Bill Nicholson: una vita, una maglia, sia da calciatore che da allenatore. Uomo simbolo del Tottenham, che oggi nel decennale della sua scomparsa gli rende onore con un minuto di applausi ai quali i uniscono anche i tifosi del Newcastle. Scusate per lo sfoggio di retorica a buon mercato, ma non c’è da chiedersi perché sia così forte il richiamo del calcio inglese quando atteggiamenti simili sono introvabili nei nostri stadi. Il vecchio Bill guidò gli Spurs alla conquista della Coppa delle Coppe nel 1963, si è fatto bello in Europa pure Erik Lamela con un gol che ha fatto il giro del mondo. La sua rabona contro l’Astra è un pezzo di bravura da vedere e rivedere, oggi però serve il coltello tra i denti per spuntarla sui Magpies, che hanno gran bisogno di punti. La classifica piange, Pardew alla graticola, 4-2-3-1 per lui: Krul; Janmaat, S. Taylor, Coloccini, Dummett; Anita, Colback; Obertan, Sissoko, Gouffran; Ayoze Perez.
Tottenham discreto nei primi venti minuti, tanti gli errori in avvio, al 18esimo arriva lo squillo di Adebayor. Talvolta indolente, caratterino difficile, il togolose però ci sa fare e, dopo un’azione insistita, intercetta il cross di Mason dalla mancina e incorna nel sacco. Il gol dà ulteriore fiducia agli Spurs, Rose protesta al 26esimo chiedendo un rigore che non c’è per un contatto con Obertan. Il numero 3 avrebbe fatto meglio a restare in piedi piuttosto che stramazzare in cerca della furbata. E’ un primo tempo noioso, non si fi fatica a capire per il Newcastle navighi in brutte acque a giudicare da come (non) si muove la difesa sulla punizione calciata da Eriksen prima dell’intervallo: palla che arriva placida sul piede di Chadli – ignorato da tutti – il giocatore degli Spurs però non approfitta di questo regalo. Il primo tempo si chiude con il Tottenham avanti, in campo si è visto pochissimo ma quel poco lo hanno fatto gli Spurs.
Pardew è nei guai, lo sa bene, Ameobi e Cabella al posto di Obertan e Anita (pessimi), i frutti arrivano dopo sei secondi. Al pronti e via Ameobi va in profondità, Colback lo serve di prima intenzione e Lloris viene battuto. Spurs sorpresi, la gara si accende e il Newcastle è rivitalizzato dai cambi. Ameobi ha firmato il pari, l’ottimo Cabella al minuto 58 propizia il sorpasso. Iniziativa di Sissoko, il migliore dei suoi, che se ne va in corsa e serve il neoentrato sulla sinistra, ottimo traversone che Perez traduce in gol. Newcastle irriconoscibile rispetto alla prima frazione d gioco, c’è però da sottolineare i problemi del Tottenham: pessimo Kabul nell’azione del gol. Ne viene annullato uno agli Spurs, quando Krul devia la palla nella propria rete dopo un corner, la sfera però era uscita. Arbitra bene il signor Taylor, chi invece non ne azzecca una è Erik Lamela: forse i tanti complimenti delle ultime ore gli hanno fatto male, al 78esimo entra Lennon al suo posto.
Manca creatività al Tottenham, manca pure la voglia a quanto pare, il Newcastle è unito e compatto a difesa del vantaggio ma certamente gli avversari non fanno molto per rendergli difficile la vita. Allo scadere Kane mette una gran palla in mezzo dalla destra ma non c’è nessuno a piazzare la zampata. In pieno recupero Soldado – entrato in corso d’opera – si divora un’occasione imperdibile. Lo spagnolo ha tanta ruggine addosso, Pochettino non lo vede. Cinque minuti di recupero, il Newcastle li attraversa indenne e si gode tre punti che cambiano umore e classifica. Tanti gli assenti, i limiti sono i soliti, gli uomini di Pardew però conquistano la seconda vittoria di fila. Tottenham addortmentato, che ha cercato di campare su quel poco di fatto nel primo tempo. La differenza tra le due squadre è enorme ma oggi non si è vista. Pochettino si faccia un esame di coscienza.
Vita facile per l’Everton, che dopo appena quattro minuti mette sotto il Burnley, grande stacco di Eto’o che taglia sul primo palo e firma l’uno a zero. Il Burnley pareggia al ventesimo con Ings, che taglia alle spalle dei centrali e batte Howard in uscita. Situazione di parità che dura nemmeno dieci minuti, l’artiglieria dei Toffees è di assoluta qualità e quello che Lukaku fa in area è da attaccante di assoluto livello: ribattuto il primo tiro, dopo un’azione corale splendida, il belga al secondo tentativo non si scompone e va morbido. Nuovo vantaggio Everton, gara chiusa a cinque dal termine, ancora Eto’o: botta da fuori di destro degna del fuoriclasse che è (clicca QUI per ammirare la prodezza del camerunense).
Tottenham-Newcastle 1-2
Burnley-Everton 1-3