La Liga rischia di perdere pezzi. Pezzi importanti. Che calcio e politica si intreccino sovente non è mistero, ma c’è un voto che potrebbe avere effetti a dir poco clamorosi sul campionato spagnolo. Nei giorni scorsi il Regno Unito è stato tenuto con il fiato sospeso dal referdum circa l’indipendenza della Scozia, le ripercussioni a livello politico ed economico sarebbero state enormi, a livello calcistico invece non sarebbe cambiato nulla visto che Celtic, Rangers, Hibernian & co. disputano già un altro campionato. Nel caso della votazione prevista il 9 novembre in Catalogna invece cambierebbero tante cose anche in campo. Javier Tebas, presidente della Liga, nel corso di un’intervista a Al Primer Toque è stato netto al riguardo: “Barcellona e Espanyol non giocheranno la Liga spagnola se la Catalogna dovesse ottenere l’indipendenza. Non riesco a immaginare la Spagna senza la Catalogna e neanche la Liga senza il Barcellona di Messi. Il nostro codice sportivo prevede che ci sia solo un altro Stato che può prender parte alle nostre competizioni ufficiali, Andorra. Per modificare queste regole c’è bisogno di un intervento del Parlamento”.
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Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.