Nikolaos Karelis, 22 anni. A lui si è aggrappato il Panathinaikos per uscire dal tunnel di un inizio di stagione a dir poco deludente.; e lui non ha deluso, si è caricato sulle spalle la responsabilità dell’attacco dei “Verdi” (orfano del bomber Berg) ed ha segnato il gol vittoria del 2-1 sul campo del Paok. Vittoria fondamentale per il “Trifoglio”, panchina salva (per ora) per mister Anastasiou. Il Paok perde per la prima volta in questo campionato e vede avvicinarsi l’Olympiakos, ora a soli due punti di distanza.
L’ultima volta che si erano affrontati fu nella finale di coppa nazionale nello scorso aprile, coi verdi a stravincere (4-1) umiliando il Paok. Opposti stati d’animo questa sera: Paok in fiducia (capolista e in corsa per il secondo posto nel girone di Europa League), “Leoforos” allo sbando (settimo in campionato a -9 dai rivali, e già eliminato dal suo girone di Europa League). “Verdi” senza Zeca, Risvanis e Mendes, in campo il giovane centrale Koutroumbis, il mediano Bouy (in prestito dalla Juventus) e il belga Klonaridis, mentre in attacco non c’è Petric, in panca come Berg (ancora alla ricerca di una forma accettabile dopo il lungo infortunio), ma il nigeriano Ajagun in appoggio a Karelis; anche i bianconeri però senza due punti di forza di questo inizio si stagione come il terzino mancino Rat e l’esterno slovacco Mak, rimpiazzati rispettivamente da Spyropoulos e Golasa.
Match spettacolare sugli spalti (tifosi del Paok come sempre caldi allo stadio Toumbas), molto meno in campo dove le due squadre si studiano per tutto il primo tempo, attaccano timidamente (un colpo di testa di Donis salvato sulla linea di porta da Kace da una parte, un debole tiro di Athanasiadis ben parato dal portiere inglese Steele dall’altra) e vengono spesso interrotti da continui falli che rallentano un ritmo già soporifero. La ripresa, per fortuna, è tutt’altra storia: gli ospiti passano subito in vantaggio (51°) con Ajagun che tocca sottoporta un cross basso dalla sinistra di Klonaridis che taglia tutta l’area. Anastasiou interviene subito e con coraggio: fuori la coppia Salpingidis-Athanasiadis, dentro il fantasista argentino Facundo Ferreyra (non sempre convincente in questo suo inizio di stagione) e il vecchio bomber Papadopoulos. Scelta azzeccata soprattutto la prima perchè proprio Ferreyra pennella una punizione dal centrosinistra pareggiando il conto (64°). L’inerzia è ormai tutta bianconera ma sfocia solo in un paio di conclusioni, la più pericolosa ancora di Ferreyra (mancino dal limite alto di poco). Nel momento di maggiore spinta bianconera ecco il clamoroso nuovo vantaggio degli ospiti: ripartenza veloce con Ajagun che riceve sulla destra e serve l’accorrente Karelis in area che colpisce in scivolata, palla sul palo ma ancora Karelis da terra riesce a toccare in gol (79°). Il Paok si riversa in attacco (dentro anche il belga Martens) ma conclude in porta solo con Spyropoulos (gran mancino da fuori area alzato sulla traversa da Steele).