É un Real Madrid all’italiana quello che sbanca il Madrigal giocando un calcio molto difensivo e trovando un paio di fiammate in grado di garantire i tre punti. Non può recriminare nulla Marcelino che azzecca le scelte tattiche e mette in campo un Villarreal in grado di guadagnare le chiavi del centrocampo, ma che poi si scioglie negli ultimi metri di campo. Infatti, a discapito del risultato, il Sottomarino giallo ha dato vita a una buona prestazione macchiata da due disattenzioni di troppo e un’eccessiva imprecisione sottoporta.
Comunque nessuna sorpresa nei ventidue titolari: Marcelo ripropone Gabriel terzino e sceglie Moi Gómez invece di Espinosa come esterno, con Uche e Vietto coppia d’attacco, mentre Ancelotti rilancia Casillas e Benzema con Bale e James Rodríguez esterni di centrocampo. Fin dai primi minuti sono i padroni di casa a dettare i ritmi, le merengues adottano un atteggiamento attendista mentre gli uomini di Marcelino fanno possesso, circolazione e creano molte occasioni da rete sfruttando i meccanismi non oliati della difesa madrilena. Pur sviluppando una mole di gioco rilevante è il Real Madrid a segnare, e qui sta la differenza tra le due squadre: il Sottomarino costruisce ma non finalizza, mentre i blancos appena affondano gonfiano la rete. Così alla mezzora Modriċ trova lo spazio di liberare il destro dal limite, Asenjo è ipnotizzato e il Madrid conduce con la settima marcatura del croato da fuori area. Sul finire della prima frazione di gara la squadra di Ancelotti punge di contropiede come già aveva fatto l’anno scorso, Benzema vince il duello fisico con Victor Ruiz e appoggia facilmente al centro dove Cristiano Ronaldo segna il suo 187° gol in Liga che gli vale il podio della storia madrilena e il decimo posto nella storia della massima serie spagnola. Può inoltre vantarsi di essere il primo calciatore ad andare in doppia cifra contro il Submarino amarillo, e ad aver segnato per la quinta volta consecutiva sullo stesso campo, come solo Raúl seppe fare alla Romareda.
Nel secondo tempo il tecnico asturiano proverà a rimettere la sua squadra in gareggiata con una serie di cambi, tra cui l’inserimento dei due fratelli Dos Santos, per la prima volta insieme in maglia amarilla (avevano già giocato assieme con la maglia della nazionale messicana), ma servirà a ben poco. Il Villarreal per tutta la durata dell’incontro ha preteso di impostare per vie orizzontali ma non ha un coefficiente tecnico tale da poter scavalcare la difesa madrilena, magistralmente orchestrata da quel mago italiano che è Carlo Ancelotti. E la gara scivola via così, con la tegola finale dell’ennesimo infortunio muscolare, stavolta è di nuovo Musacchio a sentire la coscia tirare ed è costretto a lasciare i compagni in inferiorità a sostituzioni esaurite. Alla fine il Real Madrid spende poche energie e vince per la 19° volta contro l’armata gialla avendo segnato la totalità di 65 reti, confermandosi letale per il Sottomarino come nessun’altra squadra e continuando la striscia d’imbattibilità nell’intera regione valenziana che prosegue da oltre tre anni.