ATLETICO MADRID-MALAGA 3-1. L’Atletico Madrid, con un filo di affanno, si sbarazza del Malaga al Calderon e continua nella scalata al vertice. I colchoneros vincono 3-1, grazie alla reti di Tiago, Griezmann e Godin; per gli andalusi, che erano reduci da cinque vittorie di fila in campionato, gol della bandiera di Santa Cruz. Gli uomini di Javi Gracia hanno per un po’ accarezzato l’idea del clamoroso pareggio.
Simeone deve fare a meno di Miranda, infortunato, e degli squalificati Siqueira e Mario Suarez. Al centro della difesa c’è allora Gimenez, pupillo di Godin anche nella nazionale uruguaiana, Tiago è il “volante” davanti alla difesa. Griezmann è di nuovo scelto a supporto di Mandzukic, Raul Garcia si accomoda in panchina. Javi Gracia, a sorpresa, sceglie Santa Cruz centravanti, l’assenza più pesante è quella di Amrabat, fuori almeno per altre tre settimane. Juanmi, allora, retrocede nei tre dietro al centravanti ex Manchester City. Antunes torna titolare, il suo duello con Arda Turan sarà una delle chiavi del match.
Il portoghese contiene bene l’ex Galatasaray durante le prime fasi, piuttosto lente, del primo tempo. Al decimo, i colchoneros costruiscono la prima occasione: velo di Arda Turan, conclusione di prima di Koke deviata col braccio da Weligton. Per Teixeira Vitienes il tocco è involontario, il gol arriva comunque sul corner successivo. Cross perfetto di Koke sul primo palo, gran “terzo tempo” di Tiago che infila di testa. Un classico, terzo gol in campionato per il regista. La partita non decolla, gli unici episodi degni di nota sono gli infortuni capitati ad Arda Turan (scarpata al volto di Antunes), Mandzukic e Gabi.
Santa Cruz non riceve palloni giocabili, Moyà non è mai impegnato durante i primi 45 minuti. Francamente noiosa la prima parte, chiusa però dal secondo gol dell’Atletico Madrid: stupenda triangolazione sulla destra tra Mandzukic e Arda Turan, il turco offre un pallone d’oro a Griezmann che appoggia da due passi. E’ il terzo gol nelle due ultime uscite casalinghe del francese, che riscatta una prima parte davvero deludente.
Tutta un’altra partita nella ripresa, finalmente il Malaga prova a fare gioco e si rende subito pericoloso con un colpo di testa ravvicinato di Weligton; sul capovolgimento di fronte è Gabi a sprecare il colpo del k.o. con un diagonale “ciccato” da ottima posizione. Raul Jimenez sostituisce l’acciaccato Mandzukic, il messicano subito va vicino al 3-0: cross di Ansaldi, colpo di testa da due passi ma è bravo Kameni a sventare. Il Malaga rientra ufficialmente nella partita al 63′, col gol di Santa Cruz: gran cross dalla sinistra di Samu Castillejo, scivolata del paraguaiano che riesce a battere Moyà. La partita diventa bellissima, le occasioni si susseguono in entrambi i fronti. Raul Jimenez ha il tempo di stoppare e calciare in piena area di rigore, tiro centrale; poi Godin salva i suoi con un tackle in extremis su Juanmi. Un altro pallone vagante su azione d’angolo mette i brividi al Calderon, il Malaga attacca con tutti gli effettivi.
L’aiuto decisivo per gli uomini di Simeone arriva da Samuel che rimedia il secondo giallo per un’ingenua strattonata su Griezmann e lascia i suoi in dieci. L’espulsione, ovviamente, stronca le velleità ospiti; Griezmann, nel giro di due minuti, prima è egoista nel concludere da posizione troppo angolata, ignorando Godin, poi troppo altruista quando, a tu per tu col portiere ospite, serve in mezzo un pallone che non è utile per nessun compagno. Il 3-1 è nell’aria e arriva all’83’: Kameni esce male sul cross di Koke, Tiago rimette in mezzo e trova la testa vincente, praticamente sulla linea di porta, di Godin. La partita, ovviamente, finisce qui: Simeone lascia in panchina per tutti i novanta minuti Cerci, preferendogli nel finale anche Saul. Gabi, poi, si fa espellere per doppia ammonizione per una stupida, e dura, entrata a centrocampo su Recio. Finisce 3-1, missione compiuta: la palla passa a Real Madrid e Barcellona.