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Juventus-Olympiakos 3-2: Paura & Delirio a Torino

La Juventus non può più permettersi passi falsi. In Champions League la sconfitta in Grecia ha fatto suonare l’allarme, in campionato sono arrivate conferme negative con la sconfitta genovese, adesso l’Europa bianconera si gioca allo Juventus Stadium. Tante critiche nei confronti di Allegri, che proprio stasera decide di riproporre la difesa a quattro. La vittoria è l’unico risultato per i bianconeri, che cambiano pelle per rilanciarsi, l’Olympiakos invece è nettamente più tranquillo, Michel infatti conferma la formazione vincente al Pireo. Manca solo Kasami, l’uomo che ha deciso il match dell’andata: Roberto; Elabdellaoui, Botía, Abidal, Masuaku; Maniatis, N´Dinga, Milivojevic, Afellay; Chori; Mitroglou. Abbiamo già accennato circa il cambio tattico di Allegri, retroguardia a quattro con Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini e Asamoah, rombo in mezzo: Pirlo, Vidal, Pogba; Marchisio. Davanti, a far compagnia a Tevez, c’è Alvaro Morata.

La Juventus cerca di prendere il gioco in mano nella prima fase del match sotto una pioggia che con il passare dei minuti si farà sempre più insistente. Si intravedono buone trame di gioco ma l’Olympiakos è ben disposto e lascia poche linee verticali alla manovra bianconera. Marchisio da fuori scalda le mani di Roberto, bello il volo del portiere. Al 20esimo bella iniziativa per vie centrali di Paul Pogba, il francese se ne va nello stretto e ottiene una punizione da posizione golosa. Della battuta si incarica Pirlo, battuta che ricorda quella vincente contro l’Empoli, il genio bresciano è una garanzia sulle palle inattive. L’abilità balistica di Pirlo non la scopriamo certo questa sera, così come la propensione della Juventus a rannicchiarsi dopo aver segnato: il vantaggio dura a malapena tre giri di lancette. I greci si riversano nella metà campo bianconera, Buffon preferisce toccare in angolo un traversone dalla sinistra e dal corner che ne deriva Botia anticipa Chiellini e mette nel sacco.

Tutto da rifare per la Juventus, che ora fa girare palla senza raziocinio. Alla mezz’ora Tevez mette Morata al cospetto del portiere ma lo spagnolo si addormenta e consente alla difesa di rimontare. Erroraccio dell’ex Real, un paio di buoni spunti ma questo match rappresenta un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. Il signor Atkinson dirige molto bene, ha ragione a non assegnare il penalty quando Vidal stramazza senza che Abidal l’abbia neppure toccato, in generale il fischietto inglese preferisce non interrompere il gioco. Prima della sosta anche Pogba butta alle ortiche un’occasione d’oro, tiro dal limite che il francese solitamente non sbaglia: stavolta non trova neppure lo specchio. Luci e ombre nel primo tempo della Juventus, le emozioni però sono appena iniziate.

Si torna in campo senza cambi, l’Olympiakos in questa fase gestisce bene la sfera e la Juventus cerca varchi in ripartenza. Proprio in contropiede Tevez riesce a trovare spazio prima di scaricare per Vidal, il cileno non sa che fare e il portiere pure in questo caso si salva. Morata sta girando a vuoto, Allegri manda dentro i centimetri di Llorente, quando l’orologio segna un’ora di gioco però arriva la mazzata. Sempre su palla inattiva, stavolta si tratta di punizione, Ndinga di testa brucia Chiellini e mette in rete il clamoroso uno a due. Juventus Stadium sotto shock, bianconeri che hanno disperatamente bisogno di un po’ di fortuna e la Dea Bendata si fa viva al minuto 65 quando, dopo il bel cross di Pirlo, la palla finisce sulla fronte di Llorente prima di carambolare sul palo e infine addosso a Roberto prima di gonfiare la rete.

Un gollonzo, per dirla alla maniera della Gialappa’s, che restituisce fiducia alla Juventus. Pogba un minuto dopo azzecca quello che aveva sbagliato nel primo tempo, c’è ancora un po’ di fortuna nel rimpallo che lo libera al tiro dalla lunetta, la mira è perfetta ed è nuovo vantaggio Juventus. Lo stadio è una bolgia, Michel manda dentro forze fresche e sfiora il pari con Elabdellaoui, travolgente azione sulla destra prima di un diagonale che manca il palo di pochissimo. La Juventus ha buone chance per portare a quattro i gol realizzati, dato non trascurabile visto che consentirebbe di scavalcare i greci in quanto a differenza reti. A cinque dallo scadere Tevez si divora il poker a porta vuota. Quattro minuti di recupero, che diventano cinque per un infortunio occorso a Chiellini, proprio allo scadere Tevez si riabilita ottenendo un penalty solare. Vidal si presenta dal dischetto, arringa la curva e… Sbaglia. Bravo Roberto ma il cileno poteva far di meglio.

Finisce 3-2 per la Juventus (clicca QUI per gli highlights), considerando come si era messa la gara questi tre punti sono un tesoro per Allegri. Si sono però visti alcuni vizi che la Vecchia Signora non intende lasciarsi alle spalle. La gestione delle varie fasi della partita lascia a desiderare, ritmo a corrente alternata poco conferme ai palcoscenici europei.

Paolo Bardelli

Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.

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