Venerdì scorso a Laz Rozas, sobborgo di Madrid, la Federcalcio spagnola ha completato il tabellone della Copa del Rey con un sorteggio che ha visto implicate anche le squadre di Primera, tra cui ovviamente il Villarreal. In virtù della qualificazione europea la squadra di Marcelino è riuscita a pescare dall’urna una compagine di Segunda B, il Cadice. Ma cos’hanno in comune Cadice, Villarreal, la battaglia navale e i Beatles? Apparentemente nulla, le due cittadine distano più di otto ore di macchina, non sostengono idee politiche differenti e non si sono incrociate molte volte sul campo, ma in realtà v’è un’interminabile disputa sulla legittima appropriazione del soprannome Submarino amarillo. Già perché anche il Cadice gioca in camiceta amarilla e per i suoi tifosi è l’unico e vero sottomarino giallo del calcio spagnolo. Chi ha ragione? Andiamo a vedere un po’.
Il Cadice iniziò a utilizzare “Yellow submarine” nella seconda metà degli anni ’80, quando la squadra di Mágico González lottava in massima serie e nonostante restasse spesso in zona retrocessione riuscì a salvarsi per otto stagioni consecutive e puntualmente nelle ultime giornate. Tanto che i tifosi iniziarono a intonare sugli spalti un “a-ma-ri-llo” a cui altri sostenitori rispondevano “submarino es”, proprio come oggi accade anche sulle tribune del Madrigal. Ma all’epoca il Villarreal bazzicava nei campetti della Tercera División, quarta categoria della piramide iberica, come aveva sempre fatto nel corso della sua storia e nessun media si interessava di quella squadra sconosciuta, per la stampa nazionale l’unico sottomarino era il Cadice. Eppure a Vila-real la canzone dei Beatles fu utilizzata già nel ’67 (tramite la versione spagnola dei Los Mustang), anno della promozione in Tercera, come testimonia anche un video del 21 giugno ’70 recuperato da VillarrealTV alcuni anni fa, ma che i tifosi andalusi bollano come montaggio ad hoc. Proprio in occasione degli scontri diretti del 2005/06, a dodici anni di distanza dall’ultimo, si accese la diatriba tanto che se da una parta il Cadice acquistò il domino spagnolo submarinoamarillo.es per rivendicare la propria storia, dall’altra parte una frangia di tifosi castellonensi avviò una pratica per acquisire un sottomarino dell’Armada, la Marina spagnola, e portarlo a Vila-real per allestire una sorta di museo, simbolo della celebrità della squadra di calcio. Ovviamente l’S-63 Marospa fu negato e adesso i tifosi si accontentano di un gonfiabile gigante da esibire in occasione di celebrazioni importanti e della mascotte Groguet (“giallo” in valenziano) che rappresenta appunto un sottomarino. Comunque sia la diatriba sull’autenticità del soprannome è già ricominciata.
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