Chelsea-Arsenal 2-0, Mou suona il “Blues” a Wenger: è fuga!

CHELSEA-ARSENAL 2-0 – Domenica di grande calcio inglese a Stamford Brigde, dove si affrontano, per la centosessantunesima volta della loro storia, Chelsea e Arsenal, secondo alcuni diventato, ormai, il derby di Londra più importante, bestemmia, invece, per gli amanti di vecchia data del British Football, che considerano Arsenal-Tottenham la “vera” stracittadina londinese. Vigilia agitata, con il confronto verbale a distanza fra Mourinho e Wenger, allenatori che non si amano e non fanno nulla per mascherarlo. Chelsea in campo con il 4-2-3-1, Schurrle è preferito a Willian, mentre a rifinire il gioco c’è il capocannoniere della Premier League, Diego Costa; l’Arsenal risponde con un 4-3-3 che prevede Flamini davanti alla difesa con Wilshere e Cazorla ai suoi lati, Welbeck unica punta e Ozil schierato nel ruolo a lui poco congeniale di esterno destro alto.

PRIMO TEMPO – Avvio di partita gradevole, giocato a ritmi alti e a viso aperto dai due club: il pubblico, nonostante le occasioni da goal latitino, apprezza lo spettacolo offerto. Il Chelsea si fa preferire nel palleggio, ma l’Arsenal, nonostante schieri ben cinque giocatori dalle caratteristiche prettamente offensive, sfodera grinta e carattere in mezzo al campo e chiude bene tutti gli spazi. Al diciassettesimo, Cahill commette un bruttussimo fallo su Sanchez, si becca solo un cartellino giallo anziché un meritato rosso e manda su tutte le furie Wenger, che esce dall’area tecnica e viene a contatto con Mourinho, al quale rifila uno spintone; provvidenziale l’intervento del quarto uomo, abile ad evitare che la situazioni degeneri. Dopo pochi minuti, in seguito ad uno scontro con Sanchez, Courtois è costretto ad abbandonare il campo, nonostante il nobile tentativo di restare in campo dallo stesso compiuto; al posto del belga entra Cech, che si rimpossessa della porta Blues. Il Chelsea domina, ma fa fatica a trovare varchi nella retroguardia avversaria. Ci vuole l’invenzione di un fuoriclasse. E Hazard, un fuoriclasse, lo è. Il belga, parte dalla trequarti, dribbla in rapida sequenza due avversari e viene steso in area da Koscielny: è calcio di rigore; dal dischetto si presenta lo stesso Hazard, che spiazza Szczęsny e porta in vantaggio i locali. Reazione immediata dei Gunners vicini al pareggio con Wilshere, ma Cech si oppone bene alla conclusione del giovane inglese. La partita cambia spartito, ora è l’Arsenal a provare a costruire gioco, mentre il Chelsea chiude ogni spazio e, di fatto, non corre alcun rischio fino al termine del primo tempo.

SECONDO TEMPO – Secondo tempo che risulta gradevole sin dalle prime battute. Ci prova Cazorla, ma la conclusione termina fuori di poco. Risponde il Chelsea con Ivanovic, autore di un tiro respinto dal muro difensivo biancorosso. Al quarto d’ora, il Chelsea va vicino al raddoppio con la complicità di Flamini, che devia involontariamente verso la propria porta un cross di Hazard e costringe Szczęsny ad un difficile intervento. La gara cala leggermente di ritmo. Le due squadre fanno fatica a trovare varchi nelle difese, entrambe ben schierate in campo dai due allenatori. Chi prova a far di più la partita è, giocoforza, l’Arsenal, alla ricerca disperata del pareggio. Buona chance per Cazorla poco dopo il ventesimo, ma Matic si sovrappone al tiro dello spagnolo ed evita che la sfera possa impensierire il proprio portiere. Wenger capisce che è venuto il momento di rischiare: fuori Cazorla, dentro Chamberlain; Mourinho, invece, risponde con un cambio difensivo ed inserisce Mikel al posto di Schurrle. I Gunners si sbilanciano troppo e vengono puniti da Diego Costa, che vola in contropiede verso la porta di Szczęsny e supera il portiere polacco con un delizioso tocco sotto. Stamford Bridge ribolle d’entusiasmo: la pratica Arsenal è, di fatto, archiviata. Nel finale di partita, l’Arsenal ha una buona opportunità per accorciare le distanze con Podolski, ma Cech si fa trovare pronto sulla conclusione del tedesco, mentre il Chelsea, all’ultimo minuto di recupero, fallisce il 3-0 a causa di un clamoroso errore sotto porta di Diego Costa. Grazie a questo successo, i Blues vanno in fuga, a +5 dal City e addirittura a+9 dai Gunners. Mou gongola.