ATLETICO MADRID voto 6: gioca una gara insoddisfacente nel complesso, dovrebbe controllare la partita invece lascia molto spazio all’iniziativa avversaria, ma da grande squadra qual è non concede mai nulla e quando il match sembra avviarsi verso uno scialbo pareggio, trova il modo di scardinare la difesa juventina.
Moyá voto n.g.: deve intervenire una sola volta, rischia la papera ma poi blocca la sfera, troppo poco per poter esser giudicato.
Juanfran voto 7: è una spina nel fianco, sa quando e come aggredire senza bilanciare troppo la squadra e sa quando ripiegare rimanendo molto stretto ai centrali, non lascia spazi in ripiegamento e non affonda quasi mai, ma poi è suo il pallone d’oro che permette all’Atlético Madrid di aggiudicarsi l’incontro.
Miranda voto 6,5: grazie allo schermo difensivo dei centrocampisti non arrivano molti palloni dalle sue parti ma quando arrivano li controlla come un domatore circense, pur avendo poche possibilità di mettersi in mostra dimostra di essere una garanzia.
Diego Godín voto 6,5: si potrebbe dire lo stesso del suo compagno di reparto centrale, forse nella sua zona di campo arrivano ancora meno palloni ma sa dare fastidio anche nell’area avversaria, non ci si stupirebbe se si scoprisse che ha una calamita che attira tutti i palloni alti sulla sua testa.
Cristian Ansaldi voto 5,5: non granché la sua prova, sulla sua fascia – (non) coperto da Saúl Ñíguez – la Juventus può orchestrare la maggior parte delle palle e pur non incappando in evidenti defezioni sembra un bottone sul punto di saltare da un momento all’altro. D’altronde il suo apporto offensivo è più che trascurabile.
Tiago voto 6: è suo il compito sporco dell’Atlético, deve lavare i palloni sporchi e anche se non sembra entrare mai nel vivo dell’azione è proprio grazie al suo lavoro che i centrali rischiano di annoiarsi. Inoltre è il terzo protagonista nell’azione del gol-partita.
Koke voto 5: assieme ad Arda Turan ha l’onere di inventare qualcosa ma in campo sembra esserci la sua ombra, soffre più del solito il centrocampo ruvido della Juventus e non riesce a inventarsi proprio nulla. Una delle sue peggiori prestazioni stagionali.
Saúl Ñíguez voto 5: completamente fuori dalla manovra colchonera, sembra un ingranaggio di un altro meccanismo, Simeone lo cambia dopo pochi minuti della ripresa.
Griezmann voto 4,5: gioca quasi quaranta minuti della ripresa ma non entra mai in partita, sbaglia i tempi d’inserimento e non si rende pericoloso, è la controfigura dell’attaccante dell’anno scorso.
Arda Turan voto 7: anche stavolta è l’uomo-partita, raramente sciupa un possesso palla e su ogni contrasto sembra più Leonida che un semplice calciatore, poi quando meno te l’aspetti fende la sua lama nell’addome bianconero e l’affondo vale tre punti
Siqueira voto n.g.
Raúl García voto 6: con la fascia di capitano sembra sentirsi responsabile di qualsiasi cosa accada alla sua squadra, ci mette più grinta che qualità e ne esce fuori una partita in cui dà tanti calci almeno quanti ne prende, rimedia un’ammonizione e oltre a un colpo di testa a inizio match non dà mai fastidio in avanti, ma è incommensurabile il suo lavoro in ripiegamento.
Mandžukić voto 4,5: statico come una boa, soffre la difesa a tre e passa tutto il match a fare a sportellate senza toccare nemmeno un pallone pulito in area di rigore avversaria, insufficiente se ci aspetta la rete dal centravanti.
Mario Suárez n.g.
Simeone voto 6,5: il suo Atleti gioca male, ma lotta bene, si può dire che è l’emanazione di quel che era il Cholo da giocatore, ma sa che contano solo i tre punti e questo è il miglior modo per rischiare poco in difesa e pungere quando ne ha la possibilità. Alla fine arriva la 18° vittoria casalinga in campo europeo delle ultime 20 gare disputate, e anche stavolta contro una grande avversaria, difficile dirgli che ha sbagliato.
JUVENTUS voto 6: nonostante il risultato gioca una buona gara tenendo il campo e la sfera per larghi tratti della partita, alla fine a fare la differenza è una disattenzione ma perdere in casa dei vice-campioni d’Europa concedendo così poco ci può stare.
Buffon voto n.g.: l’unico tiro in porta è quello del gol e non gli si può attribuire la colpa.
Cáceres voto 5,5: molto attento, non concede centimetri e anche per questo dalla sua parte non arrivano pericoli, inoltre sbaglia meno dei suoi compagni di reparto in fase di impostazione.
Pereyra voto n.g.
Bonucci voto 5: pur giocando una gara sufficiente si fa ammonire già nel primo tempo e in fase di creazione del gioco compie molti errori, alcuni gravi che però non portano a conseguenze peggiori.
Chiellini voto 5: anche lui difetta più che altro col pallone tra i piedi, se la Juventus non riesce a ripartire in velocità è anche a causa dell’alta percentuali di palle fuori misura dei centrali, mentre sul gol di Arda Turan tarda ad uscire su Juanfran.
Lichtsteiner voto 6: buonissima gara in fase offensiva, sulla sua fascia la Juventus trova più intensità e più costanza sul lato debole colchonero, ma l’errore sul gol subito ne macchia la prestazione.
Giovinco voto n.g.
Vidal voto 5,5: ci si aspetta sempre qualcosa in più da uno come lui ma non è la sua serata migliore, sbaglia molto nella distribuzione dei palloni e nel raccordo della squadra e la manovra ne risente.
Álvaro Morata voto n.g.
Marchisio voto 6: convincente la sua prova in entrambe le fasi di gioco, non butta nessuna palla ma non trova mai l’imbucata vincente, fa passare pochi avversari ma non sventa nessun pericolo.
Pogba voto 6: uno dei migliori in campo, mette ordine in mezzo difendendo la palla con qualità sulle temibili transizioni difensive dell’Atleti ma non si spaventa mai. Probabilmente gli è mancato quel guizzo in più che permettesse alla squadra di trovare la giocata vincente, e ne è un chiaro esempio il calcio di punizione tirato alle stelle.
Evra voto 6: mette a disposizione dei compagni qualità ed esperienza, non sbaglia tutti i disimpegni come è capitato ai tre centrali e infatti la Juventus esce meglio sulle fasce ma poi si perde in qualche disattenzione di troppo. In occasione della rete subita esce troppo alto perdendosi Juanfran in un o-la-va-o-la-spacca che si è spaccata.
Tévez voto 5,5: si sbatte dall’inizio alla fine con un continuo dinamismo e grinta da vendere, va su tutti i palloni e non toglie mai la gamba, ma è un attaccante e – pur avendo l’attenuante di ricevere quasi nessun pallone giocabile – non trova mai il tempismo per creare un’occasione da gol.
Llorente voto 4,5: se l’Atlético Madrid ha Mandžukić, la Juventus Llorente, giocatori simili prestazione analoga. Si muove come se non potesse uscire dalla sua mattonella, tocca qualche pallone buono ma è innocuo.
Allegri voto 6: argina bene la manovra colchonera chiedendo ai suoi di non buttare nessuna palla e in alcuni momenti si ha l’impressione che la Juventus abbia la gara in mano, ma non mette mai in seria difficoltà la difesa madrilena e a fine gara si percepisce il dubbio che possa esser venuto a Madrid con l’intenzione di strappare un pareggio.