BOSNIA-BELGIO 1-1. E’ stato uno dei più bei match di questi primi due mesi di qualificazioni a Euro2016: a Zenica, Bosnia e Belgio pareggiano 1-1 al termine di una partita giocata ad alti ritmi e, soprattutto, dai valori tecnici altissimi. Pjanic contro Hazard, Dzeko contro Lukaku…l’appuntamento prometteva e non ha tradito le aspettative. La Bosnia dopo tre partite resta senza vittorie (il k.o. interno contro Cipro all’esordio fa ancora male), ma l’undici di Susic ha le carte in regola per recuperare in classifica e staccare il visto per la Francia. I “diavoli rossi”, pur soffrendo durante alcuni tratti della partita, passano indenni per la trasferta più insidiosa del girone e, anzi, tornano con la consapevolezza di aver fatto la partita e compiuto un altro passo verso la definitiva maturazione a livello di squadra.
Wilmots opera due cambi rispetto all’undici che ha strapazzato Andorra a Bruxelles: Lukaku al posto di Mertens, con Origi spostato a destra, e il recuperato Hazard per Chadli. I due terzini, come sempre, sono due centrali adattati (Alderweireld e Vertonghen) a centrocampo con Defour c’è ancora Nainggolan, rientrato alla grande nel giro della nazionale. Susic si affida a Dzeko in attacco con Ibisevic alle spalle; in cabina di regia ovviamente Pjanic, Lulic torna nella sua posizione d’origine, da terzino sinistro.
L’inizio è uno show belga: Hazard è letteralmente scatenato sulla sinistra, Mujdza è scherzato ad ogni uno contro uno. L’uomo in più è però il giovane Origi che sfiora un bellissimo gol di tacco su assist proprio del fantasista del Chelsea ed è protagonista di uno splendido velo che lancia Nainggolan in contropiede: alta e scoordinata la conclusione dell’ex Cagliari. La Bosnia stenta a mettere in fila tre passaggi, Hazard compie un altro numero sulla sinistra che lo porta al rasoterra sul primo palo, ben sventato da Begovic. Il numero uno dello Stoke è poi superbo sul colpo di testa di Lukaku su cross di Vertonghen, al 25′ è ancora 0-0, un mezzo miracolo per i bosniaci.
Alla prima vera sortita offensiva dei padroni di casa, arriva il gol dell’1-0: Pjanic si incunea in area sulla sinistra, con un paio di finte fa fuori Kompany e serve all’indietro Dzeko, nel frattempo smarcatosi in piena area di rigore, che fulmina Courtois con un perfetto sinistro di prima. Strano che i tifosi del Belgio, che festeggiavano ad ogni tocco di palla del portierone del Chelsea contro Andorra sbeffeggiando così i deboli avversari, stavolta non aprano bocca. E’ l’inizio di una nuova partita, la Bosnia è spinta dall’entusiasmo del pubblico di Zenica e si fa viva più volte in attacco; Dzeko, in particolare, è in serata e prova la conclusione al volo dal limite, alto. Con De Bruyne che si spegne alla distanza e Lukaku ben imprigionato nella morsa dei centrali di casa, si va al riposo sull’1-0.
Begovic, migliore in campo fino a quel momento, vanifica tutto in pochi secondi: è il 50′ quando Alderweireld serve l’accorrente Nainggolan che spara di prima. Il tiro non è irresistibile ma il pallone passa sotto le braccia del numero uno di casa che regala così il pareggio al Belgio. Il match si apre definitivamente, i capovolgimenti di fronte si susseguono a velocità vertiginosa. L’ingresso di Mertens per Lukaku dà ulteriore verve all’attacco di Wilmots, e il “napoletano è subito protagonista di un’azione simile a quella di Pjanic nel primo tempo. Proprio il centrocampista della Roma risponde con un pallonetto su Courtois salvato sulla linea da Kompany, il centrale del City poi si lascia sfuggire Dzeko che incorna a colpo sicuro: splendido Courtois! E’ il miglior momento della Bosnia che, però, non affonda il colpo. Gli ospiti, al contrario, non perdono occasione di farsi vivi in contropiede, ma oltre un debole destro di Defour non arrivano più altre occasioni clamorose. Finisce 1-1, entrambe – c’è da scommetterci – saranno tra le 24 nazionali in Francia nel 2016.