BAYERN-BORUSSIA 2-1 – Bella, emozionante, spettacolare ed incerta fino all’ultimo minuto. La grande sfida del calcio tedesco, il “classico” del 2000 (quello originale, invece, resta Bayern-Amburgo), viene vinta dalla squadra che, negli ultimi anni, ha dominato la scena nazionale e non solo: il Bayern Monaco. Ma non è stata una passeggiata di salute per la squadra di Guardiola, che ha sofferto per lunghi tratti un Borussia Dortmund finalmente vivo e pimpante anche in campionato. A Klopp, però, non è bastato giocare ad armi pari contro i più blasonati avversari. Determinante, e non poco, il cambio avvenuto nella ripresa, con Subotic che ha preso il posto dell’infortunato Hummels. Il centrale difensivo serbo, infatti, si è reso protagonista in senso negativo in entrambe le reti messe a segno dal Bayern, risultando oltremodo determinante, suo malgrado, per la sconfitta della propria squadra. Il Borussia Dortmund, nonostante la quinta sconfitta consecutiva (settima totale, nessuno peggio dei gialloneri) e il terzultimo posto in classifica, esce rinfrancato dall’Allianz Arena: con queste prestazioni, i gialloneri difficilmente non raggiungeranno perlomeno il quarto posto, l’ultimo utile per poter disputare la prossima Champions League.
PRIMO TEMPO – Dopo i primi minuti, giocati stranamente a ritmi non troppo sostenuti, la partita si accende al sesto grazie a Robben, che riceve da Lahm e scarica un fendente di sinistro, miracolosamente deviato in corner da Weidenfeller. La risposta giallonera non si fa attendere. Dopo tre minuti, al termine di un ficcante contropiede, Mkhitaryan scarica un destro che si stampa sul palo a Neuer battuto. La partita entra nel vivo. Ci prova Reus, ma la conclusione termina alta sopra la traversa. Al quarto d’ora, invece, il Bayern sfiora il goal con Muller, che arriva in scivolata sull’ottimo passaggio di Boateng e non inquadra, per poco, lo specchio della porta. Il Bayern è padrone del campo, ma fatica a trovare spazi complice un ottimo Borussia Dortmund, ben disposto in campo da Klopp e pronto a far male in contropiede. A sfiorare nuovamente il goal, però, sono sempre i padroni di casa con Robben: superba e consueta azione del fuoriclasse olandese, che converge da destra verso il centro ed effettua un tiro che non coglie impreparato Weidenfeller, bravo a deviare in corner.
La squadra di Klopp non si scompone. E con il passare dei minuti guadagna campo. Ed è così che, alla mezz’ora, la squadra ospite passa in vantaggio: Aubameyang riparte velocissimo sulla fascia destra e mette in mezzo una splendida palla per Marco Reus, che insacca di testa alle spalle di un incolpevole Neuer. Cinque giri di lancette e i Campioni di Germania, al termine di un’insistita azione corale, sfiorano il goal con Bernat, autore di un sinistro da posizione invitante, fuori di poco alla destra del portiere ospite. Il Bayern insiste. Passano solo due minuti e Muller, servito splendidamente da Robben, si fa ipnotizzare da Weidenfeller, autore di un superbo intervento in uscita. Robben è letteralmente indiavolato. L’olandese, al quarantesimo, si beve con alcune finte due giocatori avversari, ma poi, al momento di concludere in porta, si vede respinto il tiro in corner da Bender, bravissimo nell’effettuare un intervento in scivolata. Dopo quarantacinque minuti splendidi, ricchi di azioni da goal, pieni di emozioni e giocato divinamente dalle due squadre, si va al riposo con il BvB in vantaggio di una rete.
SECONDO TEMPO – La ripresa prende avvio con un cambio nelle file ospiti: fuori Hummels, dentro Subotic. Bayern dominante nei primi minuti del secondo tempo. Ci prova Xabi Alonso dalla distanza, Weidenfeller fa sua la sfera. Poi è il turno dell’onnipresente Robben, che fa tutto bene fuorché la conclusione finale, facile preda per un attento Weidenfeller. Ma è al cinquantesimo minuto che la squadra di Guardiola sciupa un’incredibile palla-gol: Benatia mette in mezzo per Lewandowski che, lasciato colpevolmente solo dalla difesa ospite, ha tutto il tempo per stoppare e calciare a botta sicura, ma Weidenfeller – più per fortuna che per bravura – riesce a deviare in corner con il piede. Altri tre giri di lancette e altro pericolo in area di rigore ospite, Subotic, però, è bravo ad arginare Muller con un provvidenziale intervento in scivolata. Dopo un quarto d’ora di supremazia bavarese, gli Schwarzgelben sfiorano il raddoppio con Kagawa, autore di un’insidiosa conclusione mancina, fuori di poco alla sinistra di Neuer. La partita continua a regolare emozioni, complice anche un Borussia decisamente più intraprendente dopo il dominio bavarese in avvio di secondo tempo. La fiammata giallonera, però, dura solo cinque minuti. Al sessantacinquesimo, infatti, il Bayern va vicinissimo al pareggio con Benatia, sfortunato nell’effettuare un colpo di testa che esce di pochissimo a Weidenfeller battuto. Guardiola sbilancia la squadra, inserendo Ribery al posto di un deludente Gotze.
La risposta di Klopp non si fa attendere: fuori Kagawa (fra i migliori del BvB), dentro Grosskreutz. Ma passa solo un minuto dal cambio effettuato dal tecnico tedesco, e il Bayern trova il pareggio con Lewandowski, che – complice la corta respinta di Subotic – si avventa su una palla vagante al limite dell’area e lascia partire un destro per il più classico dei goal dell’ex. Il Bayern, sulle ali dell’entusiasmo, spinge e costringe il Borussia sulla difensiva. A dieci dal termine, altra gara a scacchi fra Pep e Jurgen: il catalano, toglie dal campo Muller ed inserisce Pizarro, il tedesco, invece, decide di schierare in campo Ramos al posto di Aubameyang. Ed è proprio il neo-entrato Pizarro, al minuto ottantatré, a sfiorare il goal, Weidenfeller respinge in uscita bassa. Un solo minuto dopo, però, il Bayern ottiene un calcio di rigore, grazie ad un fallo (ingenuo) commesso dal disastroso Subotic ai danni di Ribery: dal dischetto si presenta Robben, che spiazza Weidenfeller e porta in vantaggio il Bayern. Nelle battute finali, generoso forcing del Borussia, che si riversa nelle metà campo bavarese portando in avanti, in situazione di calcio piazzato, anche il proprio estremo difensore. Ma il risultato non cambia: il Bayern vince il Classico tedesco e caccia il Borussia Dormtund a -17. E di giornate di campionato, incredibile ma vero, ne sono passate solo dieci.