World’s got talent: Pavel Mogilevets, la nuova gemma di Villas Boas

Oggi andremo a conoscere più da vicino uno dei migliori talenti emergenti del panorama russo, che dopo un anno di transizione al Rubin Kazan, è tornato alla casa base dello Zenit, dove quest’anno cerca la consacrazione definitiva: il suo nome è Pavel Mogilevets.

BIOGRAFIA- Pavel Sergeyevich Mogilevets, noto semplicemente come Pavel Mogilevets, è nato il 25 Giugno del 1993 a Kingisepp, città situata nell’Oblast di Leningrado. Calcisticamente compie tutta la sua formazione calcistica nella DYuSSh Smena-Zenit, famosa accademia dello Zenit San Pietroburgo, situata nell’omonima città, che partecipa a numerosi tornei internazionali e da cui sono usciti alcuni campioni russi come Oleg Salenko, Igor Denisov e Andrey Arshavin. A completamento del cammino di formazione, nel 2011 arriva il debutto nel campionato giovanile russo, nel match contro i pari età del Terek Grozny, a cui segue due anni dopo, il naturale approdo in prima squadra, dove il debutto arriva è datato 19 Maggio contro il Volga Nižnij Novgorod, dove nel finale prese il posto di Zyrjanov, che per l’occasione gli cedette anche la fascia di capitano (segno del destino?).; nello stesso anno arriva anche il debutto in Champions, più precisamente nel match contro il Paços de Ferreira, dove sostituì Danny. Nonostante le buone potenzialità, per farlo giocare con più continuità, i “Sine-Belo-Golubye”, l’anno successivo, lo cede in prestito al Rubin Kazan. Qui il giovane talento trova parecchio spazio, facendo vedere a tutti il suo grande potenziale e conquistandosi anche la chiamata di Fabio Capello in nazionale; in totale con la maglia dei Tatàry, ha raccolto 16 presenze, condite da 2 reti e 2 assist. Buoni numeri, che hanno convinto la casa base ad optare per il riscatto nei confronti del Rubin, che nell’occasione ha guadagnato quasi un milione; Quest’anno è stato protagonista di un buon inizio stagione, culminato con il grande debutto in Champions League martedì nel match contro il Benfica; in totale ha già racimolato ben 8 presenze, segno della grande stima di Villas Boas nei suoi confronti.

Mogilevets "coccolato" da Villas Boas
Mogilevets “coccolato” da Villas Boas

NAZIONALE- Con l’exploit dell’ultima annata al Rubin Kazan, ha conquistato il ct della nazionale Fabio Capello, che lo ha inserito nelle pre-convocazioni al mondiale Brasiliano, dove ha partecipato grazie alla defezione dell’ultimo secondo di Roman Shirokov. Con le selezioni minori ha vestito solo la maglia di Under 17 e Under 21, con cui ha collezionato in totale 15 presenze e 3 reti.

STILE DI GIOCO- Centrocampista di grande spessore, è il tipo mediano tutto cuore e polmoni, che supporta entrambe le fasi di gioco. Dotato di grande corsa e di un discreto fisico, è onnipresente in ogni zona della mediana, dove cerca di imporsi con grande personalità. Talento dalle buonissime potenzialità, è un fattore anche in fase offensiva, infatti oltre a recuperare caterve di palloni in ogni match, è capace anche di spingersi in avanti alla ricerca della gloria personale, che con la maglia del Rubin ha trovato due volte; in possesso di buoni piedi, è uno che non ci pensa due volte a caricare il destro per cercare la conclusione direttamente in porta. In fase difensiva è preziosissimo , infatti grazie alla sua grande resistenza, riesce a coprire molto bene tutta la mediana, riequilibrando il baricentro della squadra nei momenti del bisogno; supporto ideale per i due centrali, è una buona diga, anche se a volte la sua eccessiva generosità lo porta a sbandare dal punto di vista tattico, lasciando alcuni grandi spazi agli avversari. Un talento ancora grezzo, che però può crescere molto bene tra le mani sapienti di Villas Boas, che deve aver già intuito il suo potenziale, visto che lo ha già lanciato in Champions alla prima occasione disponibile.

FUTURO- Attualmente è considerato come uno dei migliori talenti del panorama calcistico russo, che sicuramente vorrà ripartite da giovani come lui per sollevare le sorti di una nazione, uscita parecchio malconcia dall’ultimo mondiale.

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Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.