Mainz-Hoffenheim 0-0: poco spettacolo alla Coface Arena

Mainz contro Hoffenheim, appuntamento ghiotto del venerdì di Bundesliga. Due squadre che fino a ora hanno fatto benissimo, imbattute entrambe, e – arrivate alla sesta giornata – si giocano la possibilità di volare in vetta alla classifica. Due squadre al terzo posto, nove punti ciascuna, i precedenti sorridono al Mainz: 6 vittorie su 10 sfide in Bundesliga. L’Hoffe non si smentisce, come l’anno scorso sono tanti i gol messi a segno e la difesa spesso concede, meno male per gli ospiti che questa sera non ci sia il Ozakazi, bomber dei rossi. Il Mainz quest’estate ha subito batoste di coppa, sia nei confini nazionali che in Europa, in campionato però i risultati raccolti riportano alla mente i fasti dell’era Tuchel. Scusate se è poco. Non c’è Okazaki, l’Hoffenheim invece il suo campione ce l’ha, stiamo parlando di Roberto Firmino, magari non il giocatore più continuo al mondo ma senza dubbio un talento cristallino.

Inizio interlocutorio, le due difese danno comunque fin da subito segnali poco incoraggianti, dopo nove minuti è per l’Hoffenheim la prima vera palla gol. Modeste viene innescato nello spazio, il francese fa tutto bene ma il suo diagonale non è abbastanza angolato per battere il portiere. E’ il Mainz ha gestire il possesso palla, è l’Hoffe però a far più paura con le sue velocissime frecce. Si fa presto a elencare le occasioni da gol del primo tempo. La chanche più ghiotta ce l’ha Djuricic al termine di un contropiede, lob troppo fiacco che Baumann riesce ad intercettare. Modeste ci riprova prima della sosta, tiro fiacco che non impensierisce Karius. A dispetto della loro fama, Mainz e Hoffenheim offrono uno spettacolo piuttosto noioso.

Secondo tempo che parte con gli stessi ventidue che hanno chiuso il primo. Ruoli invertiti in avvio di ripresa, con l’Hoffe che fa possesso palla lento mentre il Mainz va a folate. Al 50esimo Firmino entra in percussione ma non trova il tempo giusto per far male, sugli sviluppi dell’azione la sfera torna tra i piedi del numero dieci che mette a lato. Ci si diverte un po’ di più ora, al 52′ bella manovra in velocità del Mainz con Baumann chiamato all’intervento. Grande occasione per l’Hoffenheim al 60 esimo, da una punizione nasce un flipper umano in area, la palla finisce sulla testa di Firmino che incoccia il palo esterno alla sinistra di Karius. Il divertimento che non c’è, come abbiamo già accennato, ci pensano le difese a crearlo. Abbondano gli errori, pesa la stanchezza. A cavallo dell’ora di gioco prima Hjulmand e poi Gisdol ricorrono ai cambi: Jairo per Djuricic e Szalai per Modeste.

Squadre lunghe negli ultimi venti minuti, non è grande calcio ma ne guadagna la velocità fino a questo momento soffocata pure dai frequenti fischi di Felix Zwayer, arbitro internazionale che non ne lascia passare mezza. Due minuti di recupero non bastano a sbloccare uno zero a zero tutto sommato giusto, Hoffenheim e Mainz imbattute erano e imbattute restano, ora sono in seconda posizione. Un punticino messo via in vista di tempi più cupi.

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Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.