Real Madrid-Elche 5-1: Ancelotti a suon di goleade, poker CR7 (VIDEO)

Terza vittoria consecutiva, tra campionato e Champions, per il Real Madrid di Carlo Ancelotti. I campioni d’Europa si sono sbarazzati al Bernabeu dell’Elche con un 5-1 che comunque, nasconde qualche difficoltà di troppo soprattutto durante il primo tempo. Le note positive, ovviamente, riguardano l’attacco: 18 reti in 3 partite, la reazione dopo il k.o. nel derby contro l’Atletico c’è stata. E nella notte del ritorno in panchina di Iker Casillas (dovrebbe ritornare comunque titolare sabato pomeriggio a Villarreal) e dell’esordio in una gara ufficiale col Madrid di Keylor Navas, Ancelotti riceve buone indicazioni anche da chi è stato pescato tra le “seconde linee” per dar respiro ai titolarissimi. Isco, in particolare, si è guadagnato gli applausi del Bernabeu con una prova più che convincente.

La perplessità di Casillas, in panchina
La perplessità di Casillas, in panchina

L’ex Malaga non è l’unica novità nell’undici iniziale del Real Madrid: oltre al già citato Keylor Navas, c’è il ritorno di Carvajal sulla destra e la prima da titolare stagionale per Illarramendi (al posto di Modric). Varane e Ramos sono la coppia centrale, sorpresa in avanti: Ancelotti sceglie un 4-4-2 atipico (James e Isco sulle fasce) con Bale e Ronaldo in attacco. L’escluso eccellente non è Benzema, bensì Chicharito Hernandez, reduce dalla doppietta di La Coruna e pronosticato da tutti dal primo minuto. L’Elche di Escribà, esempio lampante di come in Spagna anche le piccole cercano il gioco propositivo, si affida all’ex Latina Jonathas in avanti, al sinistro magico di capitan Albacar, e – anche qui turnover in porta – il veterano Manu Herrera al posto del polacco Tyton, fischiato venerdì sera contro l’Eibar.

Succede di tutto durante la prima mezz’ora, l’arbitro Clos Gomez ci mette del suo per aumentare suspense e spettacolarità. Il fischietto spagnolo decreta in apertura un rigore all’Elche che lascia sgomento il Bernabeu: Ronaldo, nel tentativo di spazzare su azione d’angolo ospite, scalcia Mosquera. Rigore che può starci, sia chiaro, ma molto insolito nella dinamica; in ogni modo, Albacar non lascia scampo a Navas e sigla il vantaggio ospite. Il Real Madrid, che già in precedenza aveva mostrato di soffrire i rapidi e precisissimi contropiede dell’Elche (ne sa qualcosa Carvajal, ammonito), rischia di restare in dieci pochi minuti dopo: Marcelo, probabilmente da ultimo uomo, stende Garry Rodrigues (probabilmente il migliore dei suoi) lanciato a rete. Brasiliano ammonito, fallo davvero al limite dell’area e punizione di Albacar di poco a lato.

Passata la paura, il Real Madrid riprende in mano le redini del gioco e ribalta l’incontro tra il 20′ e il 32′. Ad aiutare i capitolini ci pensa prima Manu Herrera, che compie un paperone sull’innocuo colpo di testa di Bale su cross di James Rodriguez (stasera colombiano in ombra) e regala il pareggio, poi Clos Gomez che omaggia i campioni d’Europa con un rigore a Marcelo, appena sfiorato da Mosquera: Ronaldo calcia un rigore perfetto, all’incrocio, è 2-1. Il Pallone d’Oro bissa al 32′: colpo di testa all’angolino (non ugualmente spettacolare come quello di La Coruna, ma comunque molto bello) su cross di Marcelo ed è 3-1. Insomma, per come si era messa, va quasi di lusso agli uomini di Ancelotti, tra i quali – col passare dei minuti – crescono Isco e Illarramendi.

Buona prestazione di Isco
Buona prestazione di Isco

L’Elche non rinuncia a credere nell’impresa e si ripresenta in campo, dopo l’intervallo, con uguale determinazione. Coro, ad esempio, quasi sorprende Navas con un destro dal limite, poi da ottima posizione liscia un pallone proveniente dalla sinistra e firmato, al solito, Albacar. Ronaldo, protagonista di uno dei suoi spettacolari numeri che lascia di stucco proprio il capitano degli avversari cerca in tutti i modi la tripletta (Herrera, nell’unico intervento degno di nota della sua mediocre partita, gliela nega su una punizione rasoterra) e la trova a un quarto d’ora dalla fine, ancora su rigore da lui stesso provocato. E’ il gol 186 in campionato per il portoghese con la maglia del Madrid, agganciato Santillana, e la seconda tripletta di fila (la 21esima totale in Spagna). Entra Chicharito (Ancelotti avrebbe in effetti potuto gestire meglio i minuti del messicano), il Real Madrid vuole arrotondare. Il povero Santillana, leggenda merengue, è staccato da Ronaldo proprio al 93′: CR7 è imbeccato da Bale e di esterno supera in scioltezza Herrera. Poker per il fuoriclasse, nove gol in 4 partite (era assente a San Sebastian contro la Real Sociedad) e Messi già staccatissimo in classifica marcatori. Ancelotti mostra di avere la squadra in pugno, stasera il Madrid è addirittura davanti all’Atletico in classifica.

About Alfonso Alfano 1812 Articoli
Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.