VALENCIA-ATLETICO MADRID 3-1 – Allo stadio Mestalla va in scena la prima gara della settima giornata di Liga, che parte fortissima con un match di alta classifica tra il Valencia e l’Atletico Madrid campione di Spagna in carica. Entrambe le squadre arrivano appaiate in classifica a quota 14, a due punti dal Barcellona di Luis Enrique capolista. L’Atletico di Diego Pablo Simeone arriva con il vento in poppa dopo una settimana piuttosto impegnativa, che gli ha visti uscire vincitori dai due match casalinghi con Siviglia e Juventus. Incontro che si presenta molto difficile anche per la collocazione temporale, visto che si gioca a meno di 72 ore dall’impegno europeo dell’Atletico, mentre i padroni di casa hanno avuto tutta la settimana per preparare la partita. In casa colchoneros, da segnalare, inoltre, le preoccupazioni che tengono banco sul capitano Gabi, protagonista di una possibile combine ai tempi del Real Saragozza nel finale della stagione 2010-2011.
Gli uomini del Cholo, nonostante i buonissimi risultati di inizio stagione, stanno cercando ancora la quadratura del cerchio, dopo la dipartita di alcuni elementi importanti come Diego Costa,Filipe Luis e Courtois (quest’ultimo tornata al Chelsea per fine prestito) finiti tutti alla corte di Mourinho.Di contro, il Valencia vola sulle ali dell’entusiasmo, con il nuovo Presidente Peter Lim che ha ricreato speranza nell’ambiente, complice anche la brillante gestione del nuovo tecnico Nuno Espirito Santo, che in questo avvio di stagione con la squadra del portoghese che in questo avvio di stagione è riuscito a vincere 4 delle sei partite disputate. Numeri positivi non solo in classifica ma anche come singoli reparti, con i ‘pipistrelli’ che hanno attualmente la seconda miglior difesa e il terzo miglior attacco della Liga.
I padroni di casa si schierano in campo col 4-2-3-1, l’unica novità rispetto alla trasferta basca di domenica scorsa è costituita dal ritorno nell’undici titolare di Pablo Piatti come riferimento avanzato. I detentori del titolo rispondono con il ritorno al 4-4-2, che tante fortune ha dato nella gestione Simeone, col ritorno di Gabi in mezzo al campo e l’ingresso nella formazione titolare di Griezmann; da segnalere, inoltre, la prima da titolare in stagione per Jesus Gamez sulla corsia destra, con l’ex Malaga che da un turno di riposo allo stacanovista Juanfran.
PRIMO TEMPO – Neanche il tempo di iniziare e il Valencia passa subito in vantaggio grazie a un clamoroso autogol di Miranda, susseguente ad un traversone dalla tre quarti di Mustafi, che fa scaturire un’incredibile incomprensione tra il centrale brasiliano e il portiere Moya. Passano meno di 120 secondi e il Valencia raddoppia con André Gomes, che nello stretto si beve Miranda (forse ancora stordito dall’autogol) e spara col sinistro fulminando il portiere dei Colchoneros, al termine di uno spunto personale di rara bellezza. La squadra valenciana è scatenata e attacca in massa, Gayà si rende protagonista di uno slalom tra Arda Turan e Gamez che, però, non da frutti. Sarà però l’azione successiva a far scaturire l’incredibile 3-0 dopo 13 minuti: dagli sviluppi di un calcio d’angolo, complici una serie di blocchi all’interno dell’area, Otamendi supera Moya con un colpo di testa e fa esplodere di gioia il Mestalla. Un avvio schock che, forse, non ha precedenti nella gestione Simeone. L'”Atleti” prova a rialzarsi e costruire qualche manovra d’attacco, in una partita che sembra segnata dopo nemmeno 15 minuti. Sono le palle inattive quelle a cui si aggrappa l’Atletico e in una di queste vediamo Godin ostacolare Arda Turan pronto a colpire di testa da pochi passi.
