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Borussia M’Gladbach-Hoffenheim 3-1- I fohlen volano a -4 dalla vetta

BORUSSIA M’GLADBACH-HOFFENHEIM 3-1 – Cinquantasettesimo compleanno con i fiocchi per Lucian Favre, allenatore di un Gladbach che viaggia con il vento in poppa nelle zone alte del campionato tedesco. I Fohlen, infatti, ottengono il diciassettesimo risultato utile consecutivo e restano, assieme al Bayern, l’unica squadra imbattuta di questa Bundesliga. Quello contro l’Hoffenheim, squadra rivelazione di quest’avvio di stagione, si trattava di un vero e proprio spareggio per agguantare il Wolfsburg al secondo posto. E i Fohlen, estremamente positivi già sette giorni fa contro il Bayern (bloccato sullo 0-0 al Borussia Park), hanno superato il test a pieni voti: in attesa dell’altro Borussia (il Dortmund),  il Gladbach è, a tutti gli effetti, la candidata numero uno per guadagnarsi la piazza d’onore al termine del torneo.

PRIMO TEMPO – Il Borussia scende in campo con il classico 4-4-2, leggermente diverso rispetto alla squadra sceso in campo, tre giorni prima, contro l’Eintracht in DFB Pokal: fuori Traorè, Hrgota e Hazard; dentro Hahn, Raffael e Herrmann. Decisamente più rivoluzionato, invece, l’Hoffenheim, che presenta ben cinque novità rispetto al match infrasettimanale di Coppa di Germania. La squadra locale parte decisamente meglio, domina nel possesso palla e rende completamente inoffensivo l’Hoffe, costretto a rintanarsi nella propria metà campo. E il vantaggio, strappato all’undicesimo, ne è la logica conseguenza: Herrmann penetra in area con una splendida accelerazione delle sue e serve un cioccolatino per Hahn, che insacca con una bella conclusione volante col piede destro.

Trovato il vantaggio, la squadra locale toglie il piede dell’acceleratore e lascia il pallino in mano all’Hoffe, che fatica tremendamente a mettere in difficoltà il reparto arretrato locale, il secondo migliore dell’intera Bundesliga con soli cinque gol subiti (primo il Bayern con sole tre reti al passivo). Alla mezz’ora però, in occasione della prima vera occasione da rete, il TSG agguanta il pareggio grazie a Modeste, che concretizza nel migliore dei modi un filtrante di Zuber. La gioia dell’Hoffe dura lo spazio, assai risicato, di solo centoventi secondi: Hahn e Hermann si scambiano i ruoli, con il secondo che, magistralmente imbeccato da un cross basso dell’ex calciatore dell’Augsburg, supera Baumann con un bel destro di prima intenzione.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa, l’Hoffenheim si presenta in campo con Vestergaard al posto di Zuber. Ma a dominare la scena sono i padroni di casa. Al minuto quarantasette, Baumann si supera su un colpo di testa di Hahn, ma quattro minuti più tardi è costretto a capitolare per la terza volta: possente calcio di punizione di Nordveit respinto corto dall’estremo difensore ospite; Herrmann si avventa sulla palla vagante e, di destro, realizza il comodo tap-in che vale il 3-1 per la formazione locale. La squadra di Sinsheim accusa il k.o. e, nello spazio di pochi minuti, rischia di subire la quarta rete, ma Kruse, prima, e Raffael, poi, non concretizzano a dovere due nitide occasioni da gol. La squadra di Favre, forse sazia del vantaggio acquisito, impone un’intensità minore al match e lascia il pallino del gioco nelle mani dell’Hoffenheim, che non riesce mai, di fatto, a rendersi realmente pericoloso dalle parti di Sommer.

Dopo venti minuti di rare emozioni, il Borussia M’Gladbach torna di nuova a farsi vedere dalle parti di Baumann con Kruse e Herrmann, ma l’estremo difensore ospite fa buona guardia ed evita di subire la quarta rete. Nel finale non accade più nulla di eclatante. Il Borussia M’Gladbach raggiunge il Wolfsburg a quota venti, a soli quattro punti dalla capolista Bayern e si prepara ad affrontare nel migliore dei modi una settimana decisamente importante per il proprio futuro: giovedì, nella trasferta cipriota di Europa League, la squadra di Favre potrebbe strappare il pass per la fase ad eliminazione diretta, mentre domenica, al Westfalenstadion, renderà visita al Borussia Dortmund di Klopp con un vantaggio di ben tredici lunghezze. Chi l’avrebbe pronosticato ad inizio stagione?

Il Renzaccio

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