La Scozia in Europa, stasera il Celtic se l’è vista con il Salisburgo ma in queste ore si sta giocando una partita ancora più importante. Un popolo è chiamato a decidere circa il proprio destino, sono state giornate tirate, fatte di sorpassi e rimonte. Proprio come questo match di Europa League. Alta affluenza alle urne per il referendum circa l’indipendenza dal Regno Unito, nei giorni scorsi il “sì” sembrava lanciato poi la rimonta unionista dopo ore tribolate dalle parti di Londra. Pure i biancoverdi, club cattolico e “indipendentista”, stasera sono stati riacciuffati: un segno del destino? Bhoys avanti con Wakaso Mubarak al quarto d’ora, palla all’angolino dopo il servizio di Commons. Red Bull che reagisce prontamente, Kampl mette a lato. Al 36esimo ecco il pari austriaco, decisiva la deviazione di Ambrose sul tiro di Alan. Proprio Alan va vicino al gol del vantaggio poco dopo la sosta, Gordon però fa buona guardia. Il cuore scozzese non si piega, Brown riporta avanti suoi con un tiro al volo (toccato da Ramalho) e i tre punti tornano a portata di mano. C’è però da fare i conti con Soriano, arma non convenzionale del Salisburgo, la sua punizione dalla lunga distanza fissa il risultato sul definitivo 2-2. I cugini dei Rangers avranno sicuramente “gufato”, ma la questione esce dal rettangolo verde. Basta vedere la maglia indossata stasera dai Bhoys, un vistoso tartan con colori che richiamano all’Irlanda, il club a maggioranza protestante quest’estate ha risposto presentando una casacca ispirata all’Union Jack. La famosa bandiera britannica, stando agli ultimi sondaggi, non cambierà.
C’è poco da dire circa l’altra gara del girone D, la Dinamo Zagabia ha fatto a polpette l’Astra, cinque reti che proiettano i croati in vetta al raggruppamento. Grande protagonista del match è stato Soudani, autore di una tripletta.
Europa League, Gruppo D
Salisburgo-Celtic 2-2
Dinamo Zagabria-Astra 5-1
(foto bbc.com)