Questo Marsiglia è partito e non si ferma più. L’Olympique mette la sesta, Bielsa ci ricordar quei videogiochi difficilissimi fino a quando non scoprire il “trucchetto”. Beh, il Loco ora sembra quel ragazzino in sala giochi che ha scoperto come vincere tutte le partite con una sola moneta. E ora sono sei le vittorie di fila, primato a quota 19 punti. Dati che non lasciano dubbi. Già nel primo tempo si capisce che aria tira, l’OM è indiavolato e fa un pressing che toglie aria, gioco ficcante fatto di verticalizzazioni. Il Saint-Etienne fa fatica a gestire palla in mezzo al campo e al settimo minuto capitola. Dja Djedje per Imbula, che con il mancino batte Ruffier con un rasoterra da venti metri. Qualità e quantità, il terzetto composto da Payet, Ayew e Thauvin mette a ferro e fuoco la metà campo avveraria. Alla mezz’ora ancora un affondo, figlio di cotanta intensità. Ayer recupera la sfera, che arriva a Payet e arriva il raddoppio. Si vede finalmente un po’ di ASSE dopo il monologo marsigliese, ma è poca roba. Si va al riposo sul due a zero.
Galtier gioca la carta Lemoine, ok la mossa è giusta. Saint-Maixime mette in mezzo dalla fascia, la difesa non sa che pesci prendere e Brison ringrazia. Bielsa però è in perfetto controllo della situazione, dentro Lemina e Alessandrini e il possesso palla torna ben oliato. Ci sarebbe pure l’occasione per il tris, ma Ruffier è bravissimo a dire no a Payet. Niente da fare, non si passa più nonostante l’inserimento di attaccanti, i Verts escono sconfitti dal Velodrome nonostante una prova tutto sommato positiva. Il Bordeaux oggi si è portato in vetta momentaneamente, il Marsiglia ha raccolto il guanto di sfida e ha risposto come meglio non poteva. E’ un OM tosto, rognoso, caparbio e sempre più consapevole, ora tutto gira a meraviglia. Il Paris Saint-Germain, campione annunciato, si trova adesso a cinque lunghezze di distanza, è certamente presto per parlare di fughe ma qualcosa sta succedendo.