La partita ora è in mano ai colchoneros, che reagiscono e riescono ad accorciare le distanze: Tiago, al termine di un bello scambio con Griezmann, costringe ad una difficile respinta con i pugni Diego Alves, che nulla può, però, sul tap-in dell’accorrente Mario Mandzukic. Al 34′ ci riprova Griezmann, che trova un varco palla al piede ma viene anticipato in scivolata da un provvidenziale Mustafi . ‘Los ches’ hanno notevolmente abbassato il loro raggio d’azione e ormai cercano solo di ripartire, mentre l’Atletico Madrid si espone in avanti. Allo scadere, l’Atletico guadagna un calcio di rigore, per un presunto fallo di mano commesso da Gayà su un cross effettuato da Arda Turan: dal dischetto si presenta, a sorpresa, il terzino sinistro Siqueira, che angola sul lato mancino ma trova la pronta respinta di Diego Alves, che conferma ancora una volta la fama di autentico para-rigori.
SECONDO TEMPO – Ripresa che inizia in maniera meno frenetica. Bella azione dell’Atletico al 51′: Koke (tra i migliori dei biancorossi) trova il varco per Mandzukic, il croato, però, prima perde l’equilibrio, poi lo ritrova ma calcia debolmente e il pallone finisce tra le braccia del portiere. Dopo pochi minuti, il Valencia torna a rendersi pericoloso sul settore mancino con Alcacer, che anticipa Moya ma non trova la porta. Nuno Espirito Santo subito dopo opta per un cambio difensivo levando Piatti e inserendo Lucas Orban. Tiago ci prova dal limite con un tiro da fuori, la conclusione è debole e non impensierisce il portiere avversario; da segnalare come il giocatore portoghese, a 33 anni, sia diventato ormai il vero fulcro della squadra, tanto da prendersela sulle spalle anche in giornate negative come quella odierna e risultare il migliore in campo dei suoi.
Il Cholo le prova tutte e inserisce prima Cerci per Griezmann (opaco per i suoi standard) e poi Raul Jimenez per uno spento Arda Turan, lontano parente di quello ammirato nell’ultimo periodo. I ‘materassai’ provano, come al solito, a rendersi pericolosi da palla inattiva, ma oggi non riescono ad essere pericolosi nemmeno da calcio da fermo. Il Valencia sfiora il 4-1 in una tipica azione di ripartenza, con Rodrigo che mette in mezzo per il neo-entrato Feghouli, ma la palla è leggermente alta e l’algerino non può così colpire indisturbato nei pressi del dischetto del rigore. I cambi del Cholo non trovano l’effetto sperato: Jimenez non entra mai in partita, mentre Cerci prova a rendersi pericoloso ma spesso viene anticipato dagli avversari e non trova mai lo spunto vincente per saltare l’uomo. Troverebbe in realtà anche il gol al minuto 91′ quando, imbeccato da Godin, batte il portiere avversario, ma la rete viene annullata perché l’ex granata stoppa la palla con l’avambraccio, commettendo un fallo che gli costa il secondo cartellino giallo.
Continua il momento d’oro del Valencia e arriva la prima sconfitta della banda Simeone- Valencia che, grazie ad un avvio sfolgorante, ottiene una bella vittoria e, in attesa di vedere la risposta del Barcellona, ritorna momentaneamente al primo posto in classifica. L’Atletico Madrid, dopo una settimana positiva, subisce la prima sconfitta in campionato e si riscopre insolitamente debole in fase difensiva, con 3 reti prese in meno di 15 minuti, che fanno da contraltare all’unico gol fin qui subito in 3 trasferte di Liga. Oltre a dare una regolata al proprio reparto arretrato, Simeone dovrà lavorare sui nuovi acquisti, che devono ancora fare propri i dettami del tecnico argentino. Il tempo, però, scorre. E questi punti persi potrebbero, in futuro, risultare fatali in ottica titolo.