MONACO. 9 marzo 2005, il PSV Eindhoven espugna il Louis II dopo il successo dell’andata ed elimina il Monaco, finalista l’anno precedente, dalla Champions League. Quella che poteva sembrare una semplice eliminazione, a distanza di anni si è rivelata una sorta di Game Over per i monegaschi che hanno dovuto aspettare quasi dieci anni per ritrovare il sapore della massima competizione europea.
L’attesa nel Principato era palpabile da mesi, ma proprio sul più bello l’incontro di domani con il Bayer Leverkusen sembra ormai essere sentito solamente dai tifosi più fedeli. Il pessimo avvio in Ligue 1 e il sorteggio che ha riservato un girone senza top-club ha fatto scemare l’interesse dei sostenitori più tiepidi verso una partita che resterà comunque nella storia del club monegasco.
Rispetto a dieci anni fa, ora molte cose sono cambiate. I giocatori, ovviamente, visto che l’unico superstite che avrebbe potuto ambire almeno alla panchina, Flavio Roma, si è ritirato lo scorso maggio. Anche il club si è trasformato radicalmente, passando da una gestione piuttosto casalinga ad una mediatica e globalizzata, con un sito internet in quattro lingue (l’ultima versione, in russo, inaugurata oggi) e tante iniziative per racimolare tifosi in qualsiasi angolo del mondo.
Dire dove potrà arrivare questo Monaco è un’impresa complicata. L’obiettivo dichiarato è il passaggio del turno ma le ultime prestazioni stanno facendo dubitare gli appassionati e la paura di un’eliminazione al primo turno è iniziata a serpeggiare tra i sostenitori più pessimisti. C’è da dire, però, che nessuno si aspetta grandi cose dai biancorossi nell’esordio di martedì 16 settembre contro i tedeschi: sarà proprio la mancanza di particolari pressioni a liberare finalmente la squadra di Jardim e a dare la svolta alla stagione?