All’Allianz Arena per la prima giornata del gruppo E si affrontano Bayern Monaco e Manchester City, che per la terza volta negli ultimi quattro anni si incontrano nella fase a gironi. I campioni di Germania partono subito fortissimo e confezionano la palla gol dopo una manciata di secondi. Triangolazione Gotze-Lewandowski-Muller con quest’ultimo che scarta Hart ma perde l’equilibrio e calcia a lato. Tra il 19′ e il 21′ è Hart-show, il portiere inglese si oppone prima ad un colpo di testa di Muller, e poi su un tap-in ravvicinato di Gotze propiziato da Muller stesso. Il City alle corde decide di abbozzare una reazione, affidandosi a Edin Dzeko, che al 22′ su imbeccata di Silva, lavora il pallone per poi concludere a giro sul secondo palo, con il pallone che va fuori di poco.
E’ ancora Dzeko 7 minuti dopo a rendersi pericoloso con un diagonale di sinistro che anche stavolta si spegne a lato. Guardiola riorganizza l’assetto tattico rimettendo la linea di difesa a 4 e il Bayern riprende l’inerzia della gara, e sale in cattedra Alaba, che nel giro di un minuto, al 32′ va vicino al gol due volte, prima con un tiro da lontano che va fuori di poco e poi con un altro tiro da fuori area che costringe Hart agli straordinari. Al 36′ è nuovamente Alaba a rendersi pericoloso, stavolta confezionando un assist per Lewandowski, che entra in area e salta Hart, ma non riesce a trovare la porta da posizione defilata. Il primo tempo si conclude con un colpo di testa di Sagna sugli sviluppi di un corner che Neuer neutralizza.
Il secondo tempo parte senza novità tra gli effettivi e con ritmi nettamente più blandi del primo, e per vedere un tiro in porta bisogna aspettare il 56′ quando Gotze calcia alla destra di Hart, che si fa trovare pronto. Pellegrini (squalificato e in tribuna) decide di fare per primo la prima mossa inserendo Milner al posto di un non indimenticabile Nasri. Al 60′ un Hart fino a quel momento impeccabile decide di inserire modalità disastro uscendo in maniera comica su un cross di Rafinha, rimediando però sul successivo tiro cross di Bernat, spedito in corner. Al 63′ il City si fa rivedere dalle parti di Neuer con un colpo di testa di Silva servito da Jesus Navas al termine di un suo spunto sulla destra, ma il pallone va fuori.
Le due squadre fanno fatica a trovare spazi e sono imballate, per sbloccare la partita serve un episodio, e l’episodio rischia di arrivare al 73′ quando Hart riattiva la modalità disastro e si esibisce nella presa goffa su un tiro da fuori di Lahm, che per fortuna sua e del City non ha conseguenze, anche perché Muller, pronto per il tap-in, era in fuorigioco. I due allenatori si giocano le loro carte, Pellegrini toglie Dzeko e mette Aguero, mossa a cui Guardiola risponde mettendo contestualmente in campo Robben al posto di uno spento Muller e Pizarro al posto di Rafinha. Due cambi che danno nuova linfa al Bayern che torna a farsi vedere nella metà campo avversaria.
All’86’ Xabi Alonso mette sugli sviluppi di una punizione la palla in area, ma il colpo di testa di Pizarro non sorprende Hart. Tre minuti dopo l’ex della gara Jerome Boateng tenta il jolly da fuori area con Hart che torna in modalità portiere e respinge bene il tiro. All’89’ l’episodio che decide la gara: cross dalla destra di Lahm, clamoroso flipper in area, con Boateng che si ritrova la palla sul destro, non esitando a calciare e trovando il gol grazie anche alla complicità della schiena di Gotze: 1-0. Per il Manchester City, in cui nel contempo è entrato Kolarov per Navas è la mazzata che di fatto chiude la gara. Poco dopo arriva un’altra occasione per il Bayern, con Pizarro che in area su imbeccata di Robben manda il pallone sull’esterno della rete. L’ultimo sussulto della gara lo regala il neoentrato Dante che copre malissimo l’uscita di Neuer, trovandosi l’accorrente Aguero che si avventa sul pallone regalando un brivido di paura ai supporters bavaresi. Alla fine a vincere è il Bayern che ha dimostrato di volere di più la vittoria, meritando il successo contro un Manchester City che continua ad avere problemi d’approccio alle gare di Champions, ricordando a tratti quella squadra sottoritmo e priva di idee che si era vista nella terza giornata di campionato contro lo Stoke. Considerando il supersquillo che ha mandato la Roma dall’Olimpico, per i Citizens si fa dura ancora una volta.