Almerìa – Atletico Madrid 0-1: palle inattive letali, decide Miranda

L’Atletico Madrid non fallisce la trasferta sul campo dell’Almerìa e risponde al successo di ieri del Real Madrid: i Colchoneros si portano momentaneamente al secondo posto in classifica a -1 dai blaugrana, attesi in serata dalla trasferta di Malaga.

La partita: successo sofferto ma meritato per gli ospiti, abili nello sfruttare le occasioni – e soprattutto le palle inattive, vero punto di forza della banda di Simeone: padroni di casa volenterosi ma poco concreti, che restano così a quota 5 punti. I ritmi appaiono fin da subito alti, tanto gioco ma tanti falli e tanta cattiveria. Ammoniti Turan, Mario Suarez (che continua il suo difficile inizio di stagione) e Siqueira nel solo primo tempo. Intraprendenti gli ospiti, ma che non danno partiolari noie a Moya: d’altro canto, è costretto agli straordinari il portiere degli andalusi Rubén, prima su una zuccata di Godìn, poi su tocco di Raul Garcia. Ci prova Tiago da fuori, ancora Rubén in tuffo la manda in corner. Poco Griezmann, tanto Raul Garcia, che impegna il portiere avversario con un sinistro violento a fine della prima frazione, per quella che sarà l’ultima emozione dei primi 45′.

La ripresa si apre con un Atletico più pimpante, i ragazzi di Burgos cercano con insistenza il vantaggio: subito Griezmann si presenta davanti a Rubén bravo ad ipnotizzarlo e soffiargli il pallone. Ma si sa, il vero punto di forza dei Colochoneros sono le palle inattive, e proprio così colpiscono all’ora di gioco: ennesimo angolo dalla destra, Miranda sfrutta un blocco e incorna il vantaggio.

Francisco Roderguez prova a cambiare le carte in tavola alla ricerca di una scossa: dentro Soriano e Thievy, fuori Hemed e Fran Velez, ma la musica non cambia. Godìn è un colosso, il muro degli ospiti regge senza particolari affanni. Burgos inserisce Cerci per un incolore Griezmann, ma è sempre Rubén il protagonista di serata, prima su Arda Turan, poi sull’autore del gol Miranda. Vicino al gol anche il trequartista romano, ci mette il piede sul destro velenoso di Arda Turan, ma non inquadra la porta. Per i padroni di casa dentro Edgar per Wellington Silva, ma le occasioni non arrivano. Finisce così, solito Atletico cinico e solido, che sbanca un campo mai violato in tutta la sua storia. Il Real deve nuovamente riaccodarsi, ora occhi puntati alla Rosaleda, e ovviamente, si tifa Malaga.

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24 anni, appassionato di sport a tutto tondo (football americano, basket, golf e ovviamente calcio), letteratura, film e auto. Dopo aver conseguito la maturità linguistica, lavoro attualmente per una multinazionale metalmeccanica, mi occupo di calcio estero per passione ed amore per il rettangolo verde.