A inizio stagione bookmakers, ma anche esperti ed appassionati, l’avevano inquadrata come la sfida per il titolo. Dopo un mese di campionato e quattro giornate Manchester City e Chelsea si trovano faccia a faccia all’Etihad. Diversa è la situazione ma anche lo stato sia di forma che di animo. I Citizens sono partiti bene in campionato, ma la sconfitta interna con lo Stoke City sembra aver lasciato strascichi lunghi, con una squadra che aldilà dei risultati non buoni ottenuti, ha dato l’impressione di essere a tratti priva di idee, a tratti lassista. Diverso il discorso per il Chelsea, che in settimana ha pareggiato al debutto CL con lo Schalke 04 ma che in campionato ha letteralmente schiacciato tutto ciò che ha trovato sulla sua strada. Sugli scudi Diego Costa, 7 gol in 4 partite, non male come impatto in un campionato che dal punto di vista ambientale non tende a fare prigioneri. Ciò si traduce in un Primo posto in classifica con 15 gol fatti, momenti di calcio spettacolo e l’impressione che quest’anno i Blues siano impraticabili praticamente per tutti. Il pareggio con lo Schalke 04 però ha confermato che dalle parti di Stamford Bridge non è tutto rose e fiori…
Quella che andrà in scena domani all’Etihad sarà una partita importante. Importante per il City, che ha bisogno di ritrovare la vittoria per ritrovare se stesso, ed importante per il Chelsea che in caso di vittoria staccherebbe di otto punti i Citizens, dando un colpo di sferza al campionato già alla quinta giornata. Ad avere più pressione è senza dubbio la squadra di Pellegrini, che non può più permettersi di perdere terreno, e che domani deve sfoderare una grande prova contro un avversario difficilissimo. Ma non impossibile. Il Chelsea infatti in attacco è spaventoso per produzione offensiva, qualità dei singoli e qualità del collettivo, ma in difesa ha dimostrato di avere non pochi problemi. In 5 partite stagionali i gol presi sono stati ben 7, ed il reparto difensivo di Mou si è dimostrato complessivamente troppo fisico e molto lento, peccando spesso e volentieri sia nella reattività, sia nelle letture sulle singole situazioni. Lo Special One dovrà inventarsi dunque qualcosa per blindare il più possibile la sua difesa, apparsa porosa, che di fronte ad un’attacco di spessore come quello del City potrebbe completamente sgretolarsi.