BARCELLONA – Mancano solo 29 giorni al rientro in campo di Luis Suarez, fuoriclasse uruguaiano strappato dal Barcellona al Liverpool per la ragguardevole somma di ottanta milioni. La squalifica del “Conejo”, comminatagli per il famoso morso a Chiellini (l’ultimo di una lunga serie nella carriera dell’ex calciatore del Groningen), scadrà il 24 ottobre, ovvero il giorno antecedente all’attesissimo Real Madrid-Barcellona, “El Clasico” per definizione del mondo del calcio.
Per arrivare nelle migliori condizioni al grande evento, Suarez sta seguendo una preparazione specifica, ma l’impossibilità di disputare partite di alto livello sta ostacolando (e non poco) il recupero di uno stato di forma ottimale, tanto che qualche tv spagnola ha insinuato problemi di peso per l’uruguaiano. Sul campo, però, Luis ha già dato qualche riscontro positivo. Mercoledì scorso, nell’amichevole fra Barça B e Indonesia Under 19, l’attaccante blaugrana ha messo a segno una doppietta, nonostante abbia palesato – com’era logico aspettarsi – un evidente ritardo di condizione.
Oscar Washington Tabarez, commissario tecnico dell’Uruguay, ha deciso di convocarlo in vista delle amichevoli contro Arabia Saudita e Oman, in programma il 10 e 13 ottobre. Ma la partecipazione di Suarez resta in dubbio, in attesa che il TAS si pronunci sulla possibilità, o meno, che lo stesso possa scendere in campo con la maglia della Celeste prima del 24 ottobre. A Barcellona, in vista della super-sfida del Bernabeu, si augurano che Suarez possa indossare la maglia della propria nazionale, in modo che possa presentarsi in uno stato di forma accettabile al “Clasico”, partita che qualsiasi giocatore, almeno una volta nella vita, desidererebbe disputare.