Eibar-Villarreal 1-1: Gerard Moreno tiene a galla il Submarino, ma Ipurúa resta terreno inviolabile

EIBAR-VILLARREAL 1-1 – Continua la maledizione del Villarreal a Ipurúa dove non ha mai vinto in otto tentativi. Stavolta finisce in pareggio al termine di una partita con ritmi molto blandi e ancor meno occasioni da rete, che però ha confermato il buon rendimento esterno della squadra di Marcelino, ancora imbattuta dopo cinque trasferte stagionali. Ultimamente sta accumulando anche una buona serie di risultati contro le squadre basche, che negli ultimi dodici scontri diretti si sono imposte solo una volta (l’Athletic vinse due a zero al Nuevo San Mamés l’anno scorso). Alla fine, nonostante una prestazione opaca, sono da considerare due punti persi, sia perché l’Eibar è comunque una neo-promossa e sia perché sabato prossimo l’avversario si chiamerà Real Madrid.

Marcelino continua con il suo ampio turn-over: in difesa torna Mario mentre Rukavina viene dirottato sull’altra fascia, mentre a centrocampo mancano sia Bruno che Trigueros, esordirà dal primo minuto Jonathan dos Santos al fianco di Pina, con Espinosa e Chéryshev sulle ali, in attacco resta a guardare un’altra volta Vietto, con la coppia pesante Uche-Gerard Moreno titolare. Ma l’assenza ingiustificata di Bruno si fa sentire, la densità in quella zona del campo permette all’Eibar di detenere l’inerzia fin dai primi minuti. E sugli sviluppi di un calcio di punizione si porta in vantaggio: Albetonsa trova il modo di agganciare la palla a ridosso della linea di porta e la ributta al centro dove un Arruabarrena smarcato non ha difficoltà a segnare la sua prima rete in massima serie. I baschi rischiano addirittura di raddoppiare con un traversone di Saúl Berjón che diventa un tiro, ma Asenjo trova il modo di salvarsi in calcio d’angolo. Il controllo del Villarreal cresce gradualmente con Jonathan che inizia a prendere le misure e Uche che fa a sportellate per far salire la squadra e trovare i tempo giusti, proprio su una sua giocata da applausi il Sottomarino stava per trovare il pari. Ma il primo tempo si chiude tirchio di situazioni da gol, con la squadra di Marcelino che dimostra di avere molti problemi a trovare la profondità anche a causa di un tasso qualitativo dei suoi interpreti inferiore al solito.

Anche per questo per la ripresa il tecnico asturiano aggiusta il tiro inserendo capitan Bruno al posto di un terribile Tomás Pina e Vietto inspiegabilmente su Uche. Le cose in effetti migliorano, il Submarino alza il baricentro e mantiene le chiavi del centrocampo con autorevolezza ma il leitmotiv di tutto il match sarà la difficoltà di inserirsi in area. I padroni di casa giocano con tutti gli uomini dietro la linea del pallone, creando densità al centro e raddoppiando le fasce a discapito della fase offensiva. Per riprendere in mano la sfida serve un buon filtrante di Bruno che imbecca Gerard Moreno pochi passi dentro l’area, il 22enne appena vede lo spazio per tirare lo fa, col sinistro cerca il secondo palo e lo trova. Anche per lui si tratta della prima segnatura in massima serie, a conferma di quanto continui a lavorare coi giovani il club castellonense. Ma di altre emozioni non se ne sente nemmeno il profumo, gli armeros pensano solo a portare a casa un altro punto e difendono fino alla morte l’assalto amarillo che manca di cambio di ritmo. La gara fra le due cittadine più piccole della Primera División (79mila abitanti circa non si vedevano dai 71mila di Numancia-Villarreal del 2001) termina con un contentino a testa. Poco male, per entrambe le compagini non è ancora arrivato il momento di esigere punti.

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Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.