reagire, ma sono sempre gli uomini di Cocu ad avere in mano il pallino del match. A dieci dal termine, Maher pecca d’altruismo, non calcia in porta da buona posizione e calibra male l’assist per l’accorrente de Jong, che non riesce a deviare in porta la sfera. Un solo giro di lancette e, finalmente, si rivedono i padroni di casa grazie a de Leeuw, autore di un potente sinistro efficacemente deviato in corner da Zoet. Il finale di primo tempo riserva ancora un’emozione per parte: il PSV sfiora il vantaggio con de Jong, che esalta ancora i riflessi di un superbo Padt, mentre all’ultimo secondo è il Groningen a creare un serio pericolo in area di rigore avversaria, ma Bruma riesce a deviare in corner una pericolosissima deviazione volante di Botteghin, destinata ad insaccarsi alle spalle di Zoet. Il primo tempo finisce 0-0. All’Euroborg di Groningen, però, non si è di certo annoiati.

SECONDO TEMPO – Prime battute della ripresa a ritmi blandi, anche se lo spartito resta sempre il medesimo: PSV riversato in attacco, Groningen arroccato dietro e pronto, eventualmente, a far male in contropiede. La prima occasione, al decimo, la creano i Boeren: cross di Willems dal lato sinistro, de Jong stacca male di testa – leggermente disturbato dall’uscita di Padt – e non inquadra lo specchio della porta. Il gol fallito è solo il preludio a quello che, sessanta secondi più tardi, consente agli ospiti di passare in vantaggio: l’instancabile Willems pennella l’ennesimo cross dalla mancina, Padt sbaglia il tempo dell’uscita (resta nella cosiddetta “terra di nessuno”) e de Jong insacca di testa grazie (anche) alla complicità di Kappelhof, che non segue il movimento della punta olandese e lo lascia libero di staccare in perfetta solitudine. La rete dei Boeren abbassa ulteriormente il ritmo del match. La squadra di Cocu, infatti, sembra accontentarsi di controllare la partita, gioca al piccolo trotto e, di fatto, non crea seri pericoli alla porta avversaria per un quarto d’ora abbondante. Per assistere ad un’altra palla-gol bisogna attendere il minuto settantaquattro, quando Narsingh, dopo aver seminato il panico nell’area locale, calcia  a botta sicura verso la porta di Padt ma si vede il tiro respinto in corner da un difensore ospite.

Un solo giro di lancette e i Boeren reclamano la concessione di un penalty per un fallo di mano di Van der Laan, giustamente considerato involontario dal direttore di gara, bravo nel mettere subito a tacere la proteste della squadra ospite. Van de Looi si gioca il tutto per tutto: fuori Van Nieff, dentro Arias. A sette minuti dal novantesimo, accade l’inimmaginabile: Mahi – subentrato in precedenza a Kieftenbeld – si rende protagonista di un ottimo spunto personale, entra in area e crossa sul secondo palo per l’accorrente de Leeuw, che effettua un superbo volo d’angelo e, di testa, trova il goal del pareggio. L’Euroborg ribolle d’entusiasmo e prova a trascinare i propri beniamini alla vittoria. La partita torna ad essere estremamente vibrante, con le due squadre che si allungano e, inevitabilmente, concedono molto in fase difensiva. A sfiorare la vittoria, però, è il PSV, prima con Depay (Van der Laan salva sulla linea di porta) e de Jong (Antonia intercetta il pallone a pochi metri dalla linea di porta). Al triplice fischio esplode la festa dei tifosi locali: è solo un punto, ma per il Groningen ha il sapore di una vittoria.