Come molte competizioni, anche l’MLS sta giungendo alla conclusione, infatti sono solo quattro le squadre rimaste in gioco, chi riuscirà a conquistare il trono del Nord America?
SEATTLE SOUNDERS- La prima squadra che incontriamo sono i Seattle Sounders, franchigia molto giovane, visto che è stata fondata solo nel 2008. Il suo approdo alle semifinale è stato decretato dalla famigerata regola del goal in trasferta: infatti nonostante i verde-blu non abbiano mai battuto Dallas, sono riusciti a passare grazie all’1-1 dell’andata, dove al goal del vantaggio dei Texani, firmato da Michel su rigore, i Sounders hanno risposto con la rete di Alonso ad inizio ripresa. Una squadra che fa del mix esperienza-giovani il suo punto forte, infatti se da una parte ci sono i veterani Clint Dempsey e Obafemi Martins (ex Inter), dall’altra si può leggere il nome di DeAndre Yedlin, uno dei giovani di maggiore talento del calcio “made in Usa”. Insomma una bella squadra, che darà sicuramente filo da torcere ai veterani dei Los Angeles Galaxy.
LOS ANGELES GALAXY- “The Green and Gold” sono la vera corazzata di questo campionato e i favoriti per la vittoria finale di questo torneo, anche se nel turno precedente hanno faticato contro un Real Salt Lake parecchio ostico. Infatti i “Los Galacticos” sono riusciti ad avere la meglio dei propri avversari solo nel match di ritorno (conclusosi con uno spettacolare 5-0), dopo lo scialbo pareggio a reti bianche dell’andata: grande protagonista della “manita” è stato l’eterno Landon Donovan, autore di una tripletta e dell’assist per il secondo goal, realizzato da Robbie Keane, spalla della stella americana e altro grande protagonista della cavalcata degli uomini di mister Bruce Arena. Uno dei classici squadroni, che fa dei vari Top Player la propria forza: infatti tra Landon Donovan, Robbie Keane, Omar Gonzalez e Juninho (solo omonimo dell’ex stella del Lione) i Galaxy sono la perfetta proiezione calcistica di Hollywood, casa delle star del grande Cinema.
NEW ENGLAND REVOLUTION- L’ex squadra di Walter Zenga è arrivata al penultimo atto, dopo aver battuto Columbus Crew con un risultato complessivo di 7-3. I “Revs” hanno chiuso il discorso qualificazione già dopo il primo match, dove si sono imposti con un sonoro 2-4: Il “Man of the match” è stato Davies, autore di una doppietta, che ha letteralmente trascinato i suoi alla vittoria, arrivata grazie anche al contributo di Tierney e Nguyen; inutili le reti di Meram ed Higuain, che hanno reso solo minore il passivo, visto che per il ritorno sarebbe servito un vero e proprio miracolo. Infatti il secondo match si è trasformato in una sorta di passerella per New England, che, complice anche la superiorità numerica per l’espulsione di Finlay, ha archiviato la qualificazione con il minimo sforzo e con il punteggio di 3-1; di Nguyen, Goncalves e Bumbury le reti dei Revs, tra le quali si è inframezzata quella di Tchani, che ha messo a segno il goal della bandiera per Columbus. Un’altra ottima squadra, che fa delle palle inattive uno dei suoi punti di forza (occhio al portoghese Goncalves), anche se possiede un attacco di tutto rispetto, infatti Davies e Nguyen sono particolarmente in forma.
NEW YORK RED BULLS- La squadra di Henry è l’ultima delle quattro squadre che sono approdate alle semifinali del MLS, anche se lo scontro contro il DC United è stato tutt’altro che una passeggiata. Dopo il 2-0 dell’andata, firmato dalle reti di Wright-Phillips e Luyindula, nel match di ritorno la squadra Newyorchese se la vede parecchio brutta: una partita molto equilibrata, che vede la squadra di Thoir trovare il goal del vantaggio sul finire di primo tempo, quando DeLeon batte il portiere avversario. I “Red Bulls” sembrano spegnere le speranze dei padroni di casa con la rete del pari ad inizio ripresa, firmata dal solito Luyindula, ma il finale diventa comunque infernale. Infatti Miller viene espulso (doppio giallo), il DC trova il gol della speranza, al noventesimo, con Franklin e si butta in avanti per tutta la durata del recupero, particolarmente corposo; ma le ultime offensive non portano frutti, visto che la partita si conclude con l’espulsione di Espindola e non con il goal qualificazione. NY è una squadra che parla molto europeo, infatti sono molti i giocatori del nostro continente che militano tra le fila dei Red Bulls: da Henry a Wright Phillips sino a Luyindula (il migliore in queste ultime due gare), a cui si aggiunge l’australiano, ma “naturalizzato” Inglese, Tim Cahill (ex Everton); Riusciranno i Metros a sbaragliare la concorrenza?