Athletic Bilbao-Siviglia 1-0: Unai Emery inciampa nella fossa dei Leoni baschi

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ATHLETIC BILBAO-SIVIGLIA 1-0 – L’Athletic Bilbao, come un camaleonte che cambia colore a ogni situazione potenzialmente pericolosa, trova il modo di contrattaccare a ogni mossa di Unai Emery per tornare a vincere al Nuevo San Mamés dopo più di due lunghissimi mesi. Una zampata fatale del ‘Zorro’ Aduriz piega le difese di un Siviglia che soffre del braccino da tennista e vede sfumare la chance di volare in testa alla Liga. Per gli andalusi si interrompe una striscia vincente di quattro vittorie e sei risultati utili consecutivi in tutte le competizioni, ovvero il miglior inizio di stagione della storia sevillista. Si tratta della settima sconfitta nelle ultime otto trasferte nei Paesi Baschi, la quarta consecutiva a Bilbao, ma gli andalusi restano in zona Champions League a -2 dalla nuova capolista Real Madrid (anche se il Valencia quinto deve ancora giocare), mentre i baschi schizzano a +6 sulla zona calda.

Entrambi gli allenatori giocano col 4-2-3-1 ma con caratteristiche differenti. Ernesto Valverde può contare su Iturraspe e Mikel Rico in mediana, due ali pure come Muniain e Susaeta sulle fasce e De Marcos a ridosso dell’attaccante boa Aduriz. Dall’altra parte Unai Emery punta su Krychowiak e M’bia davanti alla difesa, Vitolo e Aleix Vidal larghi e Denis Suárez libero di inventare dietro al rapido Bacca. Ma sin dai primi minuti si staglia una partita molto nervosa, e di conseguenza fallosa, a farla da padrona sembra essere la paura: quella di cadere dell’Athletic – che dopo una stagione da incorniciare adesso vede le sabbie mobili della zona retrocessione a pochi punti – e quella di volare del Siviglia – il cui miglior avvio della sua storia potrebbe lanciarlo in vetta alla classifica in solitaria, in seguito alla clamorosa sconfitta interna del Barcellona nell’anticipo di ieri contro il Celta Vigo.

Nonostante le molte interruzioni la gara risulta piacevole, entrambe le compagini dispongono di giocatori di qualità e quando i giri del motore aumentano ne vengono fuori ottime azioni. Al 13’ il match si sblocca: Susaeta trova Aduriz in mezzo all’area e il Zorro basco trasforma la sfera in una cannonata al volo su cui Beto non può nulla. È comunque un vantaggio legittimato da un gioco molto fluente, il Siviglia ha molta difficoltà in fase di transizione difensiva, per via dei movimenti dei due esterni che restando molto larghi lasciano M’bia e Krychowiak in balia degli avversari. Specialmente Vitolo, ancora lontano dalla miglior forma, sembra fuori dai meccanismi andalusi costringendo i due compagni in mediana a rimanere troppo distanti l’uno dall’altro e concedendo così molto spazio agli inserimenti avversari. A ridosso della mezzora però Aduriz deve lasciare il campo per un guaio muscolare, l’ingresso di Guillermo al suo posto cambia un po’ i piani di Valverde, ma nella prima frazione di gara non accade molto altro.

La ripresa vede l’ingresso anche di Éver Banega e Gameiro al posto di un M’bia ammonito che ha rischiato di lasciare in inferiorità i suoi compagni (come però ha fatto anche Iturraspe, anch’egli perdonato dal direttore di gara Estrada Fernández), e di un Vitolo evanescente. L’idea del ‘Conde’ Emery è quella di fornire un’alternativa alla manovra della sua squadra spesso incatenata all’estro di Denis Suárez, a sua volta costretto a viaggiare palla al piede per vie orizzontali senza trovare sbocchi vincenti. Con l’ingresso di Banega, uno che con la sfera tra i piedi ci sa fare eccome, la ‘salida lavolpiana’ può garantire ai blanquirrojos una scorciatoia per superare il fitto centrocampo basco: l’abbassamento dell’argentino sulla linea dei centrali difensivi libera due terzini offensivi come Trémoulinas e Coke con cambi di gioco ad ampia gittata. Di contro il ‘Txingurri’ Valverde tiene la difesa molto alta accorciando il campo agli avversari e rischiando qualcosa in più sulle avanzate degli esterni sevillistas, ma a lungo andare la strategia sembra essere quella buona. All’ora di gioco togliendo Susaeta e inserendo il polivalente Aketxke tenta l’ultima carta per riprendersi la zona centrale del campo, in questo secondo tempo in mano al Siviglia, passando così a un più compatto 4-4-2 con il neo-entrato più vicino a Guillermo e De Marcos dirottato sulla fascia destra. La mossa di Emery arriva dieci minuti più tardi con inserimento di Iago Aspas (tripletta a Sabadell in Copa del Rey pochi giorni fa) su un Bacca costantemente fuori dal gioco, spostando Gameiro prima punta, in grado di manovrare qualche pallone aereo in più e alzando il tasso di qualità alle sue spalle.

Ma come la migliore delle partite a scacchi a cui si possa assistere Valverde rimedia invertendo Iraola e De Marcos sulla fascia destra: il terzino si sposta ala nel tentativo di tenere più bassi gli esterni blanquirrojos mentre il centrocampista, spesso impiegato in questa zona del campo, può assicurare maggiore solidità in fase difensiva e tocco in fase di ripartenza. L’Athletic Bilbao non ha comunque più cartucce in canna, l’uscita di Aduriz è stata un brutto colpo, la squadra non riesce a guadagnare metri e il pessimo stato di forma di Iturraspe contribuisce al declino atletico della squadra, così l’ultimo cambio serra le fila. Gurpegi, al rientro da un infortunio, rileva Munian mutando l’assetto tattico a un 5-4-1 che abbassa definitivamente il baricentro degli uomini di Valverde al disperato mantenimento dei tre punti. L’intelligenza e la duttilità del ‘Txingurri’ sono infine ripagati, anche grazie a una prestazione colossale del difensore Exteita, naturale ricambio di Gurpegi, che ha chiuso ogni tentativo avversario permettendo a Iraizoz di non correre mai troppi rischi, il Bilbao trova la sua seconda vittoria consecutiva fuggendo dalla zona rossa e allontanando la brutta striscia di nove gare senza vittoria.

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Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.