NAPOLI-YOUNG BOYS 3-0. La strada imboccata ora è davvero quella giusta. Il Napoli dà seguito alla stupenda prestazione in campionato contro la Roma e stavolta non si distrae contro una “piccola”: lo Young Boys esce sconfitto dal San Paolo più di quanto non dica il 3-0 finale. Non un’impresa titanica, certo, ma i partenopei avevano abituato a una clamorosa alternanza di rendimento durante i primi mesi di stagione. Domenica, a Firenze, la prova del fuoco.
Benitez anche in vista dello scontro del Franchi lascia parecchi big a riposo. Soprattutto I big: Higuain e Callejon in panchina, assaggeranno il terreno di gioco solo a risultato acquisito. Fuori anche Albiol, Maggio, Hamsik e Jorginho, in avanti c’è Duvan Zapata assistito da Mertens, De Guzman e Insigne. Proprio il folletto del Napoli prosegue nel suo magic moment giocando almeno un’ora ad altissimi livelli: la fiducia della gente cresce, al ragazzo manca solo continuità sotto porta (anche stasera avrebbe potuto sfruttare meglio le numerose palle gol avute a disposizione). Insigne, comunque, è il protagonista assoluto del primo tempo: l’ex Pescara ingaggia un duello personale col portiere dell’Under 21 svizzera, Mvogo, che gli nega per due volte la gioia del gol nei primi venti minuti. Seppur a ritmi non altissimi, e con lo Young Boys incapace di sviluppare meglio i numerosi contropiedi che ha a disposizione (Hoarau stavolta sbaglia tutti i palloni che tocca), il Napoli crea opportunità a ripetizione. Due sono sprecate da De Guzman, una abbastanza clamorosa dopo il numero di Zapata sulla destra.
Insigne ruba la scena anche a Mertens, il suo eterno rivale per una maglia da titolare. Mentre il belga trotterella sulla sinistra, Lorenzo prova ancora a giro (bravo Mvogo, tanto per cambiare) e poi tenta il gol dell’anno con un pallonetto da dietro il centrocampo, dopo essersi disimpegnato in dribbling: palla di poco a lato, ma San Paolo (o quello che ne rimane) in visibilio per il talento ritrovato. Britos abbandona per precauzione (colpo alla testa, nessuna conseguenza), in pieno recupero del primo tempo il Napoli va meritatamente in vantaggio: De Guzman crossa dalla trequarti, il caldo e forte scirocco che sta accompagnando gli ultimi giorni della più bella città del mondo accompagna il pallone in una traiettoria inaspettata e imparabile per Mvogo. E’ 1-0 all’intervallo.
Gli svizzeri non rientrano in campo. Metaforicamente, si intende. Il Napoli nel secondo tempo è un fiume in piena, nemmeno si contano le palle gol degli uomini di Benitez che, al solito, sprecano troppo. Un paio capitate a Insigne sono clamorose, ci deve pensare allora il bomber di serata, De Guzman, a mettere le cose al proprio posto. Il 2-0 è un atto di fede verso Zapata che compie un numero liberandosi di due avversari e offre al compagno un pallone da spingere solo in rete. Lo show del colombiano, che meriterebbe più spazio anche se ceduto in prestito a una squadra di metà classifica di A (in questo campionato potrebbe fare la sua degna figura), è il leit-motiv dei minuti seguenti, chiusi poi dal tris di De Guzman che approfitta del pasticcio della difesa ospite e insacca il 3-0. Risultato fondamentale perché ribalta il 2-0 subito in Svizzera e potrebbe tornare utile in caso di triplo pareggio in classifica. Proprio il Napoli ne sa qualcosa, vista la clamorosa eliminazione lo scorso anno in Champions nonostante i 12 punti conquistati.
E l’ipotesi non è remota, considerato che lo Sparta Praga continua a vincere. I cechi hanno travolto il povero Slovan Bratislava (ancora inchiodato a 0 punti) con un secco 4-0 (doppietta di Lafata) e comandano ora il gruppo assieme al Napoli con 9 punti. Segue lo Young Boys a 6. Proprio Sparta Praga-Napoli sarà lo scontro clou della quinta giornata: in caso di successo, gli azzurri staccherebbero il pass per i sedicesimi con una giornata d’anticipo